Incontro tra Orban e Putin: tra flop e polemiche dell’Unione Europea

Mentre le posizioni di Orban e Putin sono molto distanti, l'UE e l'Ucraina bocciano il bilaterale

Incontro tra Orban e Putin: il flop e le critiche dell'UE

La recente visita del Primo Ministro ungherese Viktor Orban a Mosca per incontrare il Presidente russo Vladimir Putin ha sollevato molte polemiche all’interno dell’Unione Europea. L’incontro tra Orban e Putin, che è avvenuto nelle ultime ore al Cremlino, ha sottolineato la prontezza del presidente ungherese nella discussione dei “dettagli” delle sue proposte per la pace in Ucraina, facendo riferimento al discorso di Putin al Ministero degli Esteri russo.

Putin aveva espresso la disponibilità di Mosca a cessare le ostilità se le truppe ucraine si fossero ritirate dalle quattro regioni rivendicate dalla Russia e avessero garantito di non entrare nella NATO. Nonostante ciò, le ultimissime notizie dell’incontro tra Orban e Putin hanno dimostrato che il presidente russo non ha alcuna intenzione di concludere il conflitto. 

L’incontro tra Orban e Putin e le reazioni dell’Unione Europea 

L’incontro tra Orban e Putin ha destato non poco fastidio nei palazzi delle istituzioni europee. Il presidente dell’Ungheria è volato a Mosca per discutere circa la guerra in Ucraina con Putin, il più grande nemico dell’Unione Europea. La visita di Orban ha messo in dubbio il tradizionale viaggio della Commissione Europea nel Paese con la presidenza di turno, ossia l’Ungheria. Orban ha infatti, come ha sottolineato lo stesso Putin, un ruolo molto importante in questo bilaterale: un mandato di turno del Consiglio dell’Unione Europea.

Eric Mamer, portavoce dell’esecutivo dell’UE, ha criticato apertamente il viaggio, affermando che “si tratta di pacificazione, non di pace” e che ciò mina l’unità e la determinazione necessarie per porre fine alla guerra. Anche Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, ha sottolineato su X che “la pacificazione non fermerà Putin” e che solo l’unità e la determinazione possono portare a una pace duratura e giusta in Ucraina.

L’incontro tra Orban e Putin, durato all’incirca due ore, ha sollevato un polverone di accuse e critiche da parte dell’UE, che non ha mancato di discostarsi totalmente dalle azioni e dalle parole del presidente ungherese. In ogni caso, il bilaterale ha espresso le posizioni dei due paesi: mentre Victor Orban ha chiesto un cessate il fuoco, Vladimir Putin ha sottolineato le sue condizioni di pace, che prevedono la disfatta di Kiev. 

La posizione di Orban all’interno del bilaterale

Durante l’incontro tra Orban e Putin, il presidente ungherese ha ribadito di non avere un mandato dell’Unione Europea per trattare sul conflitto in Ucraina, spiegando che la sua visita era un’iniziativa personale per comprendere meglio una guerra che potrebbe avere ripercussioni sull’Ungheria. Josep Borrell, Alto rappresentante dell’UE per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, ha chiarito che la visita di Orban si svolge esclusivamente nel quadro delle relazioni bilaterali tra Ungheria e Russia, senza alcun mandato dal Consiglio dell’UE. Anche Olaf Scholz si è pronunciato al riguardo, dicendo che il premier ungherese “non rappresenta la NATO” e che l’Unione Europea difenderà fino alla fine, sia sul piano finanziario sia militare, l’Ucraina.



Tutte queste dichiarazioni sono state di certo importanti, in quanto hanno costituito una barricata alle parole di Putin. Il presidente russo infatti, nel suo esordio, aveva espresso il più sincero piacere per l’incontro, sopratutto perché ha avuto la possibilità di esprimere “uno scambio di opinioni sullo stato delle cose nelle relazioni tra Russia e Unione Europea”

Come anche ha dichiarato a media locali e internazionali, Orban attualmente starebbe “visitando posti dove è in corso una guerra che può avere un impatto sull’Ungheria”. Orban ha riconosciuto che l’Ungheria conosce il suo ruolo e che saranno i “grandi Paesi” a decidere, ma ha espresso il desiderio di “incoraggiare le parti” a trovare una soluzione. Per quanto riguarda i commenti sull’incontro, il presidente ungherese ha definito “speciale” l’incontro al Cremlino; anche Putin ha avuto parole d’elogio per il bilaterale, definendo il dialogo “franco e utile”.

Il contesto del viaggio diplomatico e le proposte di Putin

L’incontro tra Orban e Putin è avvenuto a Mosca per continuare la “missione di pace” del premier ungherese, dopo aver incontrato il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev il 2 luglio. La sua visita è avvenuta su sua iniziativa ed è stata concordata due giorni prima, secondo quanto dichiarato dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Putin ha ribadito la sua posizione sulla necessità del ritiro delle truppe ucraine dalle regioni rivendicate dalla Russia come condizione per la cessazione delle ostilità. Queste stesse proposte sono state respinte da Kiev come provocatorie.

Una nota a riguardo l’ha avuta anche il ministero degli esteri di Kiev, che ha sottolineato che l’incontro tra Orban e Putin non è stato concordato con l’Ucraina, “senza approvazione né coordinamento”. Nella stessa nota infatti si sottolinea sempre il rigido principio dall’inizio della guerra, cioè che non ci sarà nessun accordo sull’Ucraina senza l’Ucraina. 

Il fallimento dell’incontro tra Orban e Putin

La missione di Orban a Mosca non ha prodotto risultati concreti, sebbene il Premier ungherese abbia definito l’incontro con Putin “franco e utile”. Putin ha chiarito che la Russia cerca una “piena e definitiva conclusione del conflitto”, non solo un cessate il fuoco. Orban ha riconosciuto che le posizioni di Mosca e Kiev sono distanti, ma ha affermato che il compito principale della presidenza ungherese dell’UE nei prossimi sei mesi sarà la lotta per la pace.

La visita di Viktor Orban a Mosca ha sollevato un dibattito acceso all’interno dell’UE e ha evidenziato le tensioni e le divergenze sulla strategia da adottare per affrontare il conflitto ucraino. Mentre alcuni leader europei criticano apertamente la sua iniziativa, Orban insiste sull’importanza del dialogo e del contatto diretto per avvicinarsi alla risoluzione della guerra. Intanto, l’Ungheria sarà il “solo Paese in Europea a mantenere il dialogo sia con Mosca sia con Kiev”, come ha dichiarato Orban all’inizio dell’incontro.

Lucrezia Agliani

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