Tra il 1968 e il 1973 venne condotto l’esperimento “Universo 25” da John Calhoun, un etologo che si interessava dei comportamenti animali in contesti di sovrappopolazione, per trarne considerazioni in merito alla società umana. Osservazioni interessanti vennero tratte da questo studio: in particolare, fu notata la correlazione tra sovrappopolazione ed estinzione.
Chi è John Calhoun
John Bumpass Calhoun nasce l’11 maggio 1917 a Elkton, nel Tennessee. Studia presso l’Università della Virginia conseguendo la laurea in scienze biologiche nel 1939. E continua con un dottorato di ricerca presso la Northwestern University. I suoi interessi si consolidarono nello studio comportamentale dei ratti, tanto che divenne uno dei più noti etologi statunitensi.
Di particolare interesse, sono i suoi studi riguardo la densità di popolazione e gli effetti comportamentali. Questi studi venivano condotti sui sistemi sociali dei topi, al fine di trarne considerazioni analoghe sui sistemi sociali umani.
In un articolo del 1962, Calhoun coniò il termine “fogna del comportamento” (behavioral sink) per denotare il collasso sociale causato dalla sovrappopolazione.
Il terrificante esperimento “Universo 25”
Il suo esperimento più famoso è senz’altro quello conosciuto come “Universo 25”, condotto nel Maryland, in una struttura acquistata dall’Istituto nazionale della salute mentale (NIMH). Avviato nel luglio del 1968, si concluse dopo 1780 giorni, il 23 maggio 1973, anno nel quale venne pubblicato il suo studio “Death Squared: The Explosive Growth and Demise of a Mouse Population”.
Cosa doveva prevedere Universo 25
John Calhoun progettò un habitat (per topi) che dovesse simulare un universo fisico chiuso in grado di prevenire 5 fattori di mortalità (da lui individuati).
- Emigrazione: da un lato, l’emigrare espone a un rischio maggiore di mortalità (perchè potrebbe portare a habitat meno favorevoli), dall’altro, la rimozione numerica di individui (effetto dell’emigrazione) appartenenti a una popolazione stabilizzata numericamente, espone all’estinzione.
- Scarsità di risorse: la scarsità di cibo, acqua, rifugi, o altre risorse ambientali impedisce o rallenta la riproduzione (estinzione della specie).
- Clima rigido: ogni specie ha sviluppato un adattamento genetico ad alcune condizioni esterne ambientali. Condizioni climatiche avverse rispetto a quelle abituali, contribuiscono all’estinzione.
- Malattie: nonostante la maggior parte degli animali sviluppa capacità di tollerare parassiti, batteri e virus, una buona parte rimane comunque soggetta a decimazioni epidemiche.
- Predazione: tutte le specie hanno avuto, lungo l’evoluzione, predatori capaci di uccidere alcuni dei loro individui, a volte causandone la progressiva estinzione.
Calhoun arginò questi 5 fattori con Universo 25, che era studiato appositamente per i topi.
Come era fatto Universo 25
Rispettivamente ai punti precedenti.
- L’habitat era formato da quattro pareti alte 1,37 m disposte su una base quadrata di lato 2,57 m. Le pareti erano progettate in modo tale che ampliassero lo spazio vitale dei topi, senza che venissero scavalcate oltre i 43 cm di altezza.
- Universo 25 prevedeva risorse in sovrabbondanza, in modo tale da garantire cibo per 9500 topi, acqua per 6144 topi e tane per 3840 topi (16 celle contenenti 256 nidi per 15 topi ciascuno). Data la tendenza di molti topi a sovrappopolare i nidi (superando le 15 unità a nido), circa il 20% dei nidi rimase di solito non occupato.
- L’ambiente garantiva una temperatura minima di 20°C nei mesi più freddi e massima di 32°C in quelli più caldi. Le piogge e i venti erano simulati in modo tale da non alterare le condizioni di vita dei topi.
- Vennero selezionati alcuni topi particolari e in salute dall’Istituto nazionale della Salute, e veniva pulita tutta la struttura ogni 4-8 settimane per prevenire malattie causate dallo stato igienico.
- Non erano presenti predatori.
L’inizio dell’esperimento “Universo 25”
Il 9 luglio 1968 vennero introdotte 4 coppie di topi BALB/c di 48 giorni di età. I primi 104 giorni furono caratterizzati dall’esplorazione dell’Universo 25 e da turbolenti interazioni sociali. Dopo questi giorni, si consolidarono le relazioni sociali tra quei primi otto topi e, a intervalli di circa 55 giorni, la popolazione iniziò a crescere secondo una progressione numerica (approssimativamente 20, 40, 80, 160, 320, 620).
Dopo i primi 5 cicli di crescita, la popolazione iniziò a diminuire i ritmi di riproduzione. Si iniziò a verificare una simmetria bilaterale di densità abitativa (nell’angolo nord del quadrato si contavano pochi individui, nell’angolo opposto la massima concentrazione). Inoltre, si instaurò una gerarchia a gruppi, dove lo status sociale dipendeva dal livello di produttività di ciascun gruppo.
La fase di stagnazione demografica
Dal giorno 315, per ulteriori 245 giorni, l’incremento di crescita demografica diminuì. Una circostanza concomitante, che Calhoun sottolinea, è la saturazione dei ruoli sociali. Solitamente, nel corso storico degli ecosistemi, vi sono più giovani (che diventeranno adulti) di quelli che servono di fatto per il ricambio sociale della generazione precedente. E quelli che non trovano una nicchia sociale, emigrano. Il problema è che questo Universo 25 era stato progettato per evitare fenomeni di migrazione. E, siccome non tutti i giovani riuscivano poi a ricoprire ruoli sociali, i topi che fallivano si isolavano divenendo parecchio inattivi, senza più interagire con gli altri topi socialmente affermati.
La fase del declino demografico
L’incremento demografico cessò drasticamente dal giorno 560. L’ultimo concepimento si ebbe intorno il giorno 920. Il 22 giugno 1972 rimasero solo 122 sopravvissuti (22 maschi e 100 femmine). Le proiezioni indicavano la morte dell’ultimo esemplare maschio per il 23 maggio 1973 (1780 giorni dopo l’inizio). Giorno dopo il quale, la popolazione sarebbe diventata prossima all’estinzione (a causa dell’impossibilità di riprodursi).
Durante questa fase, i topi falliti ed emarginati divvennero vittime di ondate di violenza, e col tempo le vittime di aggressione divvennero loro stesse aggressori. Tutti i giovani venivano prematuramente rifiutati dalle madri. Le femmine si ritirarono in maniera solitaria sui nidi più alti. Alcuni maschi, che Calhoun chiamò “quelli belli” (the beautiful ones), non cercarono mai né alcun combattimento né alcun sesso: mangiavano, dormivano e si curavano solo di sé in un’introspezione narcisistica. La maggior parte dei topi sopravvissuti fino alla fine era formata da queste femmine solitarie e questi maschi “belli”.
