Ora è ufficiale: la Lega Serie A ha assegnato i diritti tv del campionato di calcio 2021/24 a Dazn. Nell’ultima assemblea è arrivato il via libera da parte dei club: 16 voti a favore e 4 contrari da parte delle società (Genoa, Sampdoria, Sassuolo e Crotone).
Il servizio a pagamento di video streaming online si è quindi aggiudicata i pacchetti 1 e 3 per una pari a circa 840 milioni di euro a stagione. Dunque Dazn trasmetterà 7 gare a giornata in esclusiva (pacchetto 1) e 3 gare in co-esclusiva (pacchetto 3).
Resta in ballo solo il pacchetto 2, contenente le 3 gare in co-esclusiva con Dazn: la Lega potrà discuterne con Sky (che ha offerto 70 milioni a stagione) fino a lunedì 29 marzo. Mediaset intanto rimane alla finestra.
Calcio: Ssi chiude l’era di Sky come partner della Serie A
Una svolta epocale per il mondo del calcio. Dal prossimo agosto, con l’inizio della stagione 2021/22, la Serie A sarà trasmessa integralmente in streaming su Dazn con tutte e 10 le partite ogni giornata.
Si chiude l’era di Sky come principale partner della Serie A. Infatti, fin dalla sua nascita nel 2003, la pay-tv nata dalla fusione di Tele+ e Stream ha trasmesso la maggior parte del campionato a pagamento. Nonostante ciò, l’emittente satellitare promette battaglia, valutando il ricorso a causa del ruolo di Tim nell’offerta, ma al momento si prospetta una svolta che non è eccessivo definire storica nel panorama italiano.
Ma perché il passaggio dell’esclusiva a DAZN è così rivoluzionario?
Le ragioni da prendere in considerazione sono tante e toccano diversi aspetti. In primis, ciò di cui bisogna tener conto sono le prospettive di innovazione e crescita tecnologica del Paese, in un momento a dir poco delicato.
Basti solo pensare al fatto che Sky si trova ad abdicare dopo quasi 30 anni di dominio, riferendosi anche a Tele+ prima dell’avvento della stessa Sky nel 2003.
Una storia fatta di momenti da ricordare, di personaggi entrati nell’immaginario collettivo. In poche parole l’emittente satellitare ha rappresentato per decenni un punto di riferimento fisso per milioni di italiani durante il weekend calcistico. Quindi c’è da considerare che questo cambiamento ha un impatto anche dal punto di vista culturale, visto e considerato che con questo passaggio da Sky a Dazn, cambieranno le abitudini del tifoso e dell’appassionato.
Poi ovviamente il cambiamento è da considerarsi anche dal punto di vista televisivo, in quanto il panorama si fa sempre più frammentato e interattivo e lo streaming si avvia ad occupare un ruolo primario e non più “alternativo”.
Inoltre, il passaggio è rivoluzionario e segna una svolta epocale nel nostro paese perché l’Italia ha sempre avuto un legame molto forte e radicato coi media tradizionali. Basti pensare al peso dei quotidiani e delle radio e al ruolo che invece aveva occupato lo streaming e la fruizione on demand del “prodotto calcio”, fino a questo momento.
Inizialmente però c’è da dire che i problemi con Dazn erano soprattutto di natura tecnologia, in quanto c’erano molte difficoltà con lo streaming delle partite. Ora però la piattaforma online dovrà fare un salto di qualità ulteriore. Tutto ciò sarà possibile anche grazie alla diffusione della banda larga e la sinergia strategica con Tim.
MARIO RUGGIERO