Il kulning è un canto che trae le sue origini nel Medioevo scandinavo: le donne cantavano per richiamare il bestiame prima del calar del sole
Il kulning trae le sue origini nel Medioevo scandinavo. All’epoca le donne erano destinate al lavoro di cura del bestiame e della lavorazione di prodotti di origine animale, come latte e lana. In estate, la terra fertile e arabile vicino ai domicili veniva utilizzata per coltivare e il bestiame perciò era libero di pascolare altrove, principalmente in montagna. Perciò il compito di richiamare indietro gli animali al pascolo era unicamente delle donne. Suoni acuti e cristallini caratterizzano questo canto, suoni affascinanti e inquietanti al tempo stesso, capaci di echeggiare a grandi distanze. Un suono magico, suggestivo e a tratti fiabesco, che creava un rapporto profondo con gli animali del luogo, i quali riconoscevano la voce delle padrone e tornavano verso casa.
I contenuti delle canzoni: esse si tramandavano di generazione in generazione e raccontano la paura delle donne
Sebbene l’uso di base del kulning sia un modo pratico per richiamare gli animali al pascolo, il modo in cui le canzoni sono state composte era molto più complesso. Le canzoni erano un modo per esprimere la realtà della vita quotidiana, le speranze e le paure delle donne che le intonavano. Ci sono canzoni positive sull’amore, sulla bellezza della natura e sulle libertà dello stile di vita. Ma ci sono anche canzoni che mettono in luce le paure delle comunità agricole medievali.
Un esempio utile sono le canzoni sulla perdita di animali, una realtà che purtroppo era molto comune in quel tempo. Per una famiglia che faceva affidamento sui propri animali per sopravvivere durante il periodo invernale, la perdita di una mucca che forniva latte, carne e cuoio sarebbe stata devastante e distruttiva, e trovare un animale smarrito avrebbe potuto fare la differenza tra un inverno alquanto gestibile e una fame insistente.
Canzoni sulla ricerca degli animali sperduti e canzoni per avvertire dei pericoli in circolazione
Di grande rilevanza è il fatto che esistono delle canzoni sulla ricerca continua di animali nei boschi. Esse infatti si concentrano sulle paure delle donne che avrebbero dovuto cercare nei boschi fino a quando non fosse stato trovato un animale smarrito, anche se la ricerca fosse dovuta continuare durante la notte. Questi temi andavano oltre la semplice narrazione: il kulning aveva anche la funzione di avvertire altre donne riguardo dei pericoli, come lupi e orsi. Ad esempio le donne potevano avvisarsi a vicenda attraverso suoni particolari per avvertire riguardo la comparsa di un predatore.
Oggigiorno questo canto è documentato e può essere ascoltato anche da casa. Sono disponibili blog e canali YouTube di donne nordiche che pubblicano dei video in cui cantano e spiegano le varie tecniche che mettono in pratica.
Asia Baldini