Il luna park del turismo sessuale: chi si diverte e chi subisce

La Nuova Thule

Turismo sessuale: il mondo come parco divertimenti. Una giostra dove chi paga arriva alle stelle e dove chi subisce vede l’inferno.

Tre milioni di persone all’anno viaggiano solo ed esclusivamente per sesso. Dietro a questo atto però ci sono vittime, denaro sporco, ipocrisia e brutalità che prende il nome di turismo sessuale.

Cosa è il turismo sessuale?

Il turismo sessuale è un fenomeno semplice e complesso allo stesso tempo.

Se nella maggior parte dei casi si viaggia per turismo, ovvero per visitare luoghi, cibi e culture diverse, in questo caso si viaggia con il solo scopo di ottenere prestazioni sessuali da prostitute o gigolò in diverse parti del mondo. Solitamente parliamo di cittadini provenienti da paesi benestanti che cercano sesso in paesi in via di sviluppo.

Riconosciamo due categorie di turismo sessuale:

Italia, il primato del turismo sessuale

”Campioni del mondo”, urlerebbe qualcuno. Ma non parliamo di calcio, sport, cucina ecc. Parliamo di un fenomeno illegale e riprovevole: il turismo sessuale.

Già, l’Italia tra i tanti trofei, ne ha uno alquanto grottesco. Si piazza tra i primi sei paesi da cui proviene il turista sessuale. Prima troviamo Francia, Germania, Regno Unito,  Cina e Giappone.

Identikit del turista sessuale italiano

Le statistiche hanno messo giù un identikit del turista sessuale modello: si contano circa 80mila italiani l’anno tra i 20 e i 40 anni, per la maggior parte di sesso maschile. Sposati o single, poco importa. Questo non vuol dire che riguardi solo loro, anzi, anche le donne viaggiano nei paesi del terzo mondo in cerca di sesso con adulti e minori.

Che siano maschi o femmine, si dividono in tre categorie:

La meta perfetta

È veramente facile digitare su Google ”mete turismo sessuale” e trovare miriadi di siti disposti a offrire al cliente il posto perfetto per compiere questo squallido tour. Esistono addirittura agenzie di viaggio apposite che propongono ai compratori cataloghi in cui è possibile scegliere prestazioni o minori, concordando il prezzo.




Thailandia la più nominata, trafficata e abusata in tema di turismo sessuale. Ma non esiste solo lei. Sono molti i paesi nel mondo dove avviene tutto questo. Troviamo il Brasile, la Cambogia, Repubblica Dominicana, Colombia, alcuni paesi dell’Africa e dell’Est Europa che si sono aggiunti di recente.

Quando nasce il fenomeno?

Si dice che questo fenomeno nasce negli anni cinquanta, durante la guerra in Vietnam. Quest’ultima favorì la pratica della dolce compagnia di giovani ragazze per i soldati americani, che però ha dato vita a dei veri e propri centri di prostituzione anche minorile.

Nei panni della vittima

Abbiamo parlato dei consumatori ma non delle vittime.

Il turismo sessuale può essere considerato il terzo traffico illegale nel mondo. 
Le vittime hanno storie di violenza, corruzione, costrizione, abusi. Stiamo parlando quindi di crimini e non di piacere, nella maggior parte dei casi.

Turismo sessuale minorile

Come avrete già capito il turismo sessuale minorile è quello più diffuso.

Nel corso del Congresso mondiale di Stoccolma contro lo sfruttamento sessuale dei
bambini, sono stati elencati i motivi che spingono il turista a volere avere rapporti sessuali con i minori:

La legge italiana

L’art. 600-quinquies c.p. punisce con la pena della reclusione da sei a dodici anni e con la multa da euro 15.493,00 a 154.937,00 la condotta di «chiunque organizza o propaganda viaggi finalizzati alla fruizione di attività di prostituzione a danno di minori o comunque comprendenti tale attività».

E ancora:

Legge 269/1998, “Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù”, aggiornata poi dalla 38/2006, “Disposizioni in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia anche a mezzo Internet”.

Turismo sessuale Brasile e Cambogia

Il luna park del turismo sessuale: chi si diverte e chi subisce
La Nuova Thule

Nelle missioni umanitarie che ho svolto in Brasile e Cambogia pur non lavorando su questo fenomeno, sono riuscita lo stesso a sfiorare e a capire questo scempio.

Ricordo bene nel mio vivere in una favelas nel nord est del Brasile, le centinaia di bambine e adolescenti che arrivavano stanche a scuola la mattina. ”Ho fatto tardi stanotte” dicevano. No, non sono uscite con le amiche. No, non hanno passato la notte insonne su TikTok guardando video ”perditempo”. Hanno lavorato. Ieri sono rientrate a casa da scuola, tra le urla del padre o del loro scagnozzo, si sono cambiate di abito, umore, età. Hanno gettato via il loro amor proprio e sono andate incontro alla notte. Strade, locali trafficati di turisti occidentali. Il disprezzo per loro stesse, la pace di essere tornate a casa con qualche spicciolo. Si sono spogliate, hanno pianto. Si sono rivestite da adolescenti e sono andate a letto poche ore prima della sveglia.

Ricordo bene in piena missione umanitaria in Cambogia, i week end passati nelle città più turistiche come Phnom Penh, Siem Reap ecc. Girare tra le strade, un infinità di turisti. Soffermarsi con la coda dell’occhio nei locali speciali: Musica assordante, occidentali, per la maggior parte uomini di una certa età, che abbracciano giovani donne cambogiane. Chi sussurra loro qualcosa nell’orecchio, chi le bacia fortemente. Le ragazze ridono, quasi come fossero programmate. Alcune sono impassibili. Dei robot del sesso. Molte di loro sono minorenni.


Davanti al turismo mondiale si compie uno degli scempi e dei reati più pericolosi e diffusi nel mondo. Dove sono i diritti umani? Dov’è il pudore? Dove il rispetto? Che fine ha fatto la legge?

Dov’è il tasto Off?

 

Silvia De Lucia

 

 

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