C’è forse una donna nel destino dell’Alleanza Atlantica? Con ogni probabilità, in seguito alla scadenza del mandato, l’attuale segretario generale della Nato Jens Stoltenberg lascerà l’incarico nell’autunno di quest’anno. Sembrano essere quelli di tre donne i nomi più papabili per la sua successione.
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, intenderebbe lasciare il suo incarico nell’autunno 2023, periodo coincidente con la scadenza del suo mandato. Tale mandato è già stato prorogato tre volte e l’attuale segretario è in carica da quasi nove anni. L’ultima proroga è avvenuta in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, per ovvi motivi.
Con tutte le probabilità, quindi, si dovrà nominare un nuovo leader dell’Alleanza Atlantica. La persona che otterrà l’incarico si troverà in uno dei momenti più critici della storia della Nato: la guerra in Ucraina.
Forse dovremmo declinare il genere di “segretario” al femminile. Infatti, tra i nomi più papabili per la guida dell’Alleanza ci sono tre donne: Ursula von Der Leyen, Chrystia Freeland e Kaja Kallas.
Ursula von der Leyen
L’attuale presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sembra essere in pole position per diventare la nuova segretaria generale della Nato, forte anche del sostegno del presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
Anche l’Unione Europea vorrebbe che il prossimo capo dell’Alleanza Atlantica provenisse da un suo Paese membro, in quanto la stragrande maggioranza degli attuali Stati aderenti alla Nato appartengono anche all’UE e con la possibile entrata di Finlandia e Svezia la percentuale aumenterebbe ancora di più.
Visti i ruoli che ha ricoperto in passato, come quello di ministra della Difesa in Germania, von der Leyen è vista come una possibile importante candidata. Non è chiaro però se sia interessata al ruolo e sembrerebbe essere propensa a volersi sedere una seconda volta nello scranno più alto dell’Unione Europea.
Non commentiamo mai queste speculazioni.
Queste le parole di un portavoce della Commissione europea.
L’unico problema sarebbe il suo attuale mandato, che scadrà nell’estate 2024. Il pressing della Casa Bianca per convincere Stoltenberg ad accettare un’ulteriore proroga di un anno è infatti abbastanza intenso. Se l’attuale segretario generale della Nato accettasse, Von der Leyen avrebbe il tempo di concludere il mandato da presidente della Commissione e venire eletta come segretaria generale dell’Alleanza Atlantica. Per gli americani sarebbe la soluzione ideale, in quanto gli altri potenziali candidati non convincono.
Chrystia Freeland
A Washington, il cui parere conta molto, è emerso un’altra candidata di primo piano: Chrystia Freeland, attuale vice prima ministra e ministra delle Finanze del Canada. Tuttavia, le voci che circolano sulla sua possibile elezione a capo della Nato non sono favorevoli.
La motivazione prima sarebbe semplice: la massima carica militare della Nato è attualmente ricoperta da un generale statunitense, Christopher G. Cavoli, ed è altamente improbabile avere due nordamericani alla guida dell’Alleanza nello stesso momento.
Inoltre, le opinione di Freeland sull’Ucraina potrebbero essere troppo forti. La famiglia materna è di origine ucraina ed è una grande conoscitrice della Russia, dove lavorò negli anni novanta come giornalista. Nel 2014 si è recata a Kiev per celebrare la caduta dell’ex presidente ucraino Viktor Yanukovych, che era sostenuto dal Cremlino. In seguito, la Russia l’ha poi inserita nella lista delle persone bandite dal suo territorio.
Infine, il suo portavoce ha recentemente dichiarato che:
La signora Freeland ha già un lavoro importante ed è concentrata a servire il Canada e i canadesi.
Kaja Kallas
Kaja Kallas è l’attuale primo ministro dell’Estonia, carica che ricopre dal gennaio 2021. È una degna candidata in quanto europea e in particolare in quanto proveniente da un Paese dell’est Europa.
Un segretario generale della Nato originario di queste zone può essere un forte segno dell’interesse dell’Alleanza a contrastare le tendenze espansionistiche di Putin. Ma è vero anche il contrario: è possibile che chiunque venga dai Paesi baltici o dalla Polonia, a prescindere dalle sue qualità, sia considerato troppo ferocemente anti-russo. Per quanto la Nato sia fortemente contraria all’invasione dell’Ucraina, ci vuole qualcuno che sia disposto a cercare di creare una nuova relazione più stabile con Mosca una volta che il conflitto finirà. Kallas è vista come una convinta anti-Putin e si è più volte opposta a qualsiasi negoziato con lui.
Altri papabili candidati per l’incarico di segretario generale della Nato
La Gran Bretagna ha un candidato in Ben Wallace, attuale segretario di Stato per la Difesa del Regno Unito. Alcuni funzionari hanno commentato il fatto che continui a ricoprire tale incarico nonostante i molteplici cambi di Governo per aumentare la possibilità di ottenere la carica di segretario generale dell’Alleanza, che Londra desidera fortemente.
Si è pensato anche sull’attuale primo ministro dei Paesi Bassi Mark Rutte, che avrebbe però dichiarato di voler lasciare del tutto la politica allo scadere del suo mandato e fare qualcosa di completamente diverso. Anche Mario Draghi e Pedro Sanchez sarebbero eccellenti candidati, ma sono solo speculazioni.