Bologna la Dotta, la Grassa, la Rossa: così definita, ha molto di cui vantarsi. Capoluogo della ricca Emilia Romagna con la sua storia – immensamente ricca – propone un’ampia offerta museale, ingente e diversificata. Nota per le sue torri e i suoi lunghi portici, possiede un ben conservato centro storico, fra i più estesi d’Italia. Peraltro, continuando a mantenere il suo ruolo di attivissimo centro culturale oltre che attrarre studenti, data la presenza di una delle più antiche università d’Italia (Dotta).
Fondata dagli Etruschi con il nome di Felsina intorno al 1000 aC, successivamente rilevata dai Romani e ribattezzata Bononia (insediamento), Capitale settentrionale dello Stato Pontificio a partire dal Cinquecento, Bologna ebbe un ruolo molto importante durante il Risorgimento e, durante la seconda guerra mondiale, Fu anche un importante centro della Resistenza.
Nel secondo dopoguerra, come buona parte dell’Emilia, è stata governata quasi ininterrottamente da amministrazioni di sinistra. Questo suo vibrante passato è evidenziato dalla presenza di monumenti, opere architettoniche e artistiche. Diamo un’occhiata ai musei più interessanti di questa antica città.
Pinacoteca Nazionale
Esibendo per lo più dipinti dal XIII al XVIII secolo, questo museo abbraccia il fiorente periodo medievale, rinascimentale e il ricco barocco. Il nucleo della collezione proviene da opere religiose e pezzi delle prime scuole di pittura – come le opere di Vitale da Bologna – fino all’artista del XVIII secolo Gandolfi. Ognuna delle quali può essere ammirata in un ordine cronologico ben organizzato, che comprende anche le opere di Giotto, Rafaello e Tiziano. I primi passi all’interno dell’edificio sono davvero sorprendenti – l’altezza apparentemente illimitata del soffitto meravigliosamente dipinto conferisce certamente un’atmosfera speciale e divina.
Museo Civico Archeologico
La genesi di questa immensa collezione arrivò nel 1881, quando vennero fuse diverse collezioni di università. Il museo è ora situato nell’ex ospedale della morte ma, fortunatamente, la passione per esporre i gioielli culturali della città amata è molto viva e vegeta. Come una delle più importanti collezioni storiche italiane con i suoi ricchi capolavori etruschi e le mostre di tutti i periodi storici. Il museo include anche una vasta selezione di opere romane e greche. La collezione egiziana è considerata una delle più significative d’Italia e d’Europa.
MAMbo
Attira chiunque sia interessato all’arte moderna e sperimentale. E’ sede dell’Istituzione Bologna Musei, orientata alla ricerca artistica contemporanea. Dal 2013 riunisce tutti i musei civici tra cui: Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose. Museo per la Memoria di Ustica. Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte. Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini. Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica.
Ospita sia collezioni permanenti che mostre temporanee. La collezione documenta la storia dell’arte italiana dalla seconda guerra mondiale fino ai giorni nostri. Il patrimonio artistico dell’Ottocento e del primo Novecento viene qui proposto in una nuova veste rivisitata che dedica particolare attenzione alla storia e alla cultura del territorio bolognese.
Museo di Palazzo Poggi
Come suggerisce il nome, questo museo fu la sontuosa abitazione dei due fratelli Poggi, eretto tra il 1549 e il 1560. Successivamente, tra il 1712 e il 1725, fu innalzata la Torre della Specola. Quando il Palazzo divenne sede dell’Istituto di Scienze e della collegata Accademia delle scienze dell’Istituto di Bologna. L’edificio fu ampliato con l’Osservatorio della Torre per consentire agli studiosi di studiare i misteri del cielo notturno. All’interno del Palazzo sono inoltre presenti altri musei universitari (Museo della Specola, Museo Europeo degli studenti).
Oggi ospita una ricca collezione storica dell’Istituto delle Scienze, fondato nel 1711 da Luigi Ferdinando Marsili. Inoltre vi è l’aula dedicata a Giosue Carducci che apre il percorso museale del Palazzo. Dal 1860 e per quarantatré anni il poeta tenne qui le sue lezioni di letteratura. Sono conservati gli arredi originari, nonché il busto bronzeo realizzato a Roma dal Bastianelli. Di fronte vi è la sala dell’Ercole, con l’omonima statua scolpita nel 1730 da Angelo Piò, già situata nel cortile dell’edificio.
Museo del Patrimonio Industriale
Situato negli edifici ristrutturati di una fornace da laterizi della seconda metà dell’Ottocento, nella prima periferia. Area caratterizzata, nel secolo scorso, dalla presenza di pile da riso ed altri opifici idraulici, di fornaci, della prima centrale elettrica della città, oltre che del Canale Navile. Questo museo offre una visione dettagliata del patrimonio industriale della città.
La sua attività è incentrata sullo studio, la documentazione e la divulgazione della storia produttiva di Bologna e del suo territorio, dal XIV secolo ad oggi. Inoltre, offre anche un affascinante spettacolo sulla lavorazione della seta, che ha reso Bologna famosa nei secoli passati.
Genus Bononiae
Questo curioso nome latino si riferisce a una collezione di musei nel cuore del centro storico. Genus Bononiae. Musei nella Città si sviluppa attraverso un percorso urbano che ne racconta la storia, la vita, le arti e i sogni. E’un percorso culturale, artistico e museale, nato per iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.
Situati in diversi palazzi, ristrutturati per uso pubblico, ognuno dei quali situato sullo stesso percorso. Tale percorso utilizza abilmente le strade e gli edifici come sale espositive, raccontandone la storia.
Vi sono otto locali in questo emozionante tour a piedi: la Biblioteca di Arte e Storia di San Giorgio in Poggiale (vecchi libri del XVI secolo). San Colombano (strumenti musicali appartenenti al famoso organista Maestro Luigi Ferdinando Tagliavini). Chiesa di Santa Christina (i concerti sono qui tenuto). Santa Maria della Vita (sculture in terracotta di Niccolò dell’Arca). Palazzo Pepoli (dedicato alla storia di Bologna). Palazzo Fava (centro espositivo riccamente affrescato). Casa Saraceni (sede della Fondazione Carisbo). San Michele in Bosco (ricca collezione di opere d’arte).