Il complesso fenomeno dell’immigrazione, prima di ogni opinione e sentenza, deve essere conosciuto nei numeri. Ecco quelli raccolti dal Ministero dell’Interno.
I NUMERI PER CONTESTUALIZZARE IL TEMA
Dal 2006 al 2016 arrivati in Italia 719.132 migranti.
3 ottobre Lampedusa: un’imbarcazione carica di migranti naufraga drammaticamente e causa 366 morti. Un dolore immenso scuote l’Europa e il mondo.
7-8 ottobre Bruxelles: si istituisce il gruppo di lavoro «Task Force Mediterranean» (TFM) per creare tra gli Stati Membri una sinergia nella gestione della straordinaria pressione migratoria.
18 ottobre Italia: lancio di Mare Nostrum. Oltre 110.000 vite umane salvate.
31 dicembre: In Italia sono arrivati 42.925 migranti.
1 giugno – 31 dicembre: Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea.
L’UE non accoglie la richiesta italiana di revisione del Regolamento Dublino.
Si intensifica il rapporto tra tema migratorio e quello della criminalità (traffico di esseri umani/tratta).
Il Ministero dell’Interno vara un nuovo piano nazionale di accoglienza.
Si ottiene il rafforzamento di Frontex e l’avvio di Triton con dismissione graduale di Mare Nostrum.
L’Italia apre il dialogo con l’Africa (Conferenze di Karthoum e di Rabat).
31 Dicembre: In Italia sono arrivati 170.000 migranti pari al quadruplo del 2013.
2014
1 giugno – 31 dicembre: Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea.
Leit motiv : Lampedusa confine d’Europa.
I migranti rifiutano il foto segnalamento.
L’UE non accoglie la richiesta italiana di revisione del Regolamento Dublino.
Si intensifica il rapporto tra tema migratorio e quello della criminalità (traffico di esseri umani/tratta).
Il Ministero dell’Interno vara un nuovo piano nazionale di accoglienza.
Si ottiene il rafforzamento di Frontex e l’avvio di Triton con dismissione graduale di Mare Nostrum.
L’Italia apre il dialogo con l’Africa (Conferenze di Karthoum e di Rabat).
31 Dicembre: In Italia sono arrivati 170.000 migranti pari al quadruplo del 2013.
2015
In primavera: il nuovo naufragio scuote le coscienze europee: 750 morti. Solo 28 superstiti.
Aprile 2015: il Consiglio Europeo lancia un’operazione militare per contrastare il traffico dei migranti. EUNAVFORMED è articolata in tre successive fasi:
1. individuazione delle reti dei trafficanti;
2. ricerca e deviazione delle imbarcazioni sospette;
3. distruzione delle imbarcazioni dei trafficanti.
Maggio: la Commissione Europea adotta l’Agenda Europea sulle Migrazioni ed introduce il meccanismo del ricollocamento, per la redistribuzione in due anni di 40.000 richiedenti asilo in favore di Italia e Grecia.
Agosto: rivive la rotta balcanica. I migranti giungono dalla Turchia, proseguono a piedi in Macedonia, Serbia, Ungheria e Austria diretti in Germania e in Svezia. Gli SM chiudono le frontiere e costruiscono muri. La libertà di circolazione, consacrata negli accordi di Schengen, è messa a repentaglio.
Ottobre: la UE rafforza le frontiere esterne con la Guardia di Frontiera e Costiera Europea. La rotta balcanica esplode: entrano in Slovenia 40.000 persone (di cui 12.600 solo il 21 ottobre).
Novembre: Summit di La Valletta e stanziamento di fondi per l’Africa 1.800.000 € di Trust Fund.
31 Dicembre: In Europa sono arrivati 1.400.000 migranti (1 milione solo in Germania).
Si rafforza il Sistema Nazionale di Accoglienza.
Si avvia la rilocazione, ma gli Stati Membri non rispondono.
Il Ministero dell’Interno avvia Intese con Paesi terzi per facilitare i rimpatri. (Gambia, Senegal, Ghana, Costa D’Avorio, Pakistan e Bangladesh su criteri del more for more e dell’intervento tailor made).
Il sistema di rimpatri europei è debole (3.565 rimpatri Frontex).
Si realizzano gli hotspot di Lampedusa e Trapani.
Il foto segnalamento viene assicurato al 95%.
31 Dicembre: In Italia sono arrivati 153.842 migranti (recuperate 296 salme).
Giungono e si registrano 12.360 minori.
2016
La UE sigla l’Accordo con la Turchia per contenere i transiti dalla rotta balcanica – stanziati 3mld e 600mln di Euro.
L’Italia lancia il «Migration Compact»: per rafforzare i rapporti con i paesi terzi africani (pilota: Niger, Nigeria, Mali, Senegal, Etiopia).
L’Italia apre gli hotspot di Pozzallo e Taranto.
Interventi SAR svolti nel Mediterraneo Centrale 1.004 Persone soccorse 130.151.
Salme recuperate 1065 (di cui 675 dalla nave affondata).
31 Dicembre: In Italia sono arrivati 181.436 migranti (prevalentemente da Nigeria, Eritrea,Guinea,Costa d’Avorio e Gambia)
Tra questi sono giunti 25.846 minori non accompagnati accolti in 277 strutture Sprar e in 70 progetti finanziati dal FAMI.
Le domande di asilo sono state 123.600 e contro i dinieghi sono stati presentati 25.167 ricorsi.
2017
Accoglienza diffusa Piano Anci.
Rispondono circa 2.176 su 7.998 comuni.
Al 20 gennaio sono arrivati 2.393 migranti.
Avviato rapporto dialogico ed operativo con Tunisia e Libia.
Il 60% degli arrivi è costituito da migranti economici:
si va verso l’apertura di Centri Regionali per i rimpatri.
UNA PREVISIONE…
Secondo il World Population prospects nel 2050 la popolazione mondiale aumenterà dagli attuali 7,3 miliardi a 9,7 miliardi.
Oltre la metà di tale crescita sarà dovuta all’Africa dove la popolazione è destinata a raddoppiare e raggiungerà i 2,5 miliardi.
La sola Nigeria, nel 2050 raggiungerà 430 milioni di persone.
Lagos, Kinshasa, Addis Abeba, Dar es Salam, Niamey saranno le metropoli boom dei prossimi decenni.
Nel 2050 l’Africa avrà ¼ della popolazione mondiale.
Nel 2100 si prevedono 4,4 miliardi di africani in un mondo di circa 11 miliardi di abitanti.