“ Il favoloso mondo di Amelie”, una sorpresa per i fan. Nel 2021 il film compirà vent’anni. Così, suo padre, il regista Jean-Pierre Jeunet , sta pensando di preparare qualcosa di speciale. No, non si tratta di un sequel. Jeunet dice che ora “Parigi è brutta”. Sarà un falso documentario. Un film che racconterà la verità sulle origini di Amelie, il capolavoro europeo. È così che ha spiegato Jeunet, in visita a Los Angeles per una chiacchiera su alcuni dei suoi film all’American Cinematheque e alla USC’s School of Cinematic Arts.
Amelie e una generazione sognante
Una ragazza semplice, Amelie Poulain (Audrey Tatou) che ha saputo conquistare milioni di ragazze romantiche e sognatrici, capaci di godere delle cose semplici che la vita regala. Il caschetto corto con la frangia di Amelie è diventato di moda subito dopo il film, tanta la sua influenza.
La vita monotona e solitaria della giovane sognante Amelie, viene sconvolta dalla scoperta di un tesoro dimenticato. Amelie può adesso mettere in discussione la sua vita e modificare la storia delle persone che le sono accanto.
Amelie è una ragazza che si è rifugiata, da sempre, in un mondo irreale a causa di una famiglia particolare. È divertente, molto romantica, a tratti surreale ma vera. Riscopre e fa riscoprire la voglia di amare e far del bene. In un mondo dove regnano amarezza e crudeltà, Amelie è ancora capace di sognare.
Il mockumentary
Sarà una sciocchezza, ma qualcosa di molto divertente, economico da realizzare spero.
Jeunet parla così del nuovo lavoro. E sulla possibilità di creare una serie tv dice:
Non sarebbe una buona idea , non ci sarebbe lo stesso cast di attori, il budget a disposizione sarebbe più basso e quindi il risultato sarebbe peggiore. In più girare a Parigi in questo momento è impossibile perché per le strade è pieno di cantieri, Parigi è brutta ora. Quindi no, non farò né un sequel né una serie ma un falso documentario con ogni documento declassificato.
Jeunet, si è anche detto pentito di aver venduto i diritti per la realizzazione del musical ispirato a Il favoloso mondo di Amelie. Lo ha definito “un disastro”. Ad ogni modo, insieme al suo co-sceneggiatore ,Guillaume Laurant , sta mettendo insieme tante nuove idee per il documentario.
Mariafrancesca Perna