Il mare è custode di immagini, sensazioni ed emozioni che prima o poi ritornano sospinte dall’incessante susseguirsi delle onde.
A questo tema abbiamo dedicato l’appuntamento di Luglio del contest “Parabola“.
Tra i componimenti presentati, ad aver conquistato la preferenza dei nostri lettori, è stato quello di Claudia Olivero, che di lei ci racconta:
Abito a Torino, sono mamma e insegnante di scuola superiore. Scrivo per istinto e necessità, in ogni ritaglio di tempo rubato agli impegni della quotidianità: infatti in borsa tengo sempre un quadernino per appuntare ogni ispirazione . Posso dire che scrivo da sempre e non scrivo da mai, perché è solo da circa un anno, dopo un lunghissimo silenzio , che ho ripreso a poetare e ho deciso per la prima volta di condividere la mia intimità – su Instagram e Facebook (eclettikla)- e di lanciarmi in qualche reading poetico. Mi piacerebbe riuscire a dedicarmi con maggiore costanza a questa passione e poterla tramutare in qualcosa di più di un semplice hobby , ma per ora mi considero appena all’inizio di quello che spero sarà un piacevole cammino alla scoperta di questa bellissima arte.
Come definiresti la Poesia, cosa rappresenta, qual è la sua funzione?
La poesia è uno strumento comunicativo artistico dalle numerose sfaccettature. Trovo che spesso riesca a dar voce a qualcosa che diversamente non potrebbe essere espresso, o comunque non con la medesima forza. Per me chi legge poesia deve sentirsi a casa, per ritrovare pezzi di sé persi nella memoria o nella storia. Se dovessi dare una definizione della poesia, direi che è l’azione di rivoltare l’interno per renderlo visibile dall’esterno.
Come definiresti la tua Poesia? Quale ruolo occupa nella tua vita?
Sono in una fase che potrei definire intimista, anche se certamente non ho ancora individuato uno stile definitivo per i miei versi . Cerco di leggere autori diversificati, anche del panorama contemporaneo, e di confrontarmi spesso con altri poeti. Ho scelto l’utilizzo di parole e strutture semplici, per poter comunicare con più persone, e mi accorgo con grande soddisfazione che spesso le mie poesie offrono diversi piani di interpretazione e mi piace che ogni lettore diventi un po’ padrone e un po’ interprete dei miei scritti. Per me scrivere è allo stesso tempo necessità e momento di fuga.
Cosa ha ispirato il pezzo presentatoci?
“Baciami” è nata, come la maggior parte delle mie poesie, sotto l’ispirazione di un’immagine che si è fatta spazio nella mente. È stato un flash chiedermi come avrei potuto descrivere il momento magico del primo sfiorarsi di labbra sconosciute.
Vi lasciamo quindi ai versi di Claudia Olivero.
“Baciami”
Sarà come un tuffo in mare
con gli occhi strizzati,
il naso tappato:
immergersi nell’ignoto
senza sapere
quando sarà il tonfo,
quando i piedi
per primi romperanno l’acqua
e la testa andrà giù,
tra le onde
soffocando il respiro.