Il mondiale di calcio 2018 è ormai alle porte e nonostante l’assenza dell’Italia, i temi di spunto sono molteplici, a partire dai record relativi alla storia della rassegna iridata.
Nel dettagli alcuni primati che potrebbero essere sfatati in Russia.
Il più longevo di sempre
Nel caso in cui dovesse scendere in campo, il portiere egiziano Essam El-Hadary, nato nel 1973, diventerebbe il giocatore più vecchio a disputare una fase finale di un Mondiale. Al momento il miglior risultato è detenuto da Peter Shilton, (capitano inglese a 40 anni a Italia ’90).
Maggior numero di mondiali da capitano
Questo record è davvero curioso, visto che il messicano Rafa Marquez in Russia potrebbe battere se stesso stabilendo un nuovo primato a quota cinque. L’ex calciatore del Verona, è stato inserito nella lista dei 23, ma a 39 anni la sua presenza tra i titolari non è così ovvia.
Club più rappresentati nella storia della rassegna iridato
Fino ad ora la squadra che ha “mandato” più calciatori ad un mondiale è l’Arsenal, che a Germania 2006, ha prestato alle varie selezioni nazionali ben 15 giocatori. Quest’anno un altra compagine di Premier League è pronta a far meglio. Il Manchester City infatti, arriverà addirittura a quota 17. Un dato di non poco conto, che sottolinea la crescita dei Citizens allenati da Pep Guardiola.
Bomber iridati
Quattro anni fa in Brasile il tedesco Miroslav Klose, superò il fenomeno Ronaldo stabilendo il nuovo primato (16 vs 15). A meno di clamorosi colpi di scena, il centravanti che abbiamo potuto apprezzare in Serie A con la maglia della Lazio, può dormire sonni tranquilli. Il più vicino è un altro teutonico, ovvero Thomas Muller (10 reti per lui), a cui servirà una vera e propria impresa per superare Klose.
Portieri imbattuti
Dall’attacco alla porta, anche in questo caso il record imbattibilità può essere frantumato da un tedesco, nella fattispecie da Manuel Neuer. Attualmente vige la parità tra due storici portieri come Peter Shilton e Fabian Barthez. Il primo, con l’Inghilterra tra 1982 e 1990 tenne la propria porta inviolata per ben dieci partite, esattamente come il francese tra 1998 e 2006. Il portiere del Bayern Monaco è a sette e quindi può tranquillamente agganciarli e superarli.
Antonio Pilato