Da circa la metà di questa fase, tutti i gruppi erano prossimi alla perdita totale della capacità di organizzarsi socialmente. In particolare, si osservò la perdita dei comportamenti riproduttivi, assistendo anche a episodi di pansessualismo e cannibalismo.
Conclusioni
Le ridotte condizioni di mortalità (grazie alle modalità con cui fu progettato Universo 25) culminarono nella sopravvivenza di un numero eccessivo di individui, che si organizzò secondo quei ruoli sociali tipici di qualsiasi specie. Nel giro di poche generazioni, tutti i ruoli sociali a disposizione nello spazio fisico di Universo 25 furono saturati. La sopravvivenza di molti giovani adulti portò allo sviluppo di nuove attività sociali più specifiche. Tuttavia, c’era comunque poca opportunità di ricoprire un’attività o un ruolo sociale. Ciò portò a una competizione così dura che causò il collasso dei comportamenti naturali di tutti i topi. L’organizzazione sociale nel giro di poco tempo collassò completamente, fino all’estinzione della colonia.
John Calhoun trasse da questo esperimento alcune conclusioni riflessive circa la specie umana. In particolare, trasse alcune somiglianze tra l’evoluzione sociale dei topi e quella della società post-industriale. Nella prima c’era un processo di riproduzione biologica, che induceva a comportamenti sempre più complessi tra i topi, nella seconda c’era un processo ideativo (o creativo) che aumentava la complessità delle relazioni sociali tra gli uomini.
Ma ciò da cui si dovrebbe stare in guardia, per Calhoun, sono la sovrappopolazione e la perdita progressiva dei comportamenti sociali complessi. Perchè, per Calhoun, questi due fattori significano la morte della specie, cioè l’estinzione.
Bravissimo Leonardo.
Pensa che ne avevo parlato in un mio articolo di inizio anno riservato al network mondiale dei World Trade Center, 250 WTC in 90 paesi facenti capo al WTC di NY tristemente famoso per l’attentato alle torri gemelle, e che riguardava il nesso tra sovraffollamento umano terrestre, femminismo e l’esperimento dell’Universo dei Topi, conosciuto come Universo 25.
Uno potrebbe chiedersi ma cosa c’entra il femminismo, il sovraffollamento umano sulla terra e l’esperimento di John Calhoun, invece c’entra e come.
Ti copio ed incollo il mio articolo, forse lo troverai interessante.
3,5 PUNTI AL COLLASSO DELL’UMANITA’!!!
Caro Direttore, la nostra Istituzione WTC Rimini-San Marino ha deciso di iniziare un monitoraggio globale sull’uguaglianza di genere, in allegato una comunicazione ufficiale della nostra Istituzione sui problemi sociali in atto a cui ancora le Istituzioni non hanno dato l’importanza che meritano. Alcune derive d’oltre oceano ci stanno raggiungendo velocemente e stanno causando problemi agli uomini e alle donne e in particolare ai ragazzi di sesso maschile, con numeri di casi di suicidio in fortissima e preoccupante crescita che meritano una attenzione particolare al problema. La nostra impressione è che, oltre al problema femminile, vi sia oggi anche un nuovo gravissimo disagio maschile che si sta rifugiando verso un totale rifiuto della Società, prendendo anche le distanze dal genere femminile, rifiutandone ogni contatto.
La Natura ha creato l’uomo e la donna per amarsi, non per odiarsi, ciò che stiamo notando è che è in atto una feroce guerra tra i sessi che rischia di sfaldare la nostra Società e forse anche la nostra Civiltà.
Le chiedo di pubblicare la nostra comunicazione, che allego, al fine di diffondere quella consapevolezza che è l’unica cosa che, forse, ci può salvare.
Grazie.
Lorenzo Casesa – CEO- WTC Rimini-San Marino.
Pochi ne hanno coscienza ma già la seconda ondata femminista, con dichiarazioni infelici di alcuni esponenti radicali, volute o non volute non ci è dato di saperlo, ha dato il via ad una guerra tra i sessi che ha iniziato il suo percorso oltre 40 anni fa, corre sottotraccia, monta in modo esponenziale anno per anno, si insinua leggera, a volte coperta e sponsorizzata dal politically correct che stigmatizza il seguente concetto: “”la dominazione maschile alimenta la cultura dello Stupro, il Patriarcato va abolito””.
“Il progetto” adesso criticato e descritto da molte femministe moderate e intelligenti come “Femminismo Criminale” o “Nazi Femminismo”, seppure il termine FemiNazi è stato coniato da Tom Hazlett, ha l’obiettivo di distruggere e sovvertire l’attuale ordine, lontano anni luce dalle sacrosante lotte per le pari opportunità, pari diritti e doveri tra i due generi.
Qual è il programma del Nazi femminismo?
-Distruzione della Famiglia nucleare
-Distruzione del Patriarcato
-Istituzione del Matriarcato
-Confinamento di un piccolo gruppetto di genere maschile in fattorie per la produzione dello sperma.
Stiamo esagerando? Abbiamo iniziato col botto?
Quanto appena scritto è suffragato e confermato da una serie di citazioni di personaggi celebri di attiviste femministe, tra cui Attrici, Giornaliste, Scrittrici, Prof.sse Universitarie, etc. e dai dati Istat sulla condizione del genere maschile e sul trend in atto.
Di seguito ne citiamo solo alcune che abbiamo raccolto da una pubblicazione forum che si trova sulla rivista “al femminile” al seguente link:
Femminismo criminale (alfemminile.com):
IL FEMMINISMO DELLA SECONDA ONDATA (1960-1980)
“La famiglia nucleare deve essere distrutta…qualunque sia il significato finale, lo sfascio delle famiglie è adesso un processo obiettivamente rivoluzionario. Linda Gordon – Scrittrice e attivista femminista della seconda ondata 1970.
“Gli uomini devono essere ridotti e mantenuti ad una percentuale di circa il 10% della razza umana” — Sally Miller Gearhart – Docente e attivista Femminista della seconda ondata.
“Dal momento che il matrimonio costituisce una schavitù per le donne, è chiaro che il Movimento delle Donne debba concentrarsi per attaccare questa Istituzione. La libertà per le donne non potrà essere acquisita finchè il matrimonio non verrà abolito. — Sheila Cronan – Leader Femminista della seconda Ondata, 1968-1973.
“Il matrimonio è da sempre esistito per il beneficio degli uomini; ed è stato un metodo legalmente sanzionato per controllare le donne….Dobbiamo distruggerlo. La fine dell’Istituzione del matrimonio è una condizione necessaria per la liberazione delle donne. E’ per noi quindi importante incoraggiare le donne a lasciare i loro mariti e non vivere da sole con gli uomini….Tutta la storia dovrà essere riscritta in termini di oppressione delle donne. Dobbiamo ritornare alle antiche Religioni femminili come la “stregoneria” — dalla Dichiarazione di Femminismo, Novembre 1971 — Seconda ondata.
