Immigrazione Usa: da Trump a Biden cosa è cambiato?

Biden

Una proposta dell’amministrazione Biden potrebbe impedire a migliaia di migranti l’accesso alle procedure di asilo negli Stati Uniti. Questa non appare molto diversa dalle politiche sull’immigrazione Usa durante il periodo della presidenza di Donald Trump nel tentativo di scoraggiare le traversate non autorizzate.

Joe Biden, politico dei democratici eletto presidente nel 2021, durante la sua campagna elettorale aveva più volte fatto riferimento alla storia dell’immigrazione Usa e ai valori del Paese legati a questo. La nuova proposta sta subendo forti critiche per le preoccupazioni riguardanti la tutela dei diritti dei migranti e dei diritti umani.

In cosa consiste la proposta di legge?

1- I richiedenti asilo dovrebbero utilizzare un’app per smartphone chiamata “CBP One” per fissare un appuntamento per l’entrata negli Stati Uniti ad un valico di frontiera. Le critiche cominciano già dal primo step:

Tutti i migranti hanno a loro disposizione uno smartphone con accesso a internet? Il software del riconoscimento facciale è abbastanza efficiente per registrare le persone di colore? Ci sono gli slot giornalieri sufficienti per accogliere tutte le domande di asilo? E’ un sistema abbastanza attento al rispetto della privacy dei migranti?

2-  I migranti devono dimostrare di aver chiesto asilo in un altro paese prima di arrivare al confine con gli Stati Uniti. Questa strategia chiamata “divieto di transito” rende effettivamente impossibile al migrante trovare un posto sicuro. Tutto ciò mette in pericolo migliaia di persone in fuga dalla violenza e dalla povertà.

Saranno fatte eccezioni per le persone con “una emergenza medica acuta, minaccia imminente ed estrema di crimini violenti come omicidio, stupro o rapimento, tratta di esseri umani o altre circostanze estremamente convincenti”. Le eccezioni valgono anche per i minori non accompagnati.

Il Refugee Act del 1980, nella sua definizione della procedura di asilo, stabilisce che “uno straniero fisicamente presente negli Stati Uniti o a una frontiera terrestre o a un porto di entrata, indipendentemente dallo status di tale straniero, può fare domanda di asilo”.

Quali sono le similitudini con la politica dell’immigrazione Usa durante l’amministrazione Trump?





Donald Trump aveva già introdotto il divieto di transito. Non si parla solo di negare il diritto di chiedere asilo. Uno dei cambiamenti più pericolosi introdotti dall’amministrazione Trump è stato la negoziazione degli accordi con i paesi dell’America centrale. I richiedenti asilo che viaggiano attraverso un paese dovevano cercare prima protezione in quel posto. Si parla di paesi come Honduras, El Salvador e Guatemala che non hanno capacità sufficiente ad assistere i richiedenti asilo. Inoltre ci sono forti dubbi che questi paesi soddisfino i requisiti minimi per essere considerati un paese terzo sicuro. Un tribunale federale ha poi bloccato questa misura in quanto negava categoricamente l’asilo a chiunque arrivasse al confine meridionale.

In continuità con le politiche di Trump c’è l’applicazione del Titolo 42. Questa misura è entrata in vigore durante la pandemia di Covid 19. Vietava tutti i viaggi “non necessari” al fine di limitare il rischio di contagio. Inoltre consentiva alle forze dell’ordine di espellere i migranti al confine meridionale. Il Titolo 42, dal marzo 2020, ha bloccato e continua a bloccare più di 2 milioni di richiedenti asilo.

La nuova proposta dell’amministrazione Biden dovrebbe entrare in vigore proprio dopo la scadenza del Titolo 42 prevista per l’11 maggio.

Da quando Joe Biden ha giurato come presidente non è cambiata molto la politica sull’immigrazione Usa

Biden durante la sua campagna elettorale sosteneva di “riaffermare l’impegno dell’America nei confronti dei richiedenti asilo e dei rifugiati”. La sua amministrazione non ha proprio mantenuto la promessa. Le parole della vicepresidente Kamala Harris, in occasione del suo primo viaggio all’estero dopo l’insediamento, racchiudono tutto:

Non venite. Non venite. Gli Stati Uniti continueranno a far rispettare le nostre leggi e a proteggere i nostri confini. Se verrete al nostro confine, sarete rimandati indietro.

Nel febbraio 2021, un centro di detenzione per i minori non accompagnati ha ripreso a funzionare. Le strutture sono entrate in funzione per la prima volta durante l’amministrazione Trump. La giustificazione trovata per questa soluzione è stata quella della preoccupazione riguardante la salute durante la pandemia. E’ stata però una scelta sconsiderata. Si sarebbero potute cercare soluzioni nuove e migliori.

Biden all’inizio dell’anno dichiarava l’intenzione di rendere il sistema di immigrazione sicuro, umano e ordinato. Questo era valido solo per poche migliaia di migranti a condizione che avessero degli sponsor già presenti nel territorio americano.

Sicuramente ci si aspettava un approccio più aperto all’accoglienza da parte dell’amministrazione dei democratici che invece si è allineata alle politiche trumpiane: le più divisive degli ultimi decenni.

Nazlican Cebeci

Exit mobile version