Il Brasile abbandona 5 milioni di bambini, il fallimento del sistema scolastico durante la pandemia

Brasile abbandona 5 milioni di bambini, il fallimento del sistema scolastico

Brasile abbandona 5 milioni di bambini

Il Governo ha fallito nel gestire il sistema scolastico durante la pandemia. Il Brasile abbandona 5 milioni di bambini ad una realtà con poca o nessuna istruzione.

È trascorso più di un anno da quando le scuole brasiliane sono state chiuse. Se quest’articolo fosse dell’anno scorso probabilmente sarebbe incentrato sulle ragioni per cui tale chiusura è stata necessaria. Si ricorda infatti che il presidente Bolsonaro, all’epoca, manifestò l’intenzione di non chiudere le scuole; intento fortunatamente ignorato dalle amministrazioni locali, che probabilmente hanno salvato delle vite. Il problema posto da Human Rights Watch nella giornata di ieri è, però, la qualità di queste vite. Nei paesi più poveri del nostro, infatti, l’educazione da remoto risulta molto difficoltosa e le conseguenze di una scolarizzazione non adeguata sono molto più gravi. Oggi il Brasile abbandona 5 milioni di bambini e la comunità internazionale dovrebbe porvi attenzione.




Il Brasile abbandona 5 milioni di bambini

Secondo l’UNICEF, a novembre 2020, 5 milioni di bambini tra i 6 ed i 17 anni non avevano accesso all’istruzione, la peggiore situazione degli ultimi 20 anni. Più di 4 milioni di questi minori erano comunque iscritti a scuola ma non hanno avuto modo di accedere a forme di didattica a distanza.

Infatti, già prima della pandemia, 4.1 milioni di studenti brasiliani non avevano accesso ad internet. La chiusura delle scuole ha di fatto accentuato le disuguaglianze, colpendo principalmente le famiglie a basso reddito di persone di colore o native del posto. Anna Livia Arida, associated director del Brasile per Human Rights Watch ha affermato:

La chiusura delle scuole ha colpito gravemente i bambini economicamente più vulnerabili, e specialmente quelli a grande rischio di abbandonare gli studi.

 

Secondo l’Istituto brasiliano di geografia e statistica (IBGE), il 16,6% dei bambini in famiglie con un reddito pro capite fino alla metà del salario minimo non ha accesso all’istruzione. Tra le famiglie con un reddito pari o superiore a 4 volte il salario minimo, la percentuale è solo del 3,9 per cento. Inoltre, il 46,7% dei bambini che non hanno avuto accesso all’istruzione lo scorso anno viveva nelle zone economicamente emarginate del nord e del nordest del Brasile.

Cosa sta facendo il governo brasiliano?

Il ministero dell’Istruzione brasiliano non è riuscito a spendere i soldi, già disponibili in bilancio, per progetti che avrebbero potuto aiutare a ridurre al minimo le conseguenze della pandemia. Il ministro Milton Ribeiro avrebbe, infatti, la responsabilità di coordinare la politica educativa nazionale e di fornire finanziamenti aggiuntivi per l’istruzione a stati e comuni. Tuttavia, nell’ultimo anno, sembra che poco sia stato fatto per adempiere al dovere di ridurre le disuguaglianze durante la pandemia.

Il Ministero dell’Istruzione aveva un budget di 48,2 miliardi di R$ per il 2020 ma ne ha spesi solo 32,5, l’importo più basso del decennio secondo l’organizzazione Todos pela Educação. Il ministero ha anche ridotto la spesa per il suo programma Connected Education, che mira all’accesso universale a Internet ad alta velocità nell’istruzione di base. Ha impegnato solo 100,3 milioni per il programma, ha riferito il Comitato di monitoraggio parlamentare, cioè meno della metà di quanto stanziato l’anno precedente.

Per il 2021, il presidente Bolsonaro ha congelato 2,7 miliardi di R$, quasi il 20%, del budget per l’istruzione. Milton Ribeiro ha, inoltre, sostenuto un veto presidenziale – poi ribaltato dal Congresso – su un disegno di legge che avrebbe fornito fondi di emergenza per aumentare l’accesso a Internet per studenti e insegnanti.

Il diritto all’istruzione

La legge internazionale sui diritti umani garantisce a tutti i bambini il diritto all’istruzione, anche in tempi di emergenza. Il Brasile, quindi, ha urgente bisogno di mettere i bambini e gli adolescenti al centro della sua strategia di ripresa e di dare priorità agli sforzi per garantire l’istruzione per tutti, durante e dopo la pandemia.

La presidente esecutiva di Todos Pela Educação, Priscila Cruz, ha in merito affermato che:

La prolungata interruzione delle lezioni di persona a causa della pandemia sta causando una battuta d’arresto profonda e crudele nell’istruzione brasiliana, con gravi ripercussioni sulla disuguaglianza educativa, sull’apprendimento scolastico e sul sistema di protezione alimentare, fisica e socio-emotiva di milioni di bambini e giovani

 

Francesco Maria Trinchese

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