Le guerre, anche quelle che in base al nostro credo politico appaiono giuste e a volte persino romantiche, sono tutte orrende e le più orrende di tutte, quelle che più delle altre meritano l’etichetta di “crimini contro l’umanità”, sono quelle scatenate contro le popolazioni indifese.
Non sto parlando di Putin e dell’Ucraina, a quello scempio di vite umane ci penseranno i tribunali internazionali.
Il crimine contro l’umanità che vede il nostro paese come attore protagonista è quello che si sta consumando ogni giorno nel tratto di mare che separa l’Europa dagli inferni africani e mediorientali.
E’ semplicemente assurdo che il governo da una parte voglia attribuire all’Europa la responsabilità del controllo delle ondate migratorie e dall’altra interpreti con passione il ruolo dell’aguzzino con azioni, omissioni e dichiarazioni a getto continuo, roba dissennata che se messa in fila farà apparire l’Italia come uno stato canaglia nei futuri libri di storia.
Creare leggi apposite per spedire le navi di soccorso lontano da dove si annega per poi bloccarle nei porti quanto più a lungo possibile è un crimine idealmente non diverso dalle leggi razziali che toglievano agli italiani di religione ebraica il diritto alla vita e reprimevano con la forza chiunque tentasse di opporsi. Allora il nostro alleato fu il Terzo Reich che inghiottì 50.000 italiani nei suoi campi di sterminio, questa volta è il mare.
L’analogia può sembrare esagerata ed è forse per questo che il gerarca di turno provvede quotidianamente a rinforzarla con dichiarazioni che tolgono ogni dubbio. Oggi come allora vengono incolpate le vittime per le loro decisioni improvvide e chi mostra pietà viene accusato di favorire i loro comportamenti, oggi come allora viene ricompensato chi concorre al genocidio, oggi come allora si inventano scuse risibili per salvare la faccia degli aguzzini. Ma davvero la Guardia Costiera sta accusando la nave di Banksy e gli aerei di Frontex di intralciare le operazioni di soccorso con un eccesso di segnalazioni dopo che proprio per aver ignorato quelle segnalazioni si è verificata la strage di Cutro? Esiste un limite all’indecenza, e se persino un corpo benemerito come la Guardia Costiera lo supera con tanta disinvoltura vuol dire che il marcio sta alla radice del sistema.
C’è però una differenza sostanziale tra gli italiani del 1938 e quelli di oggi. A differenza loro noi contemporanei di questo genocidio non potremo difenderci dicendo che “Non lo sapevamo”.