I soldi danno la felicità.
Da qualche parte ci sembra di aver sentito il contrario, o no? Ma diciamo la verità, ci è sempre sembrato un contentino per sopperire al fatto che, di soldi, ne abbiamo davvero pochi. Ugo Biggeri ci spiega che invece è proprio così, I soldi danno la felicità (corso semiserio di sopravvivenza finanziaria), tanto da intitolare così il suo libro, edito da Chiarelettere.
Se vi aspettate un intricatissimo manuale di finanza da leggere con la calcolatrice alla mano, però, vi sbagliate.
Si tratta di un libro semplicissimo, che ci accompagna per mano lungo la storia della moneta, la nascita delle banche, i concetti finanziari e i consigli di investimento. Tutto raccontato in maniera chiara, chiarissima, in modo che possa capirlo anche uno sciocco.
Dunque un esperto di economia e finanza ci spiega tutto nel dettaglio per metterci in condizione di gestire bene i nostri soldi? Dov’è l’inghippo? In effetti uno ce n’è, ma non è quello che ci si potrebbe aspettare. L’inghippo sta nel concetto di felicità.
Per Biggeri ciò che può davvero soddisfarci non è fare il bagno nelle monete come Paperone.
Il motto dell’autore è #meglioinsieme. Sì, perché I soldi danno la felicità ci spiega che non è accumulandolo che si gestisce bene il denaro. Il trucco è aprire lo sguardo, considerare economia e finanza come parti di un sistema che influisce su tutti gli aspetti della nostra vita.
È necessario capire bene dove finiscono i soldi che investiamo (nel commercio delle armi o nell’agricoltura sostenibile?), valutare la solidità delle banche, individuare progetti di economia collaborativa e tanto altro.
Magari anche praticare gesti di gratuità a casaccio, che è uno dei compiti più importanti.
Sì, perché come ogni maestro che si rispetti anche Biggeri assegna dei compiti. Li elenca a fine libro, per permetter al lettore di non dimenticare ciò che ha imparato chiudendo il libro, ma invece di farne tesoro.
Tutto bellissimo, ed anche molto utile, ma non sarà un po’ noioso? Assolutamente no!
Questa è la seconda sorpresa di questo libro: il linguaggio è ironico, veloce, divertente, tanto che le battute non mancano. Il ritmo è sicuramente spinto dalla forma del testo: una conversazione con Cristina Diana Bargu, che pungola l’autore, costringendolo a spiegarsi bene anche nei punti più ostici.
Ma le collaborazioni non finiscono qui: il libro, infatti, è in parte la rielaborazione dei contenuti trattati nella rubrica di Caterpillar I soldi danno la felicità con Ugo Biggeri e a cura di Massimo Cirri e Sara Zambotti, in onda su Rai Radio 2.
A chiudere la postfazione di Anna Fasano, presidente di Banca Etica, progetto che ha visto Ugo Biggeri in prima linea e che incarna in pieno il suo motto, che, lo ricordiamo, è #meglioinsieme.
Mariarosaria Clemente