“Li avete uccisi ma non vi siete accorti che erano semi”.
Questa l’iniziativa e campagna social promossa da Wikimafia, che si pone come obiettivo primario quello di ricordare la memoria di tutti quegli innocenti, vittime della mafia.
Quest’anno non vi sarà una manifestazione pubblica data l’emergenza Covid-19. Tuttavia, la rete – come ben sappiamo – grazie al suo potere di condivisione, può contribuire a far vivere le storie di queste persone. Si parla quindi della partecipazione di tutti coloro che vogliano aderire all’iniziativa attraverso i social media.
La partecipazione è semplice, qui trovate qualche informazione più dettagliata.
Nando Dalla Chiesa, docente di Sociologia della criminalità organizzata, direttore dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata nonché figlio del celebre generale Carlo Alberto, ha partecipato al ricordo delle vittime di mafia. Come? Utilizzando l’hashtag #EranoSemi e contribuendo a diffondere il ricordo attraverso la pubblicazione della foto – attraverso il profilo Facebook – di un agente della Polizia di Stato. Si tratta di Domenico Russo, ucciso nel 1982 dai mafiosi mentre stava proteggendo suo padre.
Wikimafia preme per l’adesione alla campagna:
Chiediamo a tutte le associazioni con cui collaboriamo, ai nostri ospiti e a tutte le persone che hanno a cuore la memoria di chi è morto per difendere la libertà e la democrazia del nostro Paese di partecipare a questa campagna sui social media. Può sembrare una piccola cosa, ma in tempi come questi vale come una montagna.
Oltre a ciò, la manifestazione in ricordo delle vittime di mafia è stata posticipata al 18 maggio 2020 e avrà luogo a Milano.
Ogni anno in una città diversa, dal ’96, si prevede la lettura dei nomi, per non farli dimenticare.
Risale al 2017 l’approvazione della proposta di legge che istituisce il 21 marzo come “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.
Perché proprio il 21 marzo?
Da “Libera contro le mafie”, che ha dato impulso a tutto ciò e festeggia quest’anno 25 anni dalla sua nascita, si legge:
Perché in quel giorno di risveglio della natura si rinnovi la primavera della verità e della giustizia sociale, perché solo facendo memoria si getta il seme di una nuova speranza.
Marta Annalisa Savino