Il Paese è in emergenza ma per Giorgia Meloni l’importante è farsi intervistare

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La decisione di sospende ‘Porta a Porta’. dopo la puntata con Nicola Zingaretti. Il giornalista: “Ho fatto il tampone ed è negativo. Ho chiesto di poter condurre la trasmissione in collegamento da casa mia: me lo hanno negato”. Il conduttore dovrà seguire le direttive che il governo ha stabilito per tutti i cittadini italiani nel Dpcm: quarantena per chiunque entri in contatto con un contagiato. Ma a quanto pare Vespa non è stato l’unico a non prenderla bene…


Roba da matti.
Accade che Porta a Porta, stasera, non andrà in onda per precauzione. Perché Vespa aveva incontrato Zingaretti, risultato positivo. Una decisione giusta, dunque.

Accade allora che stasera, in trasmissione, fosse prevista Giorgia Meloni come ospite. Che quando ha saputo che la trasmissione era stata sospesa sapete cos’ha fatto? Ha iniziato con il complottismo, ha iniziato a parlare di censura. “Chissà se analoga decisione sarebbe stata presa se ci fosse stato un esponente del governo e non dell’opposizione”, si chiede.

Capito dunque? Il Paese è in emergenza. Chiudono scuole, università. La gente si sta mettendo le mani nei capelli. Però per Giorgia Meloni l’importante era farsi intervistare. E dato che non si può fare mette le braccia conserte e dice “no”. Accusa censura, complottismo.

Diciamocelo allora senza mezze misure: che pochezza in questo episodio.
Davvero, tanta, tantissima pochezza. E la dimostrazione, chiarissima, di quanto valga il “prima gli italiani” per i sovranisti nostrani.

 

Leonardo Cecchi


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