Il 31 Dicembre 2023, giorno in cui veniva ricordato il primo anniversario della morte di Papa Benedetto XIV, Don Ramon Guidetti, parroco a San Ranieri a Guasticce, in provincia di Livorno, durante un’omelia, ha rivolto un atto di accusa nei confronti di Papa Francesco definendolo non come un “Papa“ ma, come un “usurpatore”. Per questo motivo, il vescovo di Livorno, Monsignor Simone Giusti lo ha scomunicato attraverso una “sospensione a divinis”
Don Ramon Guidetti e la sua accusa contro Papa Francesco
Il 31 Dicembre 2023, durante l’ultima messa dell’ormai scorso anno, Don Ramon Guidetti, il parroco di San Ranieri a Guasticce, in provincia di Livorno, ha rivolto una grave accusa contro Papa Francesco, che dal 13 Marzo 2013 ricopre la sua carica di Pontefice. Il parroco di Livorno ha espressamente dichiarato di non considerare Papa Francesco come “Papa” ma, come un “usurpatore” e “massone“ legato ai “poteri mondiali”.
Entrando più nello specifico, egli avrebbe detto ai suoi fedeli:
“lo scorso 17 dicembre, in un santuario vicino a Buenos Aires, in cui è stato arcivescovo l’innominato, un fulmine ha colpito la statua di San Pietro. E cosa è andato a incenerire? L’aureola e le chiavi. L’aureola perché Pietro non è più santo, perché c’è un gesuita massone legato ai poteri mondiali, un usurpatore antipapa. E le chiavi perché quelle se le è tenute il buon Benedetto.”
Secondo lui il “buon Benedetto” sarebbe Papa Ratzinger, chiamato Papa Benedetto XVI, morto il 31 Dicembre del 2022, colui che nel 2013 abdicò lasciando il posto all’attuale Papa Francesco.
Ha definito invece Papa Francesco come “innominato” e colpevole del fulmine che, lo scorso 17 Dicembre, ha colpito la statua di San Pietro, in un santuario di Buenos Aires, città d’origine del Papa. Il suo “peccato” è quello di essere un “gesuita massone legato ai poteri mondiali” e quindi un “usurpatore antipapa”, poco interessato al “bene” della Chiesa e per questo, secondo Don Ramon Guidetti un “non Papa.”
La scomunica di Don Ramon Guidetti
Il giorno seguente dell’accaduto, il vescovo di Livorno, Monsignor Simone Giusti, ha deciso di scomunicare il parroco per le sue parole contro Papa Francesco. La decisione è arrivata con la firma del cancelliere della Diocesi, Don Matteo Giavazzi. Egli spiega che Don Ramon Guidetti ha compiuto un atto di “natura scismatica”perché, con le sue parole egli ha rifiutato la “sottomissione” al Sommo Pontefice e, “la comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti”. Per questo motivo il Monsignore Simone Giusto, l’1 Gennaio 2024, ha emanato un decreto nel quale dichiara che:
“don Ramon Guidetti è incorso ipso facto nella scomunica latae sententiae. Il suddetto sacerdote è sospeso a divinis e rimosso dall’ufficio di parroco della parrocchia di San Ranieri in Guasticce”.
La “sospensione a divinis” è una sanzione disciplinare che può essere sancita ai membri dei tre gradi del sacerdozio:
- diaconi;
- presbiteri;
- vescovi.
Al sacerdote in questione viene, con questa sanzione, vietato di “amministrare sacramenti” quindi non potrà più celebrare una messa e né tantomeno fare una confessione.
Nell’atto, inoltre, egli ha espressamente ammonito i sacerdoti e i fedeli a non partecipare a sue eventuali celebrazioni poiché, correrebbero il rischio di incorrere “ipso facto” nella “gravissima pena della scomunica”, ovvero di rischiare anche loro di cadere nella pena della scomunica in maniera immediata proprio come il parroco.
Ma chi è Don Ramon Guidetti e qual è stata la sua reazione alla scomunica?
Don Ramon Guidetti non ha ricevuto subito la cosiddetta “chiamata del Signore”, infatti egli, prima di diventare sacerdote, ha trascorso un periodo nel convento dei Cappuccini della Santissima Trinità. L’esperienza però, non lo convinse e di conseguenza cominciò a cercare lavoro trovandolo poi in un albero di Firenze ma, lì non durò molto in quanto, poco dopo, nel 2011 arrivò la “vocazione” ed è entrò in seminario. Sin dagli inizi non ha mai avuto pensieri positivo sull’operato di Papa Francesco e, infatti, il 31 Dicembre ha dimostrato a tutti la sua posizione contrastante a quest’ultimo.
Don Ramon, però, non sembra molto scosso della sua scomunica, infatti, intervenendo a Radio Domina Nostra, una trasmissione condotta da Alessandro Minutella, il sacerdote di Palermo che, nel lontano 2018, anche lui venne scomunicato per aver attaccato Papa Francesco, si è detto “sereno e tranquillo” e che, con il decreto della scomunica ci farà un “bel quadretto.”
Don Ramon, quindi, non è né il primo e né l’ultimo che ha attaccato Papa Francesco. Negli anni, il pontefice si è sempre battuto per la comunità e ha sempre provato a far prevalere il bene sul male, sarà questo il motivo per cui è preso di mira da numerosi sacerdoti?
Ambra Vanella