Enel North America vs Osage Nation. La battaglia legale per il parco eolico dell’Oklahoma. Dopo una lunga disputa legale, un giudice federale di Tulsa ha ordinato lo smantellamento del parco eolico da 150 MW, favorendo l’Osage Nation. La sentenza definisce le turbine come una “continua violazione di domicilio”, causando un “danno irreparabile”. Un processo futuro determinerà i danni monetari.
La transizione globale verso un’economia verde, sebbene fondamentale per affrontare la crisi climatica, si scontra spesso con ostacoli etici e legali. Un recente verdetto giudiziario negli Stati Uniti, che impone all’Enel North America di smantellare un parco eolico sulla terra della tribù Osage, evidenzia le sfide e le conseguenze della transizione verde, sottolineando la necessità di rispettare la sovranità tribale. Questa vicenda si unisce a un crescente numero di cause legali guidate da gruppi indigeni contro progetti energetici, portando alla luce il rischio che la transizione verde possa ripercuotersi sulle comunità indigene allo stesso modo dell’industria dei combustibili fossili.
La tribù Osage, protagonista del candidato all’Oscar “Killers of the Flower Moon“, ha ottenuto una vittoria significativa nei confronti di Enel Green Power North America, colosso italiano dell’energia. Il giudice federale ha ordinato a Enel North America di pagare quasi 260 milioni di dollari per rimuovere 84 turbine eoliche dal territorio della tribù, sottolineando la mancanza di un permesso per l’estrazione dei minerali.
Questa sentenza, tra le prime del genere negli Stati Uniti, pone l’accento sulla necessità di una consultazione adeguata con le comunità locali durante lo sviluppo di progetti energetici. Il verdetto emesso si basa, infatti, sulla mancata acquisizione di un contratto di locazione mineraria da parte di Enel North America, violando così l’Osage Allotment Act del 1906.
La causa degli Osage evidenzia un problema più ampio: il mancato rispetto dei diritti delle popolazioni indigene nella corsa verso un’economia de-carbonizzata. La violazione dei diritti delle comunità locali durante la transizione verde è miope e comporta conseguenze reali, sia per i profitti delle aziende che per la popolazione circostante. Questo scenario solleva domande etiche e legali fondamentali che devono essere affrontate nel perseguire una transizione sostenibile.
Le implicazioni economiche e la reazione delle parti coinvolte
La decisione del tribunale potrebbe avere pesanti conseguenze economiche per Enel, con stime che indicano costi di demolizione fino a 300 milioni di dollari. Sia Enel North America che la tribù Osage non hanno ancora risposto alle richieste di commento, ma il consiglio minerario della tribù si aspetta che l’azienda segua l’ordine del giudice.
Il rapporto tra Enel e la tribù Osage è stato controverso fin dall’inizio del progetto, con opposizioni da parte della tribù riguardo alla vicinanza delle turbine a luoghi di sepoltura sacri e il potenziale danneggiamento per le aquile. Questa disputa ha origini oltre dieci anni fa, quando Enel North America ha ottenuto i diritti di costruzione. Sin dal 2014, il progetto è stato coinvolto in controversie legali con la tribù e le autorità federali sui diritti minerari.
Nel corso degli anni, il progetto eolico Enel North America è stato oggetto di tensioni crescenti con la tribù Osage. Nel 2014, il Federal Bureau of Indian Affairs ha accusato Enel North America di estrarre illegalmente rocce appartenenti alla tribù. Nonostante l’ordine di interrompere l’estrazione, l’azienda ha accelerato i lavori, contribuendo a intensificare le ostilità.
L’avvocato Gregory Meier, esperto di questioni riguardanti le tribù dei nativi americani, ha sottolineato che l’Osage Allotment Act del 1906 conferisce alla tribù diritti del sottosuolo sulle aree minerarie. La sua perplessità riguardo al fallimento di Enel North America nel garantire questi diritti è condivisa da molti, considerando la complessità delle autorità di autogoverno delle tribù native in Oklahoma.
Con la sentenza favorevole della corte, la tribù Osage non sembra mostrare alcun segno di cedimento nelle sue richieste. Oltre alla rimozione completa del parco eolico, la tribù intende cercare il risarcimento dei danni in un processo successivo. Questo potrebbe coinvolgere richieste di risarcimento per i danni alla terra, le parcelle degli avvocati e tutti i profitti e incentivi fiscali ottenuti da Enel North America.
La consultazione adeguata come imperativo etico
Everett Waller, presidente dell’Osage Minerals Council, ha dichiarato che la tribù non è contraria allo sviluppo dell’energia pulita, ma insiste sull’importanza di un’adeguata consultazione. La consultazione informata delle popolazioni indigene è un diritto sancito dalla Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni, ma un rapporto annuale ha rivelato che molte aziende energetiche non menzionano né assumono impegni in merito.
Le opportunità della legge sul clima di Biden. La legislazione climatica dell’amministrazione Biden, l’Inflation Reduction Act (IRA), offre incentivi per accelerare la diffusione dell’energia pulita, con un focus sull’inclusione e sulla partecipazione delle comunità indigene. Questa legge presenta nuove opportunità per le popolazioni indigene di partecipare all’economia dell’energia pulita. Ma al contempo solleva interrogativi su come conciliare gli obiettivi climatici con la preservazione delle istituzioni tribali.
Prospettive e controversie. La questione etica e legale si estende oltre gli Stati Uniti. In Arizona, la controversia sulla miniera di rame di Rio Tinto e BHP è in corso da oltre un decennio, con membri della tribù Apache San Carlos che sostengono che il progetto distruggerebbe un sito sacro. La complessità di tali situazioni richiede una ponderata riflessione sulle implicazioni etiche della transizione verde.
La demolizione del parco eolico, insieme alle richieste di risarcimento avanzate dalla tribù, potrebbe avere significative ripercussioni economiche per Enel. Inoltre, la sentenza della corte potrebbe aprire la strada a futuri processi legali per danni alla terra, alle parcelle degli avvocati e agli incentivi fiscali. La società ha finora mantenuto il silenzio su quale sarà il suo prossimo passo, lasciando aperte molte domande sul futuro del progetto eolico.
La battaglia legale tra Enel e la tribù Osage rappresenta un capitolo significativo nei conflitti tra società energetiche e comunità indigene negli Stati Uniti. Il caso degli Osage e altre controversie simili sottolineano l’importanza di considerare attentamente le conseguenze etiche della transizione verde. La sentenza della corte solleva interrogativi sulla responsabilità delle società nei confronti delle comunità locali e sull’importanza di rispettare i diritti tribali e di sottosuolo.
Rispettare la sovranità tribale, garantire la consultazione adeguata e affrontare le sfide etiche sono imperativi nella creazione di un futuro sostenibile ed equo. La transizione verde non può avvenire a spese delle comunità locali e delle popolazioni indigene; al contrario, deve essere guidata da un impegno etico e da una vera inclusione per assicurare un futuro sostenibile per tutti. Resta da vedere come Enel risponderà a questa decisione e quale impatto avrà sul futuro dello sviluppo delle energie rinnovabili in collaborazione con le comunità indigene.