Diversi studi scientifici hanno mostrato l’importanza dell’empatia nei processi di guarigione e di come il bacio della mamma abbia un reale potere taumaturgico
Era come una magia, il dolore che si alleviava sotto le labbra di mia madre, da non crederci, ma era proprio così: un momento magico. Del resto le fate e i folletti più o meno questo facevano, per cui era abbastanza logico che la mamma potesse riuscire anche lei in un atto magico.
Quel potere taumaturgico è rimasto quasi indelebile nella mia memoria e quante volte ho desiderato da grande di poterlo sperimentare di nuovo per alleviare ben altri dolori. Peccato che da adulti non si usa più, ma d’altro canto, una volta cresciuti, si può sperimentare la sensazione di onnipotenza di porgerlo quel bacio, di essere gli artefici del potere taumaturgico di quel gesto e vedere dissolversi in un lampo la disperazione dei bambini. Che meraviglia. ..
Ma come ogni magia, anche in questo caso, un trucco c’è e ce lo svela proprio la scienza.
Il rispecchiamento emotivo
Rebecca Saxe, neuroscienziata del Massachusetts Institute of Technology ha portato avanti una serie di interessanti studi sulle basi neurali del comportamento sociale riuscendo a stabilire che esiste una puntuale corrispondenza nei processi mentali di genitori e figli. Ha voluto provarlo nel migliore dei modi e per farlo ha pensato bene di entrare con il figlio di due mesi all’interno di una macchina per la risonanza magnetica. In questo modo è riuscita ad avere la fotografia esatta dei due cervelli che al momento del fatidico bacio ha immortalato, senza dubbio alcuno, l’attivazione delle medesime aree cerebrali.
Dunque ha mostrato come la condivisione di un gesto di conforto fa attivare le stesse aree nel cervello di chi mette in atto il gesto e di chi lo riceve e che il bacio è il ponte emotivo dei due cervelli.
In altre parole, la fotografia mostra l’empatia, ovvero il rispecchiamento emotivo che è già presente in un bimbo di soli due mesi. E’ incredibile, ma il potere taumaturgico del bacio sembra scaturire esattamente da questo.
Se ne deduce in maniera piuttosto evidente come nei primissimi anni di vita di un bambino, quando cioè il suo cervello acquisisce informazioni su di se attraverso il mondo esterno, sia essenziale una relazione affettuosa con almeno uno dei genitori.
Empatia e Guarigione
Se non è ancora chiaro il trucco che stava dietro al potere taumaturgico del bacio della mamma è l’empatia. Non è solo il gesto apotropaico, ma anche la dimostrazione della comprensione della situazione dolorosa e la condivisione di essa che facilita la diminuzione della sofferenza.
Ci sono diversi studi che hanno cercato di approfondire quest’aspetto, in particolare il nesso che c’è tra empatia e guarigione evidenziando come essa sia un importante strumento di modulazione tra la nostra predisposizione genetica, i fattori psicologici e l’ambiente esterno.
Sia ben chiaro: è innegabile come in casi gravi essa possa far poco, ma sicuramente sarebbe senz’altro utile se tra medico e paziente, in generale, si instaurasse un rapporto empatico e sarebbe d’aiuto anche approfondire i meccanismi del cervello che facilitano la guarigione, o che facilitano anche solo la salute fisica.
Ancora più importante è non smettere di credere nel potere taumaturgico del bacio.