Il prezzo della crisi climatica potrebbe essere di 5.000 miliardi di dollari in 5 anni

Il prezzo della crisi climatica cambiamenti climatici e razzismo

Il prezzo della crisi climatica è stato calcolato, e i risultati sono spaventosi. La minaccia imminente che incombe sul sistema alimentare globale e sull’approvvigionamento di cibo e acqua ha un conto da 5.000 miliardi di dollari da pagare entro soli cinque anni. Questa cifra, rivelata da un’analisi condotta da Lloyd’s in collaborazione con il Centre for Risk Studies dell’Università di Cambridge, svela un futuro economico incerto e pericoloso dovuto agli impatti devastanti degli eventi climatici estremi.


La crisi climatica rappresenta una delle sfide più urgenti e complesse che l’umanità debba affrontare nel XXI secolo. Le sue conseguenze si estendono ben oltre il mero cambiamento delle temperature globali, avendo impatti significativi su diverse sfere della società umana, tra cui il sistema alimentare globale e l’approvvigionamento di acqua. Secondo uno studio condotto dalla compagnia assicurativa britannica Lloyd’s in collaborazione con il Centre for Risk Studies dell’Università di Cambridge, gli shock derivanti da questa crisi potrebbero comportare costi economici e assicurativi straordinari, che potrebbero ammontare a una cifra impressionante di 5.000 miliardi di dollari entro un periodo di soli cinque anni.

L’analisi condotta si basa su modelli previsionali che, utilizzando 40 anni di dati osservazionali sul campo, cercano di proiettare scenari plausibili riguardo agli impatti economici e assicurativi che ci si può attendere nei prossimi cinque anni. Questa analisi prende in considerazione tre differenti livelli di gravità e ipotizza l’incidenza di condizioni meteorologiche estreme e altre minacce di rischi naturali non geofisici associati agli eventi climatici estremi.

Nel miglior scenario possibile, in cui la combinazione di eventi estremi ha un intervallo di ricorrenza complessivo di una volta ogni 50 anni, i danni cumulativi ammontano a 3.000 miliardi di dollari. Tuttavia, in un contesto di gravità estrema, con un intervallo di ricorrenza di una volta ogni 300 anni, il costo si eleva drasticamente a 17.600 miliardi di dollari. La media ponderata dei danni, considerando la probabilità di eventi estremi in relazione al clima attuale, si aggira attorno ai 5.000 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni. Questa cifra rappresenta un serio campanello d’allarme per le comunità globali e i decisori politici, poiché supera di gran lunga i costi sostenuti fino a questo momento.

È interessante notare che, prendendo come riferimento solo l’Europa, l’Agenzia europea per l’ambiente stima che i costi degli eventi estremi tra il 1990 e il 2021 siano stati di “soli” 560 miliardi di euro. Le previsioni di Lloyd’s indicano scenari ben più gravi anche in Europa. Anche nello scenario meno drammatico delineato dallo studio, il costo può arrivare a 1.900 miliardi di dollari entro un quinquennio. La probabilità di realizzazione di questo scenario è stimata dalla compagnia assicurativa a più del 90%, rendendo evidente la reale gravità della situazione.

Questi dati sottolineano chiaramente la necessità di un’azione globale concreta per affrontare la crisi climatica. Non solo è fondamentale ridurre le emissioni di gas serra per prevenire eventi climatici estremi sempre più distruttivi, ma è essenziale anche preparare il sistema globale ad affrontare le inevitabili conseguenze. Gli sforzi congiunti di governi, industrie, istituzioni finanziarie e organizzazioni non governative saranno cruciali per mitigare i danni previsti e proteggere il sistema alimentare e l’approvvigionamento idrico su cui dipende la vita umana.

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