Il socialismo cubano e l’individualismo metodologico di Che Guevara

Il socialismo cubano

Il socialismo cubano rappresenta l’altro volto del socialismo. Ricorre oggi 09 ottobre, l’anniversario della morte del guerrigliero Che Guevara. Il medico argentino è ricordato per aver applicato i suoi ideali partecipando alla rivoluzione cubana, poi a quella boliviana. Il suo interesse era principalmente rivolto ai Paesi del Terzo Mondo e alle classi sociali più povere.




Dopo il suo viaggio per l’America Latina maturò la convinzione che solo la rivoluzione avrebbe rovesciato le sorti delle popolazioni sfruttate. Com’è noto, la sua partecipazione alla rivoluzione cubana presieduta dal futuro governatore Fidel Castro, gli fece guadagnare delle posizioni di rilievo nel nuovo governo. Lo stato comunista guidato da Castro sarà uno dei più longevi esempi di comunismo appunto per le peculiarità delle vicende cubane. Ne è una prova l’analisi del periodo storico  e del pensiero  di Che Guevara sul socialismo, esplicitato nel suo breve scritto filosofico “Il socialismo e l’uomo a Cuba”.




La storia di Cuba nel Novecento

Nella dicotomia dominante-dominata, l’isola di Cuba si ascrive sicuramente alla seconda categoria. Dopo l’indipendenza dagli spagnoli, guadagnata nel 1898, Cuba subì la dipendenza economica dagli americani. A determinarla furono l’arretratezza dell’isola e l’impreparazione della sua popolazione, per la maggior parte non alfabetizzata. Ciò determinò la presenza di governi autoritari, il più terribile fu il governo Batista, appoggiato dagli americani. Con batista le disuguaglianze sociali tra ricchi e poveri salirono alle stelle.
Siamo nel 1953. L’avvocato Fidel Castro tenta un colpo di stato, ma dopo il suo fallimento si rifugia in Messico dove organizza un secondo tentativo con volontari tra cui Che Guevara. Intanto Radio Rebelde porta la voce del dissenso  fino all’isola. Si forma un piccolo partito chiamato Partito socialista popular, a favore di una rivoluzione. Il socialismo cubano trionfa con la battaglia di Santa Clara del 1958, con cui Castro afferma il proprio potere.

Il socialismo cubano nel nuovo governo di Castro

Tra i primi punti vi fu l’alfabetizzazione del popolo per colmare il divario sociale avviandosi all’utopica uguaglianza sociale. Per far fronte alla stasi economica, Castro opta per la nazionalizzazione delle imprese, a danno delle grandi compagnie americane di zucchero di canna e frutta. Kennedy rispose con l’embargo nel 1961. La Cuba socialista si avvicina quindi alla Russia sovietica. Gli accordi commerciali si sommano al permesso dell’installazione sul territorio di basi missilistiche puntate contro l’America. La  fase di crisi tra le due superpotenze si risolse con lo smantellamento delle basi russe. Ecco perché queste vicende hanno segnato profondamente la mentalità cubana.

Il socialismo cubano e la sua peculiarità




A segnare gli ideali socialisti non è tanto il pensiero di Marx, quanto quello di  Martì. Lo scrittore cubano fu un leader dell’indipendenza durante la dominazione spagnola. Alla base del suo pensiero, l’idea di un governo spirituale che tuteli i diritti umani senza ambizione di arricchimento.

La filosofia di Che Guevara

Anche il pensiero di Che Guevara segue questa linea. Nel suo scritto sopra citato afferma:

“la massa non è la somma di elementi di una medesima categoria”

Distaccandosi così dalla visione dell’uomo massa e del collettivo sovietico. Continua parlando di un “individualismo metodologico” che neghi la concezione della comunità come somma dell’agire di singoli individui, alla base del pensiero americano. Né il capitalismo né il comunismo sono esatti: si tratta di estremi agli antipodi. Il primo si caratterizza per un cieco egoismo che mette quasi al bando il comunitarismo. Il secondo,  preclude qualsiasi diritto individuale. L’essere nel mondo è per il pensatore Che Guevara l’ingrediente fondamentale per la convivenza in un contesto sociale.  Continua affermando la necessità di un pensiero critico che possa trovare espressione nel contesto sociale.In conclusione, l’embargo ha determinato il modus operandi dei cubani. La loro vita è condotta all’insegna della semplicità e del quotidiano. Il socialismo è visto dai cubani come vettore di giustizia sociale. Oggi la principale fonte economica dell’isola è data dal turismo.

Elena Marullo

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