“Dobbiamo terrorizzarli ancora ed ancora e distruggerli come potere, finchè anche l’ultima loro voce verrà azzittita….allora avremo distrutto il nucleo della famiglia, la norma eterosessuale….e questo sarà il nostro contributo alla Storia del mondo”— Francoise d’Eaubonne
IL FEMMINISMO DELLA TERZA ONDATA (1990-2000)
“Dio cambierà. Noi donne…cambieremo il mondo talmente tanto che Lui non troverà più spazio qui”—Naomi Goldenberg – Docente Università di Ottawa – Attivista della seconda e terza ondata.
“Gli uomini sono di un altro pianeta, mandati qui in astronavi per copulare con le abitanti femmine del pianeta terra e propagare la specie- una missione per il quale la scienza li ha adesso resi del tutto inutili. Dobbiamo solamente tenere un gruppetto di donatori in una fattoria dello sperma, dove potranno sussistere mangiando pizza e bevendo birra” – Rosie DiManno, giornalista del Toronto Star, Alberta Report, 11 Gennaio 1999, pag.31. – Attivista Femminista della terza ondata.
“Più divento famosa e potente, e più potere ho per far del male agli uomini” — Sharone Stone. Attrice. Femminista della terza ondata.
“Gli uomini sono geneticamente inferiori alle donne” —Andrea Lynne – Scrittrice (Attivista terza ondata).
IL FEMMINISMO DELLA QUARTA ONDATA (2001 ad oggi)
-MeToo. Il movimento MeToo è un movimento femminista contro le molestie sessuali e la violenza sulle donne diffuso in modo virale a partire dall’Ottobre 2017 come hashtag usato sui social media per dimostrare la diffusione di violenza sessuale e molestia soprattutto sul posto di lavoro subita dalle donne. Ebbe inizio dopo le rivelazioni pubbliche di accuse di violenza sessuale contro Harvey Weinstein.
-Propaganda mediatica per demascolinizzare e castrare psicologicamente il genere maschile, propaganda sistematica di una serie di tutorial su You Tube, riviste, serie TV e Talk Show. Uno dei tanti visibile su you tube è intitolato: “3 ways to emasculate a man”. Link: https://youtu.be/Nr9GgHthGAk
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I dati Istat sulla condizione maschile, l’attacco mediatico e quanto sopra riportato non sono una prova ma inseriscono nelle menti il tarlo del dubbio sul fatto che alcuni esponenti integralisti del Femminismo, almeno quello a partire dalla seconda ondata, al suo interno già aveva ben altri obiettivi, non certo quello della ricerca dell’uguaglianza dei diritti, doveri e opportunità tra i generi ma un chiaro disegno di distruzione sistematica della famiglia e di quello che rappresenta, famiglia vista come strumento istituzionale di oppressione della Donna.
Parimenti, questo attacco frontale al “Male Gender” vede nascere reazioni preoccupanti e movimenti integralisti da parte del genere maschile che rischiano seriamente di minare l’esistenza stessa dell’Intera Umanità e di cui parleremo di seguito.
Prima di essere bollati come dei misogini o di essere additati come il solito tentativo per discreditare il Femminismo e le Donne in genere desidero precisare che questo documento non vuole essere un attacco verso il genere femminile o verso il genere maschile ma semplicemente una analisi neutra per capire dove siamo, cosa sta accadendo e che rischi corriamo se continuiamo a perseguire questa via di scontro e incomunicabilità.
Il femminismo della prima ondata del XIX e della prima metà del XX secolo, quello che si è battuto per l’uguaglianza di genere, per il miglioramento della condizione femminile e per i diritti delle donne, con l’ottenimento di importanti e giusti obiettivi come il diritto al voto, il diritto al lavoro in condizioni sostenibili, l’istruzione femminile per donne e bambine e in tempi più recenti la legge sull’aborto, il divorzio, la parità di trattamento economico nelle assunzioni, le quote rosa, ha ottenuto risultati importanti che tutti, uomini e donne, riconosciamo come giusti e sacrosanti e riteniamo sia doveroso continuare a perseguirli sino all’ottenimento finale del risultato, allorquando diritti, doveri e pari opportunità saranno uguali sia per il genere femminile che per il genere maschile.
Quando un obiettivo ed un risultato possono ritenersi raggiunti?
L’obiettivo si può definire raggiunto allorquando le leggi dello stato “impongono” la parità tra i generi.
Il risultato si può definire raggiunto allorquando le statistiche mostrano indicatori paritetici tra i due generi.
Il risultato, statisticamente, si ottiene entro un paio di generazioni dal raggiungimento dell’obiettivo.
Guardando cosa accade in Italia ed in quasi la totalità dei paesi Occidentali, possiamo senza ombra di dubbio potere affermare che le lotte femministe per l’ottenimento di pari diritti, doveri e opportunità di genere hanno raggiunto l’Obiettivo ma non hanno ancora raggiunto il completo risultato; O meglio, alcuni risultati sono stati raggiunti e anche superati, altri devono essere ancora raggiunti, altri devono essere rimodulati per scompensi in eccesso a favore delle donne (soprattutto nell’Istruzione) . Un esempio a conferma ne è il fatto che oggi in Italia vi sono più laureate 22,4% che laureati 16,8% (dati Istat 2019). Le insegnanti delle scuole elementari, medie e superiori (82,7%) superano gli insegnanti di sesso maschile che sono solo il 17,3/% del totale, dati del Ministero dell’Istruzione anno 2017. Parimenti questa sproporzione crea problemi di apprendimento nel genere maschile causato dalle differenze di metodo, di espressione tra insegnanti di genere femminile e maschile che hanno anche un modo diverso e complementare di vedere le cose.
E’ sorprendente come nessuno parli di riequilibrare le disparità di genere che si sono create a sfavore del genere maschile su una questione importante come l’Istruzione.
Dati Istat anno 2019. Gli avvocati donna (48%) hanno quasi raggiunto la parità numerica sui loro colleghi di sesso maschile (52%).
In magistratura (dati ufficio statistico del CSM anno 2018) le donne sono il 53,2%, gli uomini il 46,8%.
Molto c’è ancora da fare in Politica ed in altri settori di potere dove il gap è ancora sfavorevole alle donne.
Ma nonostante questi dati positivi la parte integralista del movimento femminista dichiara che le Donne sono ancora sottomesse agli uomini e che questi ultimi fanno di tutto per non perdere i loro privilegi. Probabilmente anche questo elaborato sarà “bollato” come documento antifemminista e misogeno.
