Il 17 febbraio è la Giornata Nazionale del Gatto

Giornata Nazionale del Gatto

La Giornata Nazionale del Gatto, celebrata ogni 17 febbraio, è scelta con cura, collegando il mese di febbraio al segno zodiacale dell’Aquario, con caratteristiche simili a quelle dei felini. Il numero 17, associato a fortuna, contribuisce alla scelta della data. Questa celebrazione non solo onora i gatti, ma promuove anche la consapevolezza sulla cura responsabile degli animali domestici, sottolineando il legame tra l’uomo e il regno animale.

In occasione della Giornata Nazionale del Gatto, che viene celebrata ogni 17 febbraio, è interessante approfondire le ragioni dietro la scelta di questa particolare data. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la decisione di dedicare una giornata intera a questi affascinanti felini non è casuale, ma legata a una combinazione di elementi simbolici e astrologici.

Il mese di febbraio è stato designato come il periodo ideale per celebrare i gatti, poiché si colloca sotto il segno dell’Aquario. Questo segno zodiacale, noto per le sue caratteristiche eccentriche e indipendenti, sembra riflettersi in maniera straordinaria nelle qualità universalmente riconosciute dei gatti. La scelta di associare i felini a questo segno astrologico non è casuale, ma mira a sottolineare le affinità tra l’Aquario e i gatti.

Le peculiarità dei gatti, come la loro indipendenza, la curiosità e l’eleganza, sono spesso paragonate alle caratteristiche dei nati sotto il segno dell’Aquario. La giornata del 17 febbraio diventa così un’occasione speciale per onorare e celebrare queste affascinanti creature, mettendo in luce le loro peculiarità in un contesto astrologico.

Una delle motivazioni dietro questa scelta è legata anche all’importanza numerica della data. Il 17, infatti, è un numero che, secondo molte culture e tradizioni, è associato a energia positiva e fortuna. La combinazione di questo numero con il mese di febbraio, sotto il segno dell’Aquario, aggiunge un tocco di misticismo e significato alla Giornata Nazionale del Gatto.


La tradizione di dedicare una giornata specifica ai gatti non solo celebra questi affettuosi compagni, ma mira anche a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della cura e del rispetto nei confronti degli animali domestici. Questo evento offre l’opportunità di promuovere la consapevolezza riguardo alle necessità e ai diritti dei gatti, incoraggiando l’adozione responsabile e la cura amorevole di questi adorabili amici a quattro zampe.

Una giornata che ricorda come il gatto sia uno degli animali domestici tra i più coccolati al mondo, sebbene, negli ultimi anni, è stato protagonista di molti fatti di cronaca, ossia come vittima di alcuni episodi di violenza. Come si può dimenticare quello che è successo al gatto Leone, morto a dicembre dopo essere stato scuoiato vivo, ma anche il piccolo Grey, fatto annegare ad Alberobello lo scorso gennaio, da una ragazzina nelle acque gelide di una fontana. Tutte azioni estreme che stanno accompagnando sempre più la nostra vita, senza una motivazione plausibile, come se porre fine alla vita di un animale indifeso possa essere una forma di divertimento o di gioco. Nessuno ha il diritto di fare tutto ciò.

La Giornata Nazionale del Gatto, oltre a essere un momento di festa e gioia per gli amanti degli animali, può essere vista come un’occasione per riflettere sull’importanza della coesistenza pacifica tra esseri umani e animali. La scelta di celebrare questa giornata sotto il segno dell’Aquario aggiunge un elemento di connessione cosmica, sottolineando il legame intrinseco tra l’uomo e il mondo animale.

In conclusione, la Giornata Nazionale del Gatto, celebrata ogni 17 febbraio, non è solo un’occasione per onorare i nostri amici felini, ma anche per riflettere sulle connessioni simboliche e astrologiche che esistono tra questi affascinanti animali e il nostro mondo. La combinazione di numeri fortunati, caratteristiche astrologiche e peculiarità feline crea un contesto unico per festeggiare e apprezzare la presenza di questi meravigliosi compagni nelle nostre vite.

Patricia Iori

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