Grandi impianti eolici e solari nel Sahara favorirebbero l’aumento di pioggia e vegetazione

Potrebbe, in futuro, il deserto del Sahara, uno dei luoghi più inospitali della Terra, scambiare la sua sabbia con una vegetazione lussureggiante? Un recente studio ha trovato una soluzione che potrebbe migliorare il clima nella regione: l’installazione di turbine eoliche e pannelli solari. Yan  Li e il suo team hanno scelto il Sahara perché è il più grande deserto del mondo ed è sensibile ai cambiamenti della Terra. La posizione del deserto in Africa e la vicinanza all’Europa e al Medio Oriente, che hanno tutte elevate esigenze di energia, ne fanno il modello principale per lo studio.

Le installazioni eoliche e solari che verranno installate nel deserto copriranno oltre 9 milioni di chilometri quadrati. Ciò genererebbe circa 3 terawatts (eoliche) e 79 terawatts (solari) di energia elettrica, rispettivamente, sufficienti per coprire la domanda di energia in tutto il mondo.

Ha dichiarato Yan Li, autore principale dello studio:

“Nel 2017, la domanda globale di energia era di appena 18 terawatt, quindi ovviamente è molta più energia di quella attualmente necessaria in tutto il mondo.”




Tra dune e cammelli

L’energia generata da questi potenziali impianti potrebbe, quindi, aiutare a ridurre drasticamente l’emissione di biossido di carbonio dai combustibili fossili. La presenza di turbine eoliche e pannelli solari nella regione, tuttavia, potrebbe cambiare il clima locale, ma i ricercatori pensano che questo sarà un bene. Su larga scala, infatti, queste installazioni potrebbero innescare un aumento delle precipitazioni e una maggior crescita della vegetazione.

Ha spiegato Safa Motesharrei, un co-autore dello studio:

“L’aumento delle precipitazioni e della vegetazione, combinato con l’elettricità pulita derivante dall’energia solare ed eolica, potrebbe aiutare l’agricoltura, lo sviluppo economico e il benessere sociale nel Sahara, nel Sahel, nel Medio Oriente e in altre regioni vicine.”

Un Sahara più verde

Il deserto del Sahara, il vicino Sahel e il Medio Oriente sono alcune delle regioni più aride della Terra dove popolazione e povertà continuano a crescere. L’aumento delle precipitazioni e della vegetazione potrebbe fornire cibo e acqua alle comunità locali.

Il Nord Africa e il Medio Oriente hanno già predisposto piani per progetti di energia rinnovabile su larga scala. L’Arabia Saudita ha investito 200 miliardi di dollari nell’installazione di energia solare nel regno che dovrebbe generare fino a 200 gigawatt di energia. I leader del paese hanno già annunciato una partnership con il fondo di venture capital Softbank per completare il progetto entro il 2030.

Lo studio di Li e Motesharrei è stato pubblicato su Science Magazine il 7 settembre.

Roberto Bovolenta

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