Qual è il paese europeo che sta accogliendo più migranti? Un risultato a sorpresa

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È il paese dell’UE che ha accolto più richiedenti asilo in rapporto alla sua popolazione. Di questo passo entro la fine dell’anno supereranno i 10mila

Migranti, la questione dei flussi migratori è ormai un tema di scottante attualità e all’ordine del giorno, smuove gli animi e scuote le coscienze, accende aspramente il dibattito politico e scomoda anche Papa Francesco che ha auspicato corridoi umanitari perché “nessuno è straniero”.

La polemica è sempre una: quali sono gli Stati europei che accolgono più migranti? L’Italia è il Paese che ne accoglie di più? Quali sono le soluzioni? Domande su cui la politica si scontra ogni giorno.

Ebbene, secondo i primi dati del 2019, gli sbarchi in Italia sono diminuiti del 95 per cento rispetto al 2016, e gli arrivi nei paesi del sud-est Europa sono calati del 90 per cento rispetto ai grandi numeri del 2015.




E il Paese che ha accolto più migranti? Non è l’Italia. E nemmeno la Grecia o la Spagna, paesi di maggiore dimensione più facilmente raggiungibili dalle coste libiche e non solo. Tutt’altro, è la piccola isola di Cipro, il paese che sta accogliendo più migranti, da tempo sta affrontando un flusso migratorio difficile e pochi ne parlano.

A Cipro, il flusso è aumentato, è il paese dell’UE che ha accolto più richiedenti asilo in rapporto alla sua popolazione.

Le caratteristiche dell’isola

Cipro ha una posizione geografica particolare che la fa essere crocevia su cui convergono diverse rotte migratorie. A meno di cento chilometri dalle coste della Turchia, ed è più vicina alla Siria che alla Grecia (il paese europeo con cui ha maggiori legami). Sull’isola vivono poco più di un milione di persone.

Fino al 2017 l’isola fu largamente ignorata dal flusso di migranti dal Medio Oriente (soprattutto Siria) che cercava di raggiungere l’Europa occidentale. Poi si è venuto a sapere che il Libano e la Turchia erano pieni di richiedenti asilo, secondo quanto riportano fonti politiche interne.

Da allora i numeri sono in costante aumento. Nel 2017 sono arrivate 4.582 richieste di asilo; nel 2018, 7.761; e solo nei primi quattro mesi del 2019, 4.500, più di mille al mese. Di questo passo entro la fine dell’anno supereranno le 10mila.

Provengono soprattutto dalla Siria, ma anche India, Bangladesh, Pakistan, Camerun ed Egitto. La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che l’isola è divisa in due dal punto di visto etnico: a sud ci sono i greci-ciprioti, la maggioranza, che esprimono il governo della Repubblica Greca di Cipro, quello che fa parte dell’Unione Europea. Nell’estremità nord dell’isola ci sono invece i turchi-ciprioti, che vivono in una Repubblica autonoma riconosciuta dalla sola Turchia. Una situazione che vige dal 1983, e gli ultimi negoziati di pace sono andati male. Molti richiedenti asilo approfittano di questa divisione.

La situazione migranti a Cipro: un problema europeo?

Il centro per migranti dell’isola dispone di soli 350 posti ed è già pieno. In molti sono costretti a dormire per strada, nei parchi, sui mezzi pubblici. Il governo di Cipro ha dichiarato che presto costruirà altri due centri per migranti che dovrebbero portare i posti totali a un migliaio, ma non saranno sufficienti a contenere l’ondata migratoria che viene stimata. Dovrebbe essere una questione che riguarda tutta l’Europa, ma il Regolamento di Dublino impone che i richiedenti asilo che avanzano la propria richiesta a Cipro debbano restare a Cipro, e l’ultimo Consiglio Europeo sul tema dei migranti ha chiarito che ogni ricollocamento deve avvenire su base volontaria.

Un favore all’estrema destra

La cattiva gestione del flusso dei migranti alimenta i consensi dei partiti di estrema destra, che da mesi sfruttano il tema dell’immigrazione per la loro propaganda politica. Nonostante Alba Dorata, il partito dei neofascisti greci, non abbia ottenuto nemmeno un seggio alle ultime elezioni nazionali. Un altro partito di estrema destra e nazionalista è entrato al Parlamento di Atene, rimpiazzando Alba Dorata: Soluzione Greca, fondato da Kyriakos Velopoulos, un televenditore che si è fatto conoscere promuovendo «lettere autografe di Gesù Cristo», sostenuto da gruppi di fanatici religiosi. E pare quasi più radicalizzato: a proposito di muri, Velopoulos ha promesso di costruirne uno per tenere lontani i migranti e intende appoggiare un referendum a favore della pena di morte per spacciatori e pedofili.

Marta Fresolone

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