Imparare uno strumento musicale da principiante, con tool online

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Didattica musicale post pandemia: lockdown e tanta voglia di imparare uno strumento

Tante persone, durante il lockdown causato dalla pandemia, ma anche dopo, hanno deciso di imparare a suonare uno strumento musicale.
Sono tante le abilità che, in parallelo, un principiante deve sviluppare per imparare a suonare uno strumento musicale: impostazione,  solfeggio ritmico e melodico, metodo di studio di un brano, ear training, teoria e armonia, musica d’insieme.

In realtà sono sempre esistiti una serie di strumenti per permettere l’auto-apprendimento tramite il computer, o magari affiancare una preparazione individuale ad un corso con un maestro o una scuola, ma erano sempre stati strumenti di nicchia conosciuti da poche persone, di solito giovani nerd.

Il lockdown ha cambiato la mentalità riguardo al digitale, e oggi molte persone si avventurano nell’apprendimento di uno strumento musicale senza avvalersi di un maestro o di una scuola, e cercando di orientarsi in questo ricco panorama di tool online.

Per imparare uno strumento serve ear training

Anche senza orecchio assoluto, per suonare uno strumento, in una band o da soli, è fondamentale avere l’orecchio relativo, saper distinguere accordi ed intervalli.
A questo scopo, arriva in nostro soccorso un software, chiamato Gnu Solfege, programma open source che permette di metterci alla prova nel riconoscimento degli intervalli, ascendenti e discendenti, delle scale e degli accordi.
Un principiante può inizialmente usare lo strumento musicale come supporto per la verifica, per poi affidarsi solo alla memoria sviluppata dal suo orecchio, avvalendosi della memorizzazione di pezzi noti, per riconoscere gli intervalli.
I brani da scegliere per aiutarsi in questa missione non possono essere indicati da fuori, perché è una scelta soggettiva e legata al nostro bagaglio musicale, a ciò che ascoltiamo e ricordiamo, anche se un maestro può sicuramente dare degli spunti.

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Illustrazione di Nath Bonnì

Imparare uno strumento tramite lo studio dei brani

Guitar Pro e le alternative open source

Un software usato da decenni da giovani musicisti alla preparazione dei primi brani, magari da preparare per la loro prima cover band, composta da altri principianti, è Guitar Pro
Sul web sono disponibili molte librerie di file, in formato .gp3, .gp4 o .gp5, che contengono tutti i grandi classici del rock e degli altri generi musicali, creati da volontari ed appassionati.
Permette di riprodurre un brano, cambiare la sua velocità, poiché per ragioni di studio del pezzo, talvolta si ha bisogno di velocizzarlo, talvolta di rallentarlo, o trasporlo di tonalità, nel caso la cover band richiedesse il cambio di tonalità per adattare il pezzo al registro del o della cantante.

Guitar Pro presenta sia lo spartito, che la tablatura, che non va vista come scorciatoia per imparare un brano senza saper leggere la musica, ma come suggerimento per la diteggiatura, perché a volte, studiando un pezzo ad orecchio o sullo spartito, la diteggiatura più funzionale potrebbe non essere la prima che ci viene in mente.

Alcuni insegnanti di musica usano programmi come Guitar Pro ( o le sue alternative open source, come Tux Guitar) per inviare esercizi agli studenti, chiedendo loro di suonare i pezzi o di personalizzarli, usando ciò che hanno imparato a lezione.
Può essere usato anche per comporre ed arrangiare pezzi propri, riducendo, per la band, le volte in cui bisogna vedersi di persona per farlo.

 

 

I tutorial di Youtube

Un’altra operazione utile per studiare delle cover, sono i tanti tutorial presenti su Youtube, fatti da maestri o appassionati di un artista o band. Di certo si potrebbe criticare il fatto che molte proposte di diteggiatura, semplificazione o personalizzazione di un brano siano opinabili, tuttavia possono rappresentare un’ispirazione per nuove ed inedite diteggiature.

