La Corea del Sud approva l’impeachment per il presidente ad interim Han Duck-soo, il quale è stato accusato di aver partecipato attivamente all’insurrezione quando il suo predecessore, l’ex presidente Yoon Suk-yeol, ha dichiarato la legge marziale lo scorso 3 dicembre.
La Corea del Sud travolta da una crisi politica
«Rispetto la decisione dell’Assemblea nazionale e, per non aggiungere altra confusione e incertezza, sospenderò le mie funzioni in linea con le leggi in attesa di una decisione rapida e saggia da parte della Corte Costituzionale».
La Corea del Sud si trova di fronte al secondo impeachment in 14 giorni, affrontando una vera e propria crisi di governo. Dopo l’impeachment dell’ex presidente Yoon Suk-yeol, arriva anche quello del suo sostituto ad interim, Han Duck-soo. Yoon Suk-yeol è stato rimosso dalla sua carica dopo aver dichiarato la legge marziale in un goffo tentativo di stabilire un regime autoritario. A lui è seguito il primo ministro Han Duck-soo appartenente allo stesso partito politico.
All’inizio del suo mandato ad interim è stato chiesto ad Han Duck-soo di nominare i giudici mancanti all’interno della Corte Suprema così da poter prendere una decisione finale riguardo alla vicenda del suo predecessore, ma Han si è rifiutato. Secondo la Costituzione sudcoreana, dopo l’impeachment di un presidente, i giudici della Corte Suprema hanno a disposizione un periodo di sei mesi per approvare o revocare la rimozione effettiva del presidente dal potere. Perché questa venga definitivamente approvata è necessario ottenere sei voti a favore su nove. Attualmente però, i giudici in carica sono soltanto sei e questo non permette l’avanzare della procedura. Nel testo della mozione di impeachment approvata si legge:
«Han Duck-soo ha intenzionalmente ostacolato l’indagine speciale volta a interrogare le persone coinvolte nella ribellione e ha chiarito la sua intenzione di respingere le nomine di tre giudici della Corte Costituzionale».
I partiti di opposizione considerano il rifiuto da parte di Han di nominare il resto dei giudici, come un tentativo di rendere più facile l’assoluzione di Yoon, questo perché se i giudici alla corte restano in sei, basta un voto a favore di Yoon per far sì che lui recuperi le sue funzioni presidenziali. Così, giovedì si è deciso di votare per l’impeachment di Han che è passato venerdì. Il presidente dell’Assemblea nazionale sudcoreana, Woo Won-shik, ha dichiarato:
«Annuncio che la mozione di impeachment del primo ministro Han Duck-soo è stata approvata. Tutti i 192 parlamentari che hanno votato hanno approvato l’impeachment».
Cosa accadrà adesso?
Il nuovo presidente ad interim in Corea del Sud sarà il ministro delle Finanze e vice primo ministro Choi Sang-mok, anch’egli vicino al Partito del Potere Popolare. Prima del voto, il ministro aveva tenuto una conferenza stampa in cui chiedeva che si rinunciasse all’impeachment di Han per evitare di aggravare ulteriormente la crisi economica e governativa del Paese. A questo proposito, il nuovo presidente ad interim come primo intervento si è occupato di risolvere la crisi creatasi a seguito dell’impeachment dell’ex presidente e del tentativo di istaurare la legge marziale che ha scosso il Paese.
«Ridurre al minimo le turbolenze nel governo è di fondamentale importanza in questo momento. Il governo dedicherà tutti i suoi sforzi anche per superare questo periodo di crisi».
Questo compito spettava ad Han Duck-soo, che avrebbe dovuto risollevare la Corea del Sud dalla crisi in cui era stata gettata dalle vicende legate alla legge marziale. Ciò che è accaduto ad Han, invece, non ha fatto altro che peggiorare la situazione comportando delle conseguenze anche sul piano economico. Il won, moneta coreana, ha perso molto valore negli ultimi giorni raggiungendo il suo valore più basso degli ultimi quindici anni e la Borsa di Seul ha registrato nuovi cali.