I reati online sui minori sono aumentati del 77% nel 2020

i reati online sui minori sono aumentati

In occasione della giornata nazionale contro la pedofilia, la Polizia Postale ha diffuso un report sugli illeciti in rete. I reati online sui minori sono aumentati in modo significativo.

Numeri allarmanti: pedopornografia e adescamento

“Pedopornografia, adescamento online e cyberbullismo ma anche estorsioni sessuali, revenge porn e truffe”.  Sono tra i reati che cita la polizia postale in occasione della Giornata Nazionale contro la Pedofilia. Solamente nel 2020 i reati online sui minori sono aumentati del 77%. Numeri legati solidamente alla pandemia, che ha causato un incremento dell’utilizzo della rete fino al 70% durante il primo lockdown. Sempre più individui in età precoce si sono approcciati con maggiore frequenza ai mezzi tecnologici, per necessità o svago, sfuggendo fisiologicamente al controllo dei genitori.




Secondo la Polizia Postale, il fatto che la maggior parte delle relazioni sociali sia avvenuta in rete, ha attratto malintenzionati intenti ad adescare giovani. I reati che hanno visto un incremento maggiore sono infatti quelli legati allo sfruttamento sessuale dei minori, partendo da “social, circuiti di file sharing e darknet”.

 La circolazione di immagini pedopornografiche, ad esempio, è aumentata del 132%, con un incremento delle persone indagate del 90%. Il trend non sembra calare nel 2021, considerando che nel primo quadrimestre di quest’anno i casi di pedopornografia e adescamento online sono aumentati del 70%. Si tratta di episodi in aumento soprattutto tra i bambini di età compresa tra 0 e 9 anni, per molti dei quali l’accesso a Internet è stato una novità dovuta alla pandemia.

Cyber-bullismo

Oltre a reati sessuali, numeri impressionanti sono quelli legati al cyber-bullismo. Le denunce hanno visto un incremento del 96% rispetto all’anno precedente. Nei primi mesi del 2021 sono “77 le denunce che riguardano bambini sotto i 13 anni contro i 34 casi del primo quadrimestre del 2020”.  Anche i numeri degli illeciti compiuti da minori sono esplosi. Per i minori di 18 anni, dal 2016 i reati online sono aumentati del 213%, con l’età media degli accusati che ha visto un abbassamento nel 2020 dai 16 ai 15 anni.

Educare

Secondo Nunzia Ciardi, direttrice della Polizia Postale, “per i più piccoli stare soli con un dispositivo è più pericoloso che esserlo in strada di notte”.  Questi numeri devono dunque diventare un campanello d’allarme e sensibilizzare chi ha il dovere di educare i giovani ai mezzi tecnologici. Tuttavia, sappiamo che in molti casi i genitori sono addirittura meno attenti dei ragazzi nell’ambito delle nuove tecnologie.

E allora, chi è a dover educare i nostri ragazzi? La stessa Polizia Postale attua da anni campagne di sensibilizzazione e consapevolezza dei mezzi digitali, proseguite a distanza durante il covid. Un’arma potente quanto temporanea. In ottica futura, non si può prescindere da un adeguato piano di informazione e alfabetizzazione che inizi sin dai primi anni di educazione dell’individuo.

Emanuele Di Casola

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