Il mezzo di trasporto del futuro: forse il treno

Gli aerei sono il mezzo di trasporto più veloce, ovviamente, per chi sta un ora al check-in e soprattutto lo riesce a superare. L’aereo richiede controlli continui e meccanici di vari livelli di competenza. Poi, i momenti più pericolosi sono la partenza e l’atterraggio. A meno che gli aerei non cominceranno ad imitare i droni, col decollo verticale, la vedo dura che in futuro siano il mezzo principe. Mentre il treno sembra diventare sempre più di nicchia.

L’aumento della popolazione mondiale, e la prossima estinzione del carbon fossile ci porterà a richiedere sempre più dei mezzi pubblici. Il treno, forse, potrebbe essere la giusta via.

Il mezzo di trasporto a lievitazione magnetica

Il MagLev è il treno a lievitazione magnetica. Rispetto ai treni normali, questo scivola incontrando soltanto l’attrito dell’aria. Fa pochissimo rumore, non inquina, e raggiunge i 600 km/h. La parte inferiore del veicolo si avvolge ai binari, e i magneti del treno garantiscono la sospensione. Il treno non può deragliare perché è avvolto al binario!




MagLev L0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Col termine Maglev si intende qualunque treno a lievitazione magnetica, ma ci sono molti modelli. Oggi, le cabine si inclinano in curva per mantenere le stesse velocità sui rettilinei. Poi, per essere ancora più ecologici, molti modelli sperimentali presentano il flap come sulle ali degli aerei in fase di atterraggio per la frenata rigenerativa.




Il mezzo convenzionale risponde

Comunque, non solo sul MagLev si sta facendo ricerca. Anche i treni classici stanno migliorando in fatto di aerodinamica e leghe più leggere. I francesi, seguendo questa scia, hanno raggiunto il record di velocità per i treni convenzionali, che è di circa 575 km/h con l’AGV ALSTOM

AGV: ALSTOM

Curiosità sui mezzi sperimentali

Ci sono altri gruppi di ricerca. Quindi, trai due litiganti (tradizionali contro MagLev) il terzo potrebbe godere.
Stanno studiando una specie di aereo che vola confinato in una specie di diga dove non scorre acqua, ma un fiume d’aria. Il vantaggio è che lo pseudo treno godrebbe di un fenomeno di trascinamento.
Un altro gruppo penssa al treno come ad una slitta confinata di un percorso ad attrito minimo, realizzato con materiale sintetico.

Le città di oggi sono a misura per l’auto. Sarebbe bello che in un futuro le città fossero a misura dell’uomo.

Daniel Pastore




Exit mobile version