Vi è sempre un po di timore nello scrivere di questi temi, a volta sembra sia difficile discutere e confrontarsi, alcuni temi diventano Dogmi assoluti. Lo scopo di questo documento è quello di evidenziare i due movimenti estremisti nei sessi.
Al momento in occidente imperversa il “male-bashing” che tradotto vuole dire “Colpisci il maschio”!!!
L’espressione “male-bashing” (colpisci il maschio!) è stata coniata negli Stati Uniti, e si riferisce al fenomeno ormai divenuto dilagante di derisione nei confronti del maschile e quindi del maschio.
E’ sufficiente accendere qualche minuto la radio o la TV per rendersene conto:
Talk show pomeridiani condotti da neo-femministe che proclamano la superiorità della Donna e l’inutilità del maschio.
Cito esattamente alcuni passaggi di un articolo scritto in modo intelligente da un blogger italiano:
“Possiamo riprodurci da sole adesso, siete inutili maschietti, siete inutili”!!!
E’ un attacco che parte da più fronti e fa molte più vittime di quanto non si pensi, per molti uomini è diventata una sorta di “malattia sociale”, un qualcosa di cui ci si ammala ma non si riesce a capire il perché. Come ci si ammala e poi si muore a causa delle radiazioni, ci si ammala anche di questo nuovo male, creato dal tam tam quotidiano di giornali e televisioni che fanno a gara per proclamare l’inutilità del maschio e innalzare al cielo il delirio della nuova razza dominante, le Donne. I toni usati sono sprezzanti , la derisione viene portata agli estremi e l’odio che ne scaturisce fa paura:
“Sono i maschi il sesso debole, anzi debolissimo. Tanto debole da essere destinato all’estinzione”, tutta colpa del cromosoma “Y”. Queste profezie sono spettri collocati davanti al cuore degli uomini ai fini di intimidazione. E’ una tecnica di terrorismo psicologico.
Lo confermano tutte le statistiche Istat sui suicidi (dati Istat 2015: Suicidi genere maschile in Italia n.3.105; suicidi genere femminile 883. Un rapporto di quasi 4:1 ed è in forte aumento. Negli USA questo rapporto in soli 5 anni ha raggiunto la quota di 8:1).
E si insiste ancora con il “male-bashing” mediatico, colpisci il maschio!!!
Il pestaggio morale anti maschile “male-bashing” significa che ogni giorno su tutti i giornali, tutte le TV, tutte le Radio, in tutta la pubblicità, sui libri di testo come sulle riviste degli adolescenti , sui periodici femminili, maschili, unisex si pratica la dannazione degli uomini.
La pubblicità di Gillette che ha offeso gli Uomini, Link: https://www.youtube.com/watch?v=CE2ejGoPtUw.
Come si fa? Si associa al maschile tutto ciò che è violento, aggressivo, vile, stupido e volgare. Ciò che è inferiore, basso, triviale, poco degno, indecente, ciò che è sporco e ciò che è cattivo.
Si fa risalire ai maschi ogni guerra, ogni sopraffazione, ogni delitto, ogni violenza, ogni rapina, ogni abuso ogni sopruso ogni villaneria del mondo. Si parla degli uomini per parlarne male.
Gli uomini sono tutti violenti, uccidono le donne e sono stupratori, tutti, anche i bambini di una Scuola media Australiana, Il Brauer College di Warrnambool, dove la direzione dell’Istituto nel corso di un’Assemblea, ha obbligato gli alunni maschi, di anni 12, ad alzarsi in piedi e chiedere scusa alle compagne di classe per le aggressioni sessuali commesse dal genere maschile e per avere la colpa di appartenere al sesso maschile. Siamo alla follia!!!
Link: https://lanuovabq.it/it/in-oceania-e-guerra-ai-maschi-e-al-sesso-biologico
Gli uomini hanno iniziato solo da poco tempo a prendere consapevolezza di tale violento attacco, ne avevano il sospetto perché quando leggono il giornale dove si parla delle malefatte maschili (cioè ogni giorno) storcono il naso e passano ad altro, quando assistono in TV alle sedute del Tribunale Morale Femminista (sedute note anche come “Talk Shows”) scrollano la testa e fingono di sorridere, uno degli esempi più scandalosi è accaduto nel 2011 a “The Talk” in merito al caso di Katherine Kieu dove il pubblico tutto femminile e le 5 conduttrici iniziano a ridere e deridere il marito di Katherine che, colpevole di avere chiesto il divorzio alla moglie, è stato narcotizzato da quest’ultima, legato al letto, Katherine ha atteso il suo risveglio prima di evirarlo con un coltello da cucina e gettare il suo pene nel tritarifiuti. E giù risate a crepapelle tra le conduttrici ed il pubblico!!!
E se il malcapitato evirato, costretto in un letto di ospedale, avesse guardato The Talk?
Immaginate che le conduttrici siano state licenziate? Assolutamente no, tutte al loro posto.
Non osiamo immaginare cosa sarebbe accaduto ai conduttori se l’episodio fosse stato a ruoli invertiti, vittima una donna a cui era stata amputata la vagina e gettata nel tritarifiuti e gli uomini tutti a ridersela a crepapelle!!! Sicuramente non sarebbero più al loro posto, come minimo, e le carriere distrutte. La sensazione del genere maschile è che ci siano due pesi e due misure. Non pensate che tutto questo possa risultare ripugnante agli occhi del sesso maschile?
Link The Talk, il caso Kieu: https://youtu.be/nrvDhSB7GHk
Il progetto di questo femminismo integralista tossico, che nulla ha a che fare con il sano movimento femminista, ha già raggiunto i suoi primi scopi e sta producendo i danni voluti, e quindi leggiamo i dati ufficiali di questi “Super Privilegi” del genere maschile:
– I senza tetto (barboni) in Italia (dati Istat 2014) sono 50.724.
85,7% maschi e 14,3% femmine.
Nessuno ne parla.
-Su 10 bocciati alle scuole elementari, medie e superiori, 8 sono maschi;
Nessuno ne parla.
-su 100 assegnati ai servizi sociali 96 sono maschi.
Nessuno ne parla.
-I suicidi maschili vanno da 4:1 a 10:1 rispetto al genere femminile, a seconda dell’età.
Nessuno ne parla.
-Il problema maggiore si riscontra tra gli adolescenti di sesso maschile a cui è stato annientato tutto:
Il futuro, l’autostima, i padri (figli sempre affidati alle madri); la perdita del senso, quel trasmettere alle nuove generazioni maschili la convinzione profonda della loro inutilità, quel gridare in faccia “Non abbiamo bisogno degli uomini”.
Nessuno ne parla.
-La derisione di dover vedere sfilare a scuola le loro compagne che indossano le magliette del nazi femminismo con scritte sessiste “The future is female”; “Boys Sucks”; “Mario Carnefice e Anna Vittima”. Mario è carnefice già a 4 anni (questa l’età di Mario nella foto).
