Il movimento femminista 4B, nato in Corea del Sud e diffusosi recentemente negli Stati Uniti, rappresenta una forma radicale di protesta contro il patriarcato e la discriminazione di genere. Le sue quattro regole, che includono il rifiuto di matrimonio, relazioni, procreazione e rapporti sessuali con gli uomini, sono abbracciate da donne che scelgono di sottrarsi a una società percepita come oppressiva e patriarcale. In un contesto mondiale di rinnovata attenzione ai diritti femminili, il movimento ha suscitato interesse anche tra molte americane, specialmente dopo la recente vittoria elettorale di Donald Trump. Il loro obiettivo nella lotta di tutti i giorni è quello di boicottare il genere maschile e tutte le sue imposizioni all’interno della società, partendo proprio dallo sciopero del sesso. Con l’avanzata di Donald Trump alla Casa Bianca, anche negli Stati Uniti il movimento femminista 4B si sta sempre più ampliando e rafforzando.
Le origini del movimento femminista 4B
Nato in Corea del Sud attorno al 2018, il movimento femminista 4B ha iniziato a diffondersi come forma di protesta contro la discriminazione di genere e la violenza patriarcale. Le “quattro B” fanno riferimento a quattro divieti: niente sesso (bisekseu), niente appuntamenti (biyeonae), niente matrimonio (bihon) e niente figli (bichulsan).
La decisione di rifiutare relazioni eterosessuali ed eteronormative è stata inizialmente diffusa online, in particolare su Twitter, dove le donne hanno iniziato a condividere esperienze negative, trasformando il movimento in una risposta alla mascolinità tossica. La Corea del Sud, infatti, è considerata uno dei Paesi più conservatori sul fronte dei diritti femminili, con alti livelli di disuguaglianza nel mondo del lavoro e scarsa percezione del problema tra gli uomini.
Il contesto sociale e politico coreano
Il movimento femminista 4B ha trovato terreno fertile in un Paese dove le donne faticano a ottenere pari opportunità e tutele. La disuguaglianza di genere nel lavoro è radicata e, secondo il Glass Ceiling Index di The Economist, la Corea del Sud è uno dei peggiori luoghi al mondo per una donna che desideri una carriera. Questa realtà è spesso minimizzata: un sondaggio del 2019 ha rivelato che il 60% degli uomini sotto i 30 anni non riconosceva la discriminazione di genere come un problema reale.
La vittoria alle elezioni del presidente Yoon Suk-yeol nel 2022, con il suo esplicito rifiuto di politiche per la parità di genere, ha ulteriormente motivato le donne coreane a unirsi al movimento, come forma di resistenza contro un sistema patriarcale che sembra non voler cambiare.
L’espansione negli Stati Uniti e l’effetto Trump
Dopo la recente vittoria elettorale di Donald Trump negli Stati Uniti, il movimento femminista 4B ha attirato un crescente interesse anche tra le donne americane, deluse dall’esito delle elezioni. Su piattaforme come TikTok, molte hanno dichiarato l’intenzione di aderire ai principi del 4B, interpretando questa scelta come una forma di protesta contro la misoginia e i valori patriarcali sostenuti dal nuovo presidente.
Secondo i dati raccolti infatti, la ricerca sui social network del 4B è aumentata del 450%, sopratutto dalle aree di Washington DC, Colorado e Minnesota. A seguito delle elezioni, il termine “4B” è diventato uno dei più cercati su Google, dimostrando il picco di interesse.
Negli Stati Uniti di oggi, all’alba della nuova presidenza, molte donne sono deluse e frustrate dal quanto mai peggiore clima sociale e politico che presto si instaurerà. L’unico modo di resistere alla misoginia sistemica delle politiche di Trump è quella di lottare con i propri corpi per i diritti comuni. L’invito a prendere parte all’interno movimento femminista 4B è chiaro: circolano infatti vari video su Tiktok in cui influencer o persone comuni invitano una vera e propria corsa alle armi, per difendere sogni e diritti per i prossimi quattro anni.
La reazione femminile e il simbolo di resistenza
Per molte donne americane, il movimento femminista 4B rappresenta una risposta radicale e una resistenza all’attuale scenario politico. La sociologa Alice Wong ha spiegato che la vittoria di Trump simboleggia un ritorno ai valori conservatori, spesso a discapito dei diritti femminili. Il movimento coreano, seppur nato in un contesto diverso, offre una prospettiva di autodeterminazione e protesta anche per le donne oltreoceano, che trovano nei social media un mezzo per condividere e diffondere queste idee.
Differenze culturali e possibili evoluzioni
Nonostante il successo del movimento negli Stati Uniti, le diverse culture potrebbero generare varianti del movimento femminista 4B. La versione coreana esclude per esempio le donne transgender, sposate o con figli, una visione più restrittiva rispetto alla società americana, che potrebbe vedere la nascita di una variante del movimento più inclusiva e adattata al contesto locale. La popolarità del 4B, rafforzata dall’esposizione mediatica globale e dai social media, potrebbe così evolversi, con nuove voci e valori rispetto alla versione originale.