“La bellezza salverà il mondo” secondo il parere di uno dei più grandi scrittori, a mio avviso, di sempre. Dostoevskij racchiude, secondo la mia interpretazione, tutta la sua fiducia nell’umanità in quella parola: la bellezza.
Perché al giorno d’oggi è così importante riconoscere la bellezza?
Viviamo in un contesto in cui, spesso, il primo messaggio che trapela, è la sensazione di catastrofe; una catastrofe spesso ben descritta, messa in risalto e ingigantita. La sensazione che si ha, è quella di vivere in un mondo che probabilmente è fatto male e va modificato: sotto tanti punti di vista, imparzialmente, è così.
Ma, oggettivamente, è solo così? Probabilmente no, probabilmente il mondo è anche bello, nel mondo c’è la bellezza e penso serva riconoscerla, tutelarla e descriverla. Esatto, descriverla!
Perché bisogna vivere in un mondo che tende a esaltare solo il carattere egoistico ed idiosincratico delle persone?
Penso che Dostoevskij si riferisca proprio a ciò; bisognerebbe osservare il mondo da un punto di vista oggettivo, si, ma nella sua totalità. Perché, passeggiando in una foresta, dovrei sottolineare solo la mia indignazione per la scarsa tutela ambientale, e non dovrei dire, però, che andando duecento metri più avanti invece c’è una grande quercia sotto cui poter riposare o leggere un libro? Il lato positivo non fa parte della descrizione oggettiva della realtà?
La totalità – il mondo – può essere considerata come un grande cerchio che racchiude tante cose, tra cui la bellezza e la bruttezza; i giornali descrivendo e mettendo in risalto solo la negatività, non solo compiono un atto veritiero, ma anche dannoso non mettendo in risalto la positività.
La filosofia in questo ci aiuta: osservare il mondo sotto tanti punti di vista è una caratteristica che hanno tutti i bambini; purtroppo, se non tutelata, andrà persa con gli anni. La loro capacità di chiedersi costantemente il perché delle cose, è quella caratteristica che gran parte delle persone hanno perso, ma di cui hanno estremamente bisogno per poter riconoscere la bellezza; è ciò che dovremmo insegnare alle nuove generazioni: “la costante ricerca della bellezza”.
Non significa guardare il mondo solo in chiave positiva, altrimenti si porrebbe comunque il problema, anzi, forse sarebbe anche peggiore così. Se vedessimo la bellezza ovunque, significherebbe non riconoscerla, scambiando il brutto per il bello.
Come direbbe anche Peppino Impastato: è importante la bellezza!