Il dramma è che parliamo di derisioni ai danni di minorenni di sesso maschile commessi in luoghi come la scuola, questi episodi commessi in luoghi pubblici in un ambiente scolastico ci ricordano tanto un bel pittogramma: la stella di David attaccata sui vestiti e sulle divise degli Ebrei.
-I morti sul lavoro sono stati 1.155 nel 2015; 1.021 nel 2016; 1.037 nel 2017; 1.122 nel 2018 e 1.023 nel 2019. (dati INAIL). Ogni 10 morti sul lavoro, 9 appartengono al genere maschile.
Nessuno ne parla.
-Abbandono degli studi nelle scuole medie e superiori: Maschi 20,2% -Femmine 13,7%.
Nessuno ne parla.
-Suicidi dopo divorzio (dati Istat 2015): Maschi 200/anno pari all’80% del totale- Femmine 50/anno, pari al 20% del totale.
Nessuno ne parla.
-I motivi di questa mattanza dei padri sono la solitudine per il distacco forzato dai figli, il non potere contribuire alla loro istruzione e gioire della loro compagnia, senza la casa, privati di tutti gli affetti, senza più una compagna di vita, costretti a lavorare per dare tutto ai figli e alla ex moglie senza avere nulla in cambio, nemmeno un po di amore e di affetto, spesso costretti a dormire in macchina e a mangiare alle mense della Caritas.
L’uomo si ritrova così con un forte sentimento di grande sconforto.
Nessuno ne parla.
Non viene quasi mai concesso l’affido condiviso e i padri possono incontrare la loro prole 1 volta a settimana o 1 volta al mese con forti ripercussioni di carattere fisico e psicologico sia nell’adulto ma soprattutto sui minori di genere maschile, sui loro figli, costretti ad una educazione tutta femminile che li priva del rito di passaggio (il distacco dalla gonna della mamma per abbracciare le sfide della vita insieme al Papà), questo è il risultato di una prassi separativa che va completamente riscritta e che sta causando una mattanza tra Padri e Figli che, mi permetto di dire, grida VERGOGNA e DISPREZZO per chiunque sia responsabile di queste tragedie, sia direttamente che indirettamente. I numeri sono impressionanti.
Nessuno ne parla.
-Il numero di suicidi tra i giovani adolescenti di sesso maschile è altissimo: n.223 suicidi nel 2019 (Dati OMS). I dati sono in forte aumento, Lo stesso dato nelle femmine si attesta a 35.
Nessuno ne parla.
-I padri separati in Italia sono oltre 4 milioni (fonti Associazione “Nessuno tocchi Papà”), 800.000 vivono in stato di indigenza. Un esercito numeroso e sterminato.
Nessuno ne parla.
-Il numero di morti in combattimento per difendere la Patria Italia in tempo di pace è di 197 caduti, il 99,4%
è di sesso maschile (dati del Ministero della Difesa anno 2019).
Nessuno ne parla.
-Popolazione carceraria, (Dati dipartimento dell’amministrazione penitenziaria anno 2019). Totale popolazione carceraria: 60.769 unità di cui solo 2.663 sono donne. La percentuale dei detenuti di sesso maschile è pari al 95,6 del totale. Nessuno ne parla.
Ribadisco che questo elaborato non vuole e non sarà mai una presa di posizione contro le donne, sia della moltitudine di donne che non sono mai state vittime di stupri, molestie e sopraffazioni, sia delle tante donne che invece hanno subito stupri, sopraffazione, abusi, molestie e che hanno dovuto lottare per i loro diritti e le loro libertà e che ancora stanno lottando.
Non abbiamo nulla contro le Donne e il genere Femminile.
Questo articolo vuole solo essere un documento per “gridare” che stiamo correndo un forte pericolo come Umanità e per chiedere alle donne che non si identificano in quel Femminismo integralista che sta uccidendo i loro Uomini, i loro figli, i loro mariti, i loro fratelli, i loro padri, i loro zii, di ascoltare gli uomini:
“IL GENERE MASCHILE STA SOFFRENDO, NON CE LA FA PIU, IMPARIAMO TUTTI AD ASCOLTARLO, PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI’”.
A torto o ragione, non saprei dire, ai maschietti insegnano sin da piccoli a fare l’ometto, a non piangere, ad essere forte, a vincere, a prendersi cura delle donne, un prendersi cura delle donne in senso buono e mai prevaricatore.
Spesso il Padre, parlando al proprio ragazzino, quando esce di casa dice al proprio figlio: “io devo uscire, sei tu adesso l’uomo di casa, bada a tua madre e alle tue sorelle, mi raccomando”. Sono sicuro che per il modo di essere maschio, seppure piccolo, nel cuore di quel bimbo, con le parole dette da suo padre, c’è la fierezza di sentirsi utile e importante!!!
Tutto questo, in semplici parole, è il sale della vita dei maschietti, si vive per un ideale, quello di assicurare il benessere alla propria famiglia, alla propria donna e ai propri figli, gli uomini sono persone semplici.
In cambio chiedono di potere abbracciare la donna che amano, di farla sentire protetta e sicura, di farle le coccole, di fare sesso con il premio di vedere crescere insieme i figli, di crescerli insieme alla donna che si ama, in un ambiente ideale per lo sviluppo psicofisico dei figli, sia femmine che maschi.
Per le Donne, vi interessa sapere ora cosa pensano gli uomini di tutto questo?
A questo punto il genere maschile intuisce che qualcosa non torna, l’impressione è di essere seduto ad un tavolo truccato, dove qualsiasi mossa lui faccia lo vede come perdente:
Perde quando deve flirtare con una donna perché non è mai chiaro quale è il confine tra molestia e avance, corte e galanteria. In USA, oggi, è quasi sicuro che se apri la porta ad una Donna come gesto di galanteria o di educazione ti sentirai dire in modo sgarbato “Cosa fai? Pensi che una donna non sia capace di aprire una porta da sola?”” Spostati per favore!!!
Perde scegliendo il contratto matrimoniale perché dovrà quasi sicuramente sposare una donna matura in carriera (oltre 30 anni se va bene ) che inseguiva l’uomo Alpha (che non ha trovato) e invece deve accontentarsi del migliore/mediocre uomo Beta sulla piazza. La candidata ideale per l’imminente e successivo divorzio perché perennemente insoddisfatta.
Perde quando si separa perché rimane intrappolato in una rete dove tutte le leggi gli sono contro.
Per fortuna vi sono ancora donne intelligenti come Katherine Deneuve che è stata firmataria insieme ad altre 100 donne dello spettacolo, della cultura e della politica di un documento che ha preso le distanze dai metodi e dalla caccia alle streghe del movimento MeToo.
