Il Teng Chieh: l’Halloween cinese

Il Teng Chieh, o Shangyuan Festival, si svolge in Cina e chiude le osservanze del capodanno cinese. Normalmente si celebra a febbraio, nelle notti di luna piena.
Lanterne a forma di draghi, uccelli o altri animali vengono appese nelle strade, nei parchi, fuori dai templi e intorno alle case. Spesso sono decorate con scritte frasi di buon auspicio per allontanare gli spiriti maligni. Si dice che la luce emessa dalle lanterne attiri gli spiriti celesti e consenta ai vivi di osservarli. Al di là dell’aspetto puramente mistico, è una festa molto folkloristica. Le celebrazioni includono fuochi d’artificio, danze popolari e spettacoli come la sfilata del drago e la danza del leone.

 

Le origini e i significati

Il Teng Chieh ha origine nell’epoca della dinastia Han cinese (dal 206 a.C. al 221 d.C.) per celebrare la famiglia reale. Normalmente i governanti imponevano il coprifuoco ai loro sudditi; ma, durante questa notte, lo revocavano in modo che tutti potessero vedere il palazzo illuminato dalle lanterne che celebravano la famiglia imperiale. Le lanterne stesse risalgono probabilmente ad un’antica cerimonia di benvenuto alla primavera. La lanterna, una fonte di luce, simboleggiava l’allungamento dei giorni primaverili e i rami di salice erano usati per simboleggiare le piogge primaverili. Secondo la leggenda, un imperatore della dinastia Ming ordinò di mettere a galla 10.000 lanterne sul lago di Nanchino, e la vista era così bella che il Buddha stesso scese dal cielo per vederla!

 

Il Teng Chieh Festival

Oggi il Festival dura tre giorni e segna la fine della celebrazione del capodanno cinese. Le strade e i giardini vengono decorati con lanterne di carta. La notte del festival, la gente affolla le strade per vedere questi particolari lumini. A Taipei, la capitale di Taiwan, compaiono persino lanterne high-tech con animazione meccanica, “fumo” di ghiaccio secco e raggi laser che proiettano la forma di draghi che vomitano fuoco e altre creature fantastiche. Ad Hong Kong, è tradizione per ogni uomo che ha avuto un figlio nato durante l’anno, portare una lanterna nella Sala Ancestrale, dove i padri si riuniscono per un pasto. Ci sono processioni di clown, trampolieri e attori in costume e per le strade viene eseguita la popolare Danza Del Leone.
Il calendario della Festa delle Lanterne deriva dal calendario lunisolare cinese, il più antico sistema di misurazione del tempo ancora in uso. È ampiamente utilizzato nei paesi asiatici per fissare le date delle feste stagionali.
Nelle zone rurali della Cina, le persone appendono lanterne agli incroci, vicino a pozzi e vicino a paludi e fiumi, luoghi dove è più probabile che si trovino gli spiriti di coloro che sono morti prima del loro tempo e sono quindi condannati a vagare per la terra. Sperano che la luce conduca questi spiriti al giudizio e alla reincarnazione. Nella città industriale di Harbin, nel nord-est della Cina, le lanterne sono scolpite su enormi blocchi di ghiaccio fluviale. Vengono illuminati con luci elettriche colorate e conservati fino a quando arriva la primavera e il ghiaccio si scioglie. Il cibo speciale associato al festival è lo “yuanxiao”, un gnocco rotondo e ripieno fatto con farina di riso appiccicoso che simboleggia l’unità familiare, la completezza e la felicità.



Gli indovinelli

Il Festival è associato ad un gioco letterario che era popolare un tempo tra le persone anziane e istruite. Conosciuto come “Cai Deng Mi” o “Indovina l’indovinello della lanterna”, consisteva nello scrivere indovinelli su fogli di carta e incollarli su lanterne appese all’interno o all’esterno della casa con indizi sotto forma di oggetti appesi alle lanterne.

 

La parata del dragone

Il drago è una creatura mitica che simboleggia vigore e fertilità. È rappresentato con la testa di un cammello, le corna di un cervo, gli occhi di un coniglio, le orecchie di una mucca, il collo di un serpente, le scaglie di un pesce e gli artigli di un falco. L’ultimo giorno della festa, un enorme drago fatto di canne di bambù e stoffa di raso viene portato per le strade da dozzine di uomini e ragazzi. File di petardi esplodono ovunque passi. La parata si festeggia anche in molte zone dell’Occidente. Molto celebre è la Golden Dragon Parade di San Francisco, che si celebra ogni anno dal 1953. Il drago è lungo 160 piedi ed è accompagnato da carri allegorici, bande musicali, compagnie di ballo, corpi di campane e tamburi e vari personaggi carnevaleschi.

 

Il ballo del leone

La danza è svolta da due uomini nascosti all’interno di un enorme leone di cartapesta. Uno aziona le mascelle mobili e la lingua penzoloni della testa, che è decorata con campane. L’altro manipola i quarti posteriori del leone. Accompagnato da tamburi e gong, il leone balla per le strade, accovacciandosi e saltando o inchinandosi e piegando la schiena. A volte un “domatore di leoni” prende in giro il leone. In alcune zone, il leone insegue una “perla” o una palla.

La festa non si celebra solo in Cina. Feste molto simili si incontrano in Giappone, Malaysia, Taiwan, Tibet, Corea.
Ogni cultura celebra il mondo dei morti in diversi modi. Con il Teng Chieh, i cinesi si ricongiungono con l’ aldilà attraverso belli, indovinelli e la fioca e romantica luce delle lanterne.

Maria Luisa Ancona

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