Il Sudafrica piange la morte dell’ex presidente Frederik Willem de Klerk

Frederik Willem de Klerk www.ultimavoce.it

Il Sudafrica piange la morte dell’ex presidente Frederik Willem de Klerk, insignito insieme a Nelson Mandela del Premio Nobel della Pace.

In un video postumo pubblicato dalla fondazione de  Klerk a poche ore della sua morte, l’ex presidente si scusa per “il dolore e l’umiliazione che l’apartheid ha portato alle persone di colore in Sudafrica.
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William de Klerk, un Nobel senza pace, archiviò l’apartheid in Sudafrica, ma è rimasto sempre un politico divisivo, ‘traditore’ prima per gli afrikaner, poi per la comunità nera.
Epperò, durante la sua presidenza attuò una serie di politiche volte all’inclusione di tutti i sudafricani senza distinzioni tra etnie, religioni e e soprattutto di colore della pelle.
Il 2 febbraio 1990 al Parlamento fece un discorso che rimarrà negli annali della storia, annunciò la riabilitazione dell’African National Congres, il partito contro l’apartheid e la libertà del suo leader Nelson Mandela.
Nell 1993 Mandela e Klerk ricevettero insieme il Premio Nobel per la Pace, la riconciliazione tra i due leader avvenne per il bene del Sudafrica, in realtà fra di loro serpeggiava ‘la cultura del sospetto, la diffidenza era reciproca perché Madiba non vedeva in lui un progressista, ma un un attento pragmatico che fece le riforme per garantire il potere agli afriKaner.
Tuttavia nel 1994 quando Mandela diventò presidente lo volle accanto a sé come vicepresidente, l’idillio durò poco perché Klerk dopo due anni passò all’opposizione perché secondo lui l’ANC non lo teneva più in considerazione.
Le reazioni alla sua morte fra i leader dei partiti sudafricani sono contrastanti: Julius Malema, leader del partito di estrema sinistra ha scritto su Twitter “GRAZIE DIO” , lui non ama i bianchi e non governerebbe mai con loro.
Tony Leon, ex capo del partito di opposizione Democratici Alliance( DA), ha twittato: “Addio FW de Klerk. Come MiKhail Gorbachev, ha riformato il sistema nel 1990. E se non avesse rinunciato al potere nel 1994 probabilmente il Sudafrica oggi sarebbe come la Siria o il Venezuela”.
Oggi il Sudafrica è ricco e cosmopolita perché due grandi uomini misero da parte gli interessi personali per costruire un grande Paese, molte oggi sono le coppie miste, bambine e bambini di culture diverse daranno nuova linfa al Paese, indietro non si torna, il Sudafrica è la patria della razza umana.
Grazie Klerk e Mandela e come afferma Madiba:
“Sconfiggere la povertà non è un atto di carità, è un atto di giustizia. Come la schiavitù e l’apartheid la povertà non è naturale. E’ causata dall’uomo e può essere superata e sradicata solo dalle azioni degli esseri umani.”
Oggi i bianchi sono solo il 10%, governare insieme è diventato sempre più difficile.
I due grandi sono andati via, delusi per la corruzione che c’è nel Paese e perché in realtà il loro sogno si è frantumato, il partito che governa non è più quello di Nelson Mandela.
Zulu il presidente successivo a Mandela è accusato di corruzione per tangenti, per eliminare povertà, violenza e miseria bisogna avere coraggio di cambiare e di costruire un Sudafrica di solidarietà e di inclusione.

Santina Sconza

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