E qui sembra che la storia sia finita e invece è solo a metà, adesso dobbiamo parlare del lato oscuro che ribolle tra il genere maschile, perché ad ogni azione segue una reazione e ciò che sta accadendo negli USA, in UK, in Canada, In Olanda, in Germania, in Australia, in Europa e nei paesi Scandinavi è talmente preoccupante che possiamo affermare che mancano soli 3,5 punti percentuale al collasso dell’Umanità.
Un esercito di uomini delusi dalla mascolinizzazione della Donna Rampante, Derisi in modo sistematico e tamburante dai media per demascolinizzarlo e castrarlo psicologicamente, bastonati dalle sentenze che li privano dei loro figli, schiacciati dalla pressione del lavoro, costretti ad un doppio o triplo lavoro per fare in modo di onorare i debiti e gli impegni familiari per gli alimenti alla ex e ai figli, prendono coscienza del loro Status e iniziano a coalizzarsi e tra i tanti movimenti della ManSphere ecco emergere su tutti il “MGTOW” che in pochissimi anni già annovera milioni di seguaci.
Ma cosa è MGTOW? E’ l’acronimo di Man Going Their Own Way. Tradotto: Gli uomini se ne vanno per la loro strada.
Il Dogma o filosofia di vita nasce in Canada e si sviluppa rapidamente in USA, Australia, UK, Germania, Paesi Scandinavi, Olanda, Italia, Spagna, Francia…………..il problema è che sono dei fantasmi!!!
Il sito ufficiale descrive minuziosamente il Dogma e il Credo dei MGTOW che prende le distanze dalle Donne, li condanna alla solitudine e ad una maternità negata che potrà soddisfare solo in solitudine con la procreazione assistita ricorrendo alla banca del seme (forse).
Copio integralmente di seguito quanto pubblicato sul sito ufficiale di MGTOW:
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“””MGTOW non è un movimento politico o sociale ma una filosofia e stile di vita che può essere applicata alla propria da tutti gli uomini in qualsiasi parte del mondo essi vivano per prendere (o riprendere) il controllo delle loro vite, godere di piena libertà e potere di scelta sia ora che in futuro. Essenzialmente ci ha liberato dal ruolo tradizionale (riservato a chi è nato col pene) di provveditore di risorse e mulo da soma che antepone gli interessi della donna ai suoi. Ne abbiamo avuto abbastanza della propaganda, degli stereotipi e della giustizia sociale che la contemporanea cultura occidentale, specialmente quella proveniente dagli USA, vorrebbe imporci. Il tempo dei cavalieri serventi che vengono in soccorso alle damigelle è finito.
Chi ha scelto di andare per la propria strada non è più interessato alle relazioni con l’altro sesso e a provvedere ai bisogni delle donne né tanto meno ad anteporre la loro felicità e soddisfazione alla sua. Difatti non ha alcun senso prendere parte in un gioco le cui regole sono state palesemente truccate perché ad ogni mossa veniamo dipinti come infami e violenti per il solo fatto di parteciparvi. Quando le regole ti sono contro puoi decidere di metterti addosso le catene della servitudine e comportarti da bravo schiavetto oppure alzarti dal tavolo e andartene. Perché MGTOW? Perché al matrimonio segue, sempre più spesso, un divorzio che in Italia avviene in media dopo 16-17 anni. Sono le donne che due volte su tre prendono la decisione di separarsi. Spesso e volentieri per noia e mancanza di soddisfazione. Il tutto spesso condito da bugie e tradimenti con lo scopo di trovare un ramo migliore e più ricco.
Per la donna sei solo la migliore opzione possibile in un dato momento della sua vita fintanto che all’orizzonte non ne appare una migliore.
Il sogno che ci hanno venduto è quello di studiare, trovare un impiego pagato bene, sposarci, avere dei figli, comprare una casa e raggiungere una condizione socioeconomica migliore di quella dei genitori. La nostra generazione di uomini, quella dei quarantenni e oltre, ha da tempo imparato a proprie spese che è solo pura propaganda, rimescolata nel solito calderone di bugie e infine rifilata alle nuove generazioni. Ci è stato detto ripetutamente che avere un impiego fisso e a lungo termine non era più possibile e che i tempi in cui si andava in pensione ad un’età che non fosse troppo vicina a quella della pace eterna sono ormai alle spalle. La tua laurea, ancora fresca di stampa, è quasi inutile e gli verrà data una considerazione di otto secondi nel processo di selezione che al massimo può essere descritto come una vera e propria lotteria. Dopo la crisi economica del 2009, tra la generazione dei millennial la proprietà della casa è la più bassa di sempre. Se viene uccisa la motivazione a studiare, cercare lavoro, comprare una casa, se rendi il matrimonio e avere dei figli un campo minato che senso può avere la società? Molti scoprono che un senso non ce l’ha o almeno non più. Benvenuto nella realtà della pillola rossa.
Il sogno è morto. Guardati attorno. Tutto quello che ti è stato raccontato è una menzogna. Anche se vivi una vita felice in un bel quartiere residenziale, con un impiego, mogliettina e famiglia sei comunque intrappolato nelle sabbie mobili della prigione tradizionalista e con la spada di Damocle di una potenziale e traumatica separazione sulla testa; una vita di servitudine per lavorare e servire dei padroni che non sono mai contenti di tutto quello che fai e che a mala pena tollerano la tua presenza.
Il tuo lavoro, la tua vita, i tuoi sogni non significano proprio un bel niente. Ti viene detto che per il semplice fatto di esistere sei una minaccia, essere ignobile e disgustoso. Anche il tuo respiro è una minaccia. Sin da piccolo vieni additato come creatura ignorante e stupida. Non mi credi? Prova a seguire, se hai coraggio, qualche talk show televisivo femminista che sin dal primo mattino ci insulta con gentili epiteti come stupratori, violenti e criminali. L’ironia di tutto questo è che alle donne piacciono proprio i tipi violenti! Poi in tv le senti blaterare di fesserie sull’amore e sulle anime gemelle come se su quasi 8 miliardi di persone al mondo ce ne fosse solo una che può andare bene. Ma è proprio così che infinocchiano e indottrinano le nuove generazioni. Con faccia tosta ti raccontano che cercano il classico bravo ragazzo, con la testa sulle spalle, responsabile e così via. Sono tutte balle! I bravi ragazzi non piacciono e vengono considerati di una noia mortale. Possono andare bene solo come ripiego quando la donna andrà ad impattare col fatidico muro.
