Il Capodanno Cinese a Milano: una storia di condivisione

il capodanno cinese

Evento che raccoglie ogni anno decine di migliaia di visitatori, il Capodanno Cinese, o Capodanno Lunare, rappresenta una di quelle occasioni imperdibili se si vuole fare un tuffo nelle tradizioni di altre culture e riscoprirsi, infine, parte di esse.

Il Capodanno Cinese è una delle festività tradizionali cinesi fra le più sentite e apprezzate in tutto il mondo e affonda le sue radici in storie lontane, leggende dove l’uomo si confronta col mito e si ingegna.
Il Nian, mitologica creatura del folklore cinese sarebbe uscito dalla sua tana una volta ogni dodici mesi, affamato di esseri umani; come salvare le possibili vittime, allora? Storie raccontano del potere del colore rosso e dei canti, dei fragori dei fuori d’artificio capaci di esorcizzare la minaccia.

Così, secondo il folklore cinese, gli uomini hanno la meglio sul mostro: cantando, ballando, unendosi e augurandosi la felicità gli uni per gli altri.
Il Capodanno cinese ci insegna che il rinnovamento è un processo necessario e parte dal riordino dei propri spazi, dalla preparazione certosina degli elementi che dovranno splendere, fino al riunirci con chi ci è caro e andare fuori ad augurare la gioia.

I festeggiamenti del Capodanno Cinese, ricchi di addobbi e decorazioni, si sono via via diffusi per il mondo, toccando le altre culture e trovando posto fra esse, coinvolgendo e affascinando persone di ogni provenienza.
In questa cornice festosa si inserisce anche l’Italia, con Milano e altre città come Roma e Prato.



In particolare, a Milano, l’evento raccoglie decine di migliaia di visitatori ogni anno e l’affluenza è così cospicua che la parata ufficiale, che quest’anno è stata prevista per la domenica dell’11 febbraio, è stata spostata dalla storica via Paolo Sarpi a uno spazio più capiente, Piazza Sempione.

Il Capodanno Cinese vede la via Paolo Sarpi, strada principale del quartiere noto come Chinatown a Milano, come il fulcro dei suoi festeggiamenti. La via, già disseminata di molteplici attività dedicate alla cultura cinese, fra cui shop e ristoranti, viene impreziosita da una moltitudine di decori in linea con il tema della festa, già diversi giorni prima della celebrazione ufficiale.
Poi vi è la parata, con la famosa Danza del Dragone, un grande drago rosso di cartapesta che viene fatto danzare fra le migliaia di partecipanti.

Ed era proprio in Paolo Sarpi che il Capodanno Cinese vedeva anni fa l’inizio della parata e la sua lunga e festosa sfilata per tutta la via. Purtroppo però gli spazi del viale, sebbene spaziosi nei giorni comuni, diventano decisamente proibitivi nel caso di questo evento che nel tempo ha raccolto sempre più visitatori.
Per questa ragione, la location deputata a ospitare i festeggiamenti per l’Anno del Drago sarà l’Arco della Pace, in Piazza Sempione.

Negli anni precedenti, prima della parata, dei canti e della sfilata, la comunità cinese attraverso i suoi rappresentanti si rivolgeva alla città di Milano e ai suoi visitatori, dedicando i migliori auguri per l’anno nuovo e, soprattutto, rinnovando i sentimenti di stima e fratellanza che legano la vastissima comunità cinese alla città di Milano. Un momento toccante e capace di suscitare un grande senso di unità e appartenenza per tutti i partecipanti, d’ovunque essi vengano.

Anche quest’anno le aspettative sono state altissime e l’entusiasmo per l’evento è stato registrato dai moltissimi post e articoli circolati nel web già all’inizio del mese di gennaio.

Oltre le bellissime donne adornate in abiti tradizionali, gli acrobati, il maestoso dragone rosso, il Capodanno Cinese a Milano si presenta ogni volta come una preziosissima occasione per fare un tuffo nella cultura e nel folklore e trovare i punti in comune, arricchirsi delle differenze e, soprattutto, apprezzare genuinamente l’altro da sé, che dona colore e speranza, che diverte e insegna.
Quando tradizione fa rima con condivisione, ecco che ci si ritrova tutti un po’ più vicini e così, il nuovo, può davvero arrivare.

Stefania Barbera

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