Per imparare uno strumento non puoi evitare i solfeggio ritmico

Il Dante Agostini

Il manuale cult per imparare il solfeggio ritmico è il Dante Agostini, da sempre fonte di ispirazioni per i maestri, per allenare le capacità di lettura ritmica degli studenti, ma anche per suggerire pattern ritmici ed associare loro delle melodie.
Il Dante Agostini può essere usato cantando, percuotendo un “pad” o qualsiasi cosa, o usando lo strumento stesso.

Rhythm Teacher

Se poi si volesse continuare a studiare anche in treno, in metro o ovunque non possiamo portarci dietro il “Dante”, c’è un’app gratuita chiamata  Rhythm Teacher.
Basta riprodurre lo spartito in tempo reale usando uno o più dita sullo schermo, e pian piano, mentre progrediamo con le nostre capacità ritmiche, l’app ci sblocca i livelli, permettendoci di primeggiare nel solfeggio ritmico.

Si impara uno strumento anche suonando con altri: la musica d’insieme

Jamulus

Tante band, anche professioniste o semiprofessioniste, hanno dovuto, durante il lockdown, risolvere il problema delle prove in remoto.
Il loro soccorso, è arrivata una piattaforma, già usata da chi voleva “Jammare” con sconosciuti sparsi per il mondo: Jamulus.
Su Jamulus sono nati dei “feeling musicali” che sono andati avanti anche dopo, e molti appassionati di Jam Session hanno poi fatto dei veri e propri Jamulus meeting per suonare in presenza con coloro con cui, per così tanto tempo, avevano suonato a distanza senza conoscersi.
Il Jamulus è possibile indicare il proprio livello (alto, medio, basso, semplice ascoltatore) e il proprio strumento, e cimentarsi in Jam Session con persone del proprio livello o di altri.

Band in a Box

Per chi non se la sentisse ancora di mettersi alla prova con altri musicisti “umani”, o in generale per chi volesse esercitarsi nell’arrangiamento dei vari stili musicali, c’è  Band in a Box, che consente di preparare delle basi, indicando il giro di accordi e il genere musicale desiderato.

Imparare uno strumento con un maestro a distanza

Un’idea può essere anche quella di avvalersi di un maestro, anche in remoto.
Questo aiuta chi vive in piccoli posti dove non potrebbe fare lezioni in presenza con un maestro davvero qualificato, perché sul territorio non ce ne sono, e non è lei lui/lei facile spostarsi.

Videoconferenza e connessione in remoto

Ci si può collegare col maestro o con la scuola usando una delle piattaforme di videoconferenza, come Meet o Skype oppure si possono usare sistemi di condivisione in remoto come Anydesk.

Strumenti virtuali da illustrare online

Il maestro può usare, oltre che il suo strumento, inquadrato dalla telecamera, anche uno strumento virtuale. Ad esempio, in questo sito è disponibile un basso virtuale, un pianoforte, una chitarra, ma anche strumenti per l’esercizio, come una drum machine contenente vari stili ed un metronomo.

Le note possono essere proiettate durante il click o sparire subito dopo, a seconda delle impostazioni scelte, e possono essere indicate secondo la dicitura italiana o quella inglese. Questo sito può servire a “studiare un pezzo” quando non abbiamo con noi lo strumento.

Solfeggio melodico e lavagne online

Per imparare l’armonia, un maestro può avvalersi della lavagna Jam Board di Google Drive, disegnando, come fosse una lavagna di ardesia, le scale, gli arpeggi, nelle 20 schermate disponibili per ogni lavagna, usando vari pennini e colori, e inserendo lo sfondo quadrettato o a righe, se rende più chiara la scrittura.
Ogni 20 schermate già piene di appunti e lezioni, lo studente potrà salvare la lavagna in pdf, come fosse una dispensa.

Conclusioni

La didattica a distanza permette a chiunque, ovunque si trovi, di imparare uno strumento musicale da soli oppure avvalendosi dei migliori maestri. 
E’ il momento di iniziare per chi ha questo sogno nel cassetto da anni.

Nath “bassbonni” Bonnì

illustrazione in evidenza di freepik.com
illustrazione nel pezzo di Nath Bonnì
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