Marcus Malte con “Il ragazzo” firma un romanzo potente e profondo che in Francia è stato un grande successo: vince il famoso Prix Fémina e raggiunge i vertici delle classifiche.
Marcus Malte pseudonimo di Marc Martiniani, nato nel 1967 è uno scrittore francese il cui successo era stato finora legato al genere poliziesco. Ma con “Il ragazzo” cambia decisamente rotta e pubblica il suo primo grande romanzo letterario. Il ragazzo di Marcus Malte è stato pubblicato da Fazi Editore nella collana Le strade, nel maggio 2019. La traduzione del libro dal francese all’italiano è stata a cura di Giacomo Cuva.
Trama del romanzo
Agli arbori del Novecento, un ragazzo senza nome si aggira per le campagne della Francia meridionale. Non hai mai visto essere umano all’infuori dalla madre, che porta sulle sue spalle. La donna, morente, chiede che le sue ceneri siano sparse in mare, e il figlio decide di assecondarne la volontà. Dopo questo tragico evento, il ragazzo senza nome decide di mettersi in cammino, alla scoperta del mondo e degli uomini. Prova in tutti i modi ad avvicinarsi ai suoi simili, ma con molta fatica, perché non conosce nessun linguaggio per comunicare con gli altri; è più “bestia” che uomo. Nel suo lungo e faticoso percorso costellato da molte iniziazioni, girerà la Francia in compagnia di Brabek, l’orco dei Carpazi, lottatore filosofo; scoprirà tutti i segreti del sesso grazie ad Emma, che per lui sarà amante, sorella e madre al tempo stesso. Conoscerà la barbarie e la follia dell’uomo durante la guerra, dove tornerà selvaggio fra le trincee e si farà un nome per la sua brutalità, indirizzata questa volta ai suoi simili. Soltanto alla fine, rimossi gli strati di forte violenza e riguadagnato il suo stato di purezza originale, tornerà a sentire, forte, l’odore della madre e, con esso, il richiamo del mare.
Il Prix Fémina
Con “Il ragazzo“, Marcus Malte presenta un romanzo notevolmente profondo che in Francia è stato un grande successo: pubblicato da una piccola casa editrice indipendente, ha vinto il prestigioso Prix Fémina e ha raggiunto i vertici delle classifiche. L’autore si inserisce nella tradizione e nel mito dell’enfant sauvage (ragazzo selvaggio) con una voce originale, dando vita a un’importante riflessione su cosa significa essere uomo e ricordandoci come eravamo, come siamo stati e come potremmo tornare a essere.
Una storia coinvolgente
Nella quale, il protagonista, pur non parlando, si rivolge e arriva al lettore, in modo profondo e diretto. Il ragazzo senza nome è al contempo un animale, un demone, una creatura che va al di là dell’essere umano e della quale non si comprendono pienamente le caratteristiche.
La narrazione è costituita da quattro capitoli, contrassegnati dalla presenza di date, diverse tra loro. Ogni capitolo rappresenta una storia, e in ognuno di essi il ragazzo senza nome prova sensazioni ed emozioni differenti, in diverse caratterizzazioni ambientali, sentimentali, sociali e culturali.
Scrittura e stile
Il tema principale del libro, che ne ricorda anche il titolo è il ragazzo senza nome e senza un linguaggio, che si configura come personaggio e protagonista del romanzo. Un dualismo che consente a Malte di spaziare con le parole.
“Il ragazzo” è una rappresentazione e al contempo una interpretazione narrativa, denotata da un linguaggio scorrevole, che permette di comprendere i diversi passaggi della narrazione. L’io narrante non si sovrappone mai alle vicende, permettendo il giusto “gioco di ruoli”, tipico in un romanzo così avvincente, che sorprende e non stanca mai. Inoltre c’è da considerare anche l’utilizzo del lessico. L’autore per descrivere le vicende del protagonista e le varie ambientazione, utilizza un linguaggio dettagliato e poetico; differente da quello utilizzato nei suoi romanzi polizieschi.
Alcuni commenti
Libération
Questo romanzo lascia a bocca aperta: Marcus Malte è uno scrittore incredibile, che che oscilla tra poesia, noir ed epica. ha la capacità di sorprendere ed è una delizia per il lettore.
Lire
Senza mai parlare, ma con carisma e autenticità, il ragazzo tocca chiunque incontri. compreso il lettore.
La vie
Il linguaggio è denso, le immagini di un’inventiva e di una forza folgoranti. Una narrazione magistrale.
Andrea Cremonesi