Il cinema ci ha sempre permesso di vivere emozioni e conoscere mondi a noi sconosciuti. La psiche umana e i suoi disagi è uno di questi. Non è un caso se molte delle incredibili interpretazioni in opere di questo genere siano state premiate agli Oscar. I migliori film sulla psiche umana ci permettono di vedere attraverso gli occhi di chi guarda la realtà in un altro modo.
La parte peggiore di avere una malattia mentale è che le persone si aspettano che ti comporti come se non l’avessi.
Joker
Distacco dalla realtà
Consiste in uno stato alterato della consapevolezza di sé o dell’ambiente circostante.
Qui possiamo citare