L’odio per gli uomini è viscerale; anche i notiziari e i programmi di approfondimento rincarano la dose. Per non parlare dei vari social dove le femministe dai capelli color arcobaleno danno sfogo alla loro quotidiana dose di veleno. La doppia morale abbonda. E guai a chi non crede a quello che le donne dicono. Perché loro non mentono. Mai. Anche avere il pene è una colpa perché è ovvio che prima o poi lo userai per stuprare. Nonostante tutto ti viene però chiesto di comportarti da uomo e di sposarti. Di essere l’eroe della favola di una donna cresciuta a pane e Femminismo, pronta poi a scaricarti quando non servi più. Continuando però per legge ad esserne il bancomat ambulante.
E dunque dove sono finiti i brav’uomini che le trentenni e le quarantenni di oggi cercano per accasarsi dopo aver girovagato sulla giostra dei maschi per un bel po? Se sono furbi e svegli, e per fortuna alcuni lo sono o lo sono diventati dopo diversi calci tra i denti, se ne stanno lontani da donne, società e governi femministi in quote rosa che arraffano senza mai dare nulla in cambio. Chi invece non è furbo e per anni ha scaldato la panchina in attesa di poter finalmente scendere in campo e addentare qualche scarto sessuale passato per un considerevole numero di letti e divani, finirà stritolato nei perversi meccanismi legali che il legislatore ha gentilmente perfezionato proprio per lui.
Il matrimonio è divenuto un delizioso piatto disfunzionale con un buffet illimitato di menzogne e ipocrisie. Semplicemente non funziona più. E’ un’istituzione obsoleta, corrotta e marcia. Una farsa bella e buona messa in piedi solo per la sposa che così avrà quel giorno tutto speciale di cui sin da piccola leggeva nelle fiabe che raccontavano di un principe e della sua principessa che vissero per sempre felici e contenti. Alla donna non piace essere sposata. Apprezza solo il ricevimento di nozze con amici e parenti e l’addio al nubilato dove potersi scatenare con le amiche, magari in compagnia di baldi giovanotti presi a prestito per l’occasione. MGTOW è in crescita continua perché sono sempre di più quelli che decidono di ritirarsi dal tavolo di gioco. E con loro portano soldi, competenze e talento.
Spesso si fa riferimento a MGTOW come la filosofia che ti spinge a vedere in faccia la realtà. L’intero concetto è preso a prestito dal film Matrix (1999) dove chi assume la Pillola Rossa può vedere la realtà e la verità nascoste dietro al modo convenzionale del vivere quotidiano. Nel nostro caso la pillola rossa serve per vedere la realtà che si cela dietro le apparenze convenzionali delle relazioni tradizionali. Permette all’uomo comune di aprire gli occhi e di scoprire un’alternativa di vita. Ti mostra la verità che di solito è tenuta nascosta dietro porte chiuse, lontana dagli occhi.
Siamo una comunità di uomini eterosessuali che rifiutano il Sistema ginocentrico a favore di uno fatto di valori incentrati su autodeterminazione e autoconservazione. Di conseguenza rifiutiamo coinvolgimenti legali con l’altro sesso sotto la forma obsoleta e mai riformata del matrimonio. Ma stiamo lontani anche da convivenze, coabitazioni e paternità. Detto in parole povere, scegliendo di andare per la nostra strada ci proteggiamo e né una donna, né il suo avvocato, né lo Stato potranno infilare le loro amorevoli manine nelle nostre tasche e lasciarci in mutande. Autoconservazione, appunto.
Probabilmente ti accuseranno di essere uno sporco misogino egoista perché non sei disposto a farti svuotare il conto in banca e a farti rubare la casa da un’altra persona adulta che avrà diritto a metà del tuo patrimonio solo per aver messo una firma su un contratto legalmente vincolante, ripetendo come un pappagallo vecchie e trite formule ecclesiastiche che nulla hanno a che fare con la moderna realtà dell’istituzione e che fa di te il suo schiavo a contratto. Oppure diranno semplicemente che sei gay o che in te c’è qualcosa che non va. Le mogli dei tuoi amici (ormai EX!) ti guarderanno con sospetto. Non piaci a nessuna perché sei convintamente libero. Sanno che sei una potenziale minaccia perché potresti risvegliare il lumicino di libertà che ancora alberga nei mariti inzerbinati. E’ il solito linguaggio denigratorio utilizzato dalle donne quando non intendi assoggettarti al loro volere. Dovrai farci l’abitudine oppure semplicemente mandarle a quel paese.
Trattandosi di una filosofia e di una comunità decentrati, MGTOW non ha leader, portavoce, statuti, pubblicazioni ufficiali, manifesto ufficiale o struttura organizzativa che potrebbero rendere il concetto controverso, ambiguo o difficile da capire. E’ dunque principalmente definito e perfezionato dalla stessa comunità tramite articoli, dibattiti e discussioni disponibili in pubblicazioni auto prodotte, siti web, blog, forum e video online. Chi segue questo stile di vita, in diversa misura e grado, sceglie di rinunciare alle relazioni sentimentali, ai rapporti occasionali, all’amicizia e/o alle interazioni sociali con le donne. L’insieme di questi fenomeni è noto anche come ghosting (diventare invisibili). In Giappone il fenomeno degli uomini erbivori, una forma estrema di ghosting, è conosciuto con il termine di hikikomori.
Essendo liberi dalla necessità di supportare moglie e prole, molti rinunciano al ruolo tradizionale maschile di provveditore beta e ad un impiego stressante scegliendo di minimizzare la durata della settimana lavorativa, ridurre l’onere contributivo, condurre uno stile di vita frugale e/o minimalista mettendosi in proprio o come freelance piuttosto che svolgere un lavoro da dipendenti magari in un ambiente ostile e ad alto tasso di estrogeno. Altri invece decidono di tagliare i ponti col Sistema, trasferendosi in paesi dove il costo della vita è inferiore e/o di fuoriuscire per sempre. Vi sono tanti siti e blog, principalmente in lingua inglese, che trattano di tematiche MGTOW e della sua crescente popolarità tra gli uomini. Una volta introdotti alla filosofia in tanti scoprono un nuovo modo di vivere. Ma scoprono anche di essere stati manipolati ed usati.
Noi invitiamo gli uomini ad evitare assolutamente qualsiasi tipo di relazione con l’altro sesso perché è come camminare su un campo minato. Basta difatti poco per beccarsi una falsa denuncia per molestie, stupro o violenza domestica e finire in prima pagina. Nella contemporanea realtà distopica occidentale le esigenze delle donne, incluse quelle fisiche e finanziarie, sono sempre anteposte a quelle degli uomini. Pertanto la partita è già persa in partenza. E quando il gioco è truccato l’unica maniera di vincere è quella di non partecipare.
Una donna può unilateralmente decidere di mettere fine al matrimonio sulla base di un capriccio. La tua famiglia può esserti portata via in un attimo.
