Incidente aereo in Iran. Un aereo di linea, modello Atr-72, è precipitato quest’oggi in Iran. Il velivolo apparteneva alla compagnia iraniana Aseman Airlines: era partito alle 5:00 (ora locale) dall’aereoporto di Mehrabad a Teheran ed era diretto a Yasuj. Dopo aver percorso circa 480 chilometri, si è schiantato sul monte Dena, a 4 mila metri di altitudine, nei pressi del villaggio di Bideh, nella regione del Semirom, situata a sud della capitale. Mancavano 185,2 chilometri per giungere a destinazione.
Nessun superstite nell’incidente aereo
Nessuna delle 66 persone presenti a bordo è sopravvissuta: 60 erano i passeggeri e 6 i membri dell’equipaggio. Un portavoce della compagnia aerea, Mohammad Taghi Tabatabai, ha dichiarato: “Nessun superstite”. Un bilancio davvero tragico.
Problemi tecnici?
Appena dopo il decollo era stata riscontrata un’anomalia: l’aereo era scomparso dai radar di controllo. Perciò è scattato subito l’allarme e un elicottero è stato inviato sul luogo dello schianto: purtroppo non è riuscito ad atterrare per le condizioni meteorologiche avverse, causate dalla fitta nebbia. Le agenzie di stampa iraniane Isna e Fars, tramite Pirhossein Koolovand (responsabile del servizio di emergenza nazionale), hanno fatto sapere che ogni servizio di emergenza è stato attivato, ma i soccorsi sono stati inutili.
Sicurezza a bordo
L’Iran è stato richiamato diverse volte dalle autorità internazionali a causa dell’obsolescenza dei suoi aerei, obsolescenza che ha provocato diversi incidenti in passato. Addirittura, ci sono state sanzioni internazionali per questo motivo; per uscire da questa situazione, l’Iran ha preso accordi con Airbus e Boeing per mettere a nuovo la propria flotta aerea.
Appena le condizioni meteo lo permetteranno, si procederà al recupero delle salme delle vittime e poi all’analisi dei detriti del velivolo e della sua scatola nera, per tentare di capire le cause di quest’incidente aereo.
Solo una settimana fa, l’11 ebbraio, era giunta la notizia di un altro aereo schiantatosi in Russia, lì il bilancio dei morti era stato di oltre 70 persone, anche in quel caso nessun sopravvissuto. Due incidenti aerei in una sola settimana sono troppi, forse le autorità internazionali e le compagnie aeree dovrebbero riflettere sulla sicurezza dei propri cittadini e passeggeri.
Carmen Morello