Il Trono di Spade è un’evoluzione medievale: teorie sulla creazione di uno dei più grandi fenomeni fantasy del secolo
Nulla nasce dal nulla, e in ogni grande romanzo ci sono dei richiami e rimandi ad altri grandi romanzi. Non a caso, tra gli autori che hanno maggiormente ispirato la sua opera, G.R.R. Martin ha menzionato Tolkien e Williams. Il Trono di Spade è essenzialmente una storia politica, dove la lotta per il potere è il risultato del sistema feudale tipico del Medioevo e il suo autore non desidera solamente riflettere le divergenze e i drammi tra le differenti classi sociali medievali, ma anche esplorare le conseguenze delle decisioni dei regnanti.
Il grande romanzo è stato costruito con mattoni medievali, ricavati dal passato storico e immaginario tipico del genere fantasy. Si passa dal Nord innevato e ghiacciato, con i suoi mostri e metalupi, all’Occidente medievale con le sue istituzioni cavalleresche e monarchiche. Egli analizza le tipiche convenzioni ed i vari concetti di eredità e primogenitura tipici dell’Europa del XI secolo. L’autore è riuscito a farli combaciare con le tradizioni concretizzate nella saga. Racconterà come le donne di Westeros ed Essos siano soggette, come le loro sorelle medievali, alla regola del patriarcato e come il loro valore strategico risiede nella capacità di unire le famiglie.
La “regina” Cersei Lannister e la regina Margherita d’Angiò: personaggi a confronto
Cersei, “la leonessa dagli occhi verdi”, è stata spesso e volentieri paragonata alla regina Margherita d’Angiò (1430-482), consorte di Enrico VI di casa Lancaster. Ma sebbene anche lei avesse investito tutto nel figlio, a causa dell’incapacità del marito, Margherita era molto meno capace di imporre il suo volere personale all’equivalente del Concilio Ristretto.
Un altro paragone può essere quello tra Cersei e la maga Circe, colei che era solita trasformare in animali gli uomini, e che fu successivamente sconfitta da Odisseo con l’astuzia. Analogamente, anche Cersei Lannister è una specie di maga in grado di manipolare gli uomini che la circondano.
Il Medioevo come un’epoca segnata dalle ingiustizie
Il Credo di alcuni popoli del Nord di Westeros rimanda alle credenze norrene, le quali contemplavano l’idea della metamorfosi e della trasformazione animale. Osserverà che la celebre Barriera, che separa i sette Regni dal “vero Nord” è un richiamo ad altri muri del mondo reale: il Vallo di Adriano, il Muro di Berlino o quello che separa Palestina e Israele. La scelta di raffigurare il Medioevo come un’epoca costellata da ingiustizie, misoginia e violenze è il frutto di un preciso atto stilistico che affonda le sue radici in un determinato modo di guardare, in particolare, alla storia medievale. Non a caso in un’intervista rilasciata alla rivista Rolling Stone Martin, alla domanda se la sua saga fosse ispirata alla Guerra delle Due Rose, risponde:
Il problema del romanzo storico è che sai già cosa succederà
Tale dichiarazione lascia capire che uno dei motivi ricorrenti nel pensiero dell’autore è la convinzione di aver ideato una saga caratterizzata dal romanzo storico con elementi fantasy.
Il Trono di Spade e l’epoca medievale: due realtà che si incrociano
A volte la storia di Westeros e la politica medievale si mescolano in maniera tanto realistica quanto imbarazzante. L’opera del genio indiscusso G.R.R. Martin può essere definita quasi un’opera storiografica, che conferma in un certo senso ciò che Marc Ferro, scrittore francese ed esperto di cinema, sosteneva negli anni Settanta nel suo “Cinema e Storia”:
L’immaginario è storia tanto quanto la storia
Asia Baldini