La ragione principale che spinge sempre più uomini a scoprire da soli questo stile di vita è perché nei loro rapporti con l’altro sesso sono stati spesso usati, abusati, sacrificati sull’altare dell’apparato legale a misura di donna e stuprati finanziariamente dalla persona nella quale avevano ciecamente riposto fiducia, convinti com’erano che a loro non sarebbe mai successo. Molto probabilmente le cicatrici rimarranno a vita e l’unica cura capace di restituire un po di equilibrio alle loro vite è stare lontani da donne e relazioni.
Veniamo ora ai principi fondamentali. Quelli più ovvi sono: mai sposarsi e mai mettere incinta una donna. Perché le darà un potere immenso su di te quando deciderà di mettere fine alla relazione (e le probabilità sono molto alte). Non credere di aver sposato una mosca bianca e non credere che non possa farlo a te. Anche soltanto la convivenza può mettere a rischio la tua sovranità perché mi sembra che l’intento sia quello di trasformarla in matrimonio de facto con tutti i diritti (nessuno per te) e doveri (tutti). Il matrimonio si basa sul dare alla donna, cioè ad una persona adulta, diritti legali su almeno metà del tuo patrimonio.
Non sposarsi è il perno sul quale ruota tutta la filosofia MGTOW!
Non fare della donna la tua priorità numero uno. Vivi per te stesso. Non spendere soldi per fare colpo su di lei. Mai avere un conto cointestato. Sarebbe come gettare il tuo denaro nella spazzatura. Qualsiasi cosa che possa mettere a rischio la tua sovranità dev’essere evitata. Niente matrimonio, niente mantenimento, niente alimenti, niente debiti, niente problemi!
Ogni uomo segue la filosofia a modo suo. Dipende molto dalle esperienze con l’altro sesso, dalle idee, dal grado di istruzione, dagli interessi e dalla provenienza sociale. La filosofia è condivisa da uomini di tutte le età. Provengono da tutte le aree del mondo, diversi per lingua, cultura, etnia e religione. Vi sono difatti considerevoli comunità negli Stati Uniti, in Canada (dove è nata), Australia, Europa, Regno Unito, India, Brasile e Giappone. Milioni di uomini nel mondo hanno deciso di andare per la propria strada. Sono uomini che credono fermamente in questo stile di vita e nelle libertà individuali.”””
Cosa potrà accadere a questo punto?
Lo scontro tra i Sessi è feroce, aspro, in crescita, il dialogo è saltato, il rancore da ambo le parti ribolle, l’incomunicabilità è totale. L’umanità ha visto tante guerre ma non ha mai combattuto una guerra tra i due sessi, almeno a memoria di donna e di uomo, forse il regno delle Amazzoni è stato l’ultimo globale Regno delle Donne, del Matriarcato, ma non c’è certezza di questo.
Mission Accomplished!!! Missione compiuta!!! L’Istituzione del matrimonio è un ricordo del passato.
Ma forse qualcuno ha dimenticato che nella vita c’è sempre la “variabile” che sfugge a qualsiasi controllo. Quanto di seguito sto per dire non è stato previsto né dagli Uomini, né dalle Donne, né dalla Politica e forse nemmeno dall’Establishment Mondiale. Si dovranno scontrare, perdendo miseramente, con la matematica.
E con la matematica non si scherza!!!
Mancano 3,5 punti percentuale al collasso dell’umanità. E’ il Gap oggi in USA (3,5%) tra matrimoni (in crollo verticale) e divorzi. La natalità è ai minimi storici dalla nascita degli Stati Uniti d’America. Quando le due linee si intersecheranno sulla tavola cartesiana, il sistema americano collasserà rapidamente. Ma non sarà questo a porre termine all’Umanità
La fine dell’Umanità è un esperimento già visto e ripetuto 25 volte con lo stesso risultato. E’ stato condotto dal Dott. John Calhoun, Etologo Statunitense, e si chiama “L’Universo dei Topi” uno degli esperimenti più famoso e spaventoso mai fatto dall’uomo che tratta sulla densità di popolazione e patologia sociale. Il fine dell’esperimento è quello di denotare il collasso di una società a causa di anomalie comportamentali provocate dalla sovrappopolazione. L’obiettivo dell’esperimento era quello di capire come la sovrappopolazione influisce sul comportamento dei roditori.
L’esperimento: “l’Universo dei Topi”:
Lo scienziato creò un paradiso per Topi: abbondanza di cibo, acqua e materiale per costruire nidi.
1) In un contenitore spazioso mise 4 coppie di topi nelle condizioni ideali.
2) I topi iniziarono a riprodursi rapidamente, la popolazione cresceva ogni 55 giorni.
3) Dopo i primi 315 giorni dell’esperimento, la velocità della riproduzione diminuì ad un terzo.
4) quando il numero dei roditori raggiunse quota 600, tra i topi si formò una gerarchia.
5) apparvero degli “esclusi”, venivano sottoposti all’aggressione da parte dei veterani.
6) nelle condizioni ideali i topi vivevano a lungo e non lasciavano spazio ai giovani.
7) i maschi esclusi avevano problemi psicologici, cessavano di proteggere le loro femmine. (gli INCEL)
8) queste ultime a loro volta diventavano aggressive. (La donna mascolinizzata in carriera)
9) Il paradosso è che proteggendo la loro prole, le femmine col tempo finivano per dirigere l’aggressione verso i piccoli finendo per uccidere i cuccioli. (Le donne separate con prole senza un padre accanto)
10) diventavano eremite, rifiutavano di riprodursi. (Solo procreazione assistita)
11) Le nascite quindi iniziarono a crollare e aumentò la mortalità tra i giovani. (Suicidi)
12) Tra i roditori apparve una nuova categoria “I BELLI”. Questi maschi rifiutavano di conquistare le femmine (MGTOW, l’Umanità oggi si trova qui) e il territorio, rifiutavano di accoppiarsi. I BELLI solo mangiavano, bevevano, dormivano, si pulivano il pelo, evitavano i conflitti e le attività sociali.
13) I BELLI e le FEMMINE EREMITE finirono per diventare la maggioranza (MGTOW e NAZI FEMMINISTE diventeranno la maggioranza della popolazione).
14) La mortalità dei giovani raggiunse il 100%. Le nascite si ridussero quasi a zero.
15) I topi in via di estinzione cominciarono a praticare l’omosessualità, pur con l’abbondanza di cibo fiorì il cannibalismo, I topi si estinguevano rapidamente,
16) Dopo 5 anni dall’inizio dell’esperimento morì l’ultimo abitante dell’Universo dei topi.
NB: John Calhoun riprodusse contestualmente questo esperimento 25 volte.
E ciascuna volta il risultato fu lo stesso.
Anche in questo caso, facendo un paragone con l’esperimento “dell’Universo dei topi”, mancano 3,5 steps al crollo dell’Umanità (13,14,15 e la morte dell’ultimo sopravvissuto, ad eterno oblio).
WTC San Marino-Rimini
CEO
Lorenzo Casesa