Il Teng Chieh, o Shangyuan Festival, si svolge in Cina e chiude le osservanze del capodanno cinese. Normalmente si celebra a febbraio, nelle notti di luna piena.
Lanterne a forma di draghi, uccelli o altri animali vengono appese nelle strade, nei parchi, fuori dai templi e intorno alle case. Spesso sono decorate con scritte frasi di buon auspicio per allontanare gli spiriti maligni. Si dice che la luce emessa dalle lanterne attiri gli spiriti celesti e consenta ai vivi di osservarli. Al di là dell’aspetto puramente mistico, è una festa molto folkloristica. Le celebrazioni includono fuochi d’artificio, danze popolari e spettacoli come la sfilata del drago e la danza del leone.
Le origini e i significati
Il Teng Chieh Festival
Oggi il Festival dura tre giorni e segna la fine della celebrazione del capodanno cinese. Le strade e i giardini vengono decorati con lanterne di carta. La notte del festival, la gente affolla le strade per vedere questi particolari lumini. A Taipei, la capitale di Taiwan, compaiono persino lanterne high-tech con animazione meccanica, “fumo” di ghiaccio secco e raggi laser che proiettano la forma di draghi che vomitano fuoco e altre creature fantastiche. Ad Hong Kong, è tradizione per ogni uomo che ha avuto un figlio nato durante l’anno, portare una lanterna nella Sala Ancestrale, dove i padri si riuniscono per un pasto. Ci sono processioni di clown, trampolieri e attori in costume e per le strade viene eseguita la popolare Danza Del Leone.
Il calendario della Festa delle Lanterne deriva dal calendario lunisolare cinese, il più antico sistema di misurazione del tempo ancora in uso. È ampiamente utilizzato nei paesi asiatici per fissare le date delle feste stagionali.
Nelle zone rurali della Cina, le persone appendono lanterne agli incroci, vicino a pozzi e vicino a paludi e fiumi, luoghi dove è più probabile che si trovino gli spiriti di coloro che sono morti prima del loro tempo e sono quindi condannati a vagare per la terra. Sperano che la luce conduca questi spiriti al giudizio e alla reincarnazione. Nella città industriale di Harbin, nel nord-est della Cina, le lanterne sono scolpite su enormi blocchi di ghiaccio fluviale. Vengono illuminati con luci elettriche colorate e conservati fino a quando arriva la primavera e il ghiaccio si scioglie. Il cibo speciale associato al festival è lo “yuanxiao”, un gnocco rotondo e ripieno fatto con farina di riso appiccicoso che simboleggia l’unità familiare, la completezza e la felicità.
Gli indovinelli
Il Festival è associato ad un gioco letterario che era popolare un tempo tra le persone anziane e istruite. Conosciuto come “Cai Deng Mi” o “Indovina l’indovinello della lanterna”, consisteva nello scrivere indovinelli su fogli di carta e incollarli su lanterne appese all’interno o all’esterno della casa con indizi sotto forma di oggetti appesi alle lanterne.
La parata del dragone
Il drago è una creatura mitica che simboleggia vigore e fertilità. È rappresentato con la
Il ballo del leone
La danza è svolta da due uomini nascosti all’interno di un enorme leone di cartapesta. Uno aziona le mascelle mobili e la lingua penzoloni della testa, che è decorata con campane. L’altro manipola i quarti posteriori del leone. Accompagnato da tamburi e gong, il leone balla per le strade, accovacciandosi e saltando o inchinandosi e piegando la schiena. A volte un “domatore di leoni” prende in giro il leone. In alcune zone, il leone insegue una “perla” o una palla.
La festa non si celebra solo in Cina. Feste molto simili si incontrano in Giappone, Malaysia, Taiwan, Tibet, Corea.
Ogni cultura celebra il mondo dei morti in diversi modi. Con il Teng Chieh, i cinesi si ricongiungono con l’ aldilà attraverso belli, indovinelli e la fioca e romantica luce delle lanterne.
Maria Luisa Ancona