L’ondata di calore che sta investendo l’Europa e il resto del mondo sta arrecando danni sotto moltissimi aspetti, aumentano gli incendi che non fanno che peggiorare il surriscaldamento del pianeta, la siccità provoca danni ai raccolti mettendo in crisi centinaia se non migliaia di agricoltori e aziende agricole (con effetti di ricaduta su tutta la popolazione per l’approvvigionamento di frutta e verdura), il forte calore provoca danni – secondo le ultime ricerche – anche alla salute mentale degli esseri umani.
Temperature africane
In questi giorni molti Paesi europei, ma anche Nord Africa, Asia e Medio oriente stanno affrontando un’ondata di calore particolarmente intensa e duratura che, secondo le autorità sanitarie locali, ha già provocato 1.700 morti in Spagna e Portogallo. Anche la Bretagna è andata al di sopra i 40 gradi, mentre oltre 15mila persone sono state evacuate dal sud della Francia. Le ondate di calore e gli incendi stanno divorando la macchia mediterranea: il grande caldo favorisce gli incendi, che a loro volta aumentano le emissioni, surriscaldando ulteriormente il pianeta. Sono gli effetti estremi dei cambiamenti climatici e del surriscaldamento del pianeta. E il responsabile è solo l’essere umano che ha aumentato i livelli di CO2 di oltre il 50% dall’inizio dell’era industriale.
Accelera il surriscaldamento del pianeta
Secondo una recente analisi del World Economic Forum, la frequenza con cui le condizioni meteo stanno cambiando sta accelerando più velocemente di quanto avessero previsto i modelli climatici.
In particolare, la lunghezza della stagione calda è andata espandendosi in molte regioni del mondo sin dagli anni Ottanta: mediamente, questa stagione si è allungata del 27% a livello globale, ma gli incrementi sono stati particolarmente significativi in Amazzonia, nel Mediterraneo e nelle foreste occidentali dell’America settentrionale. Questo significa che il numero di giorni all’anno di condizioni metereologiche di caldo estremo (con temperature più alte, precipitazioni più sporadiche e venti che alimentano incendi) è aumentato del 54%. Per questo gli incendi sono più frequenti che in passato. Un maggior numero di incendi brucia la vegetazione, diminuendo la capacità del nostro pianeta di assorbire CO2 e aumentandone il rilascio nell’atmosfera.
La responsabilità di ognuno può fare molto
Condizioni estreme che stanno accelerando gli effetti devastanti del surriscaldamento climatico; speriamo che di fronte ai fiumi prosciugati, gli incendi e le morti, anche l’uomo si dia una accelerata nella direzione di una maggiore responsabilità; se è vero che i governi devono mostrare maggiore incisività nel gestire la questione ambientale, è anche vero che ognuno di noi può già cominciare, da oggi, ad adottare quei piccoli comportamenti più responsabili e sostenibili per l’ambiente. Ognuno di noi, moltiplicato sul numero totale della popolazione, avrebbe già un impatto positivo altissimo, contribuendo di molto a migliorare la condizione attuale.
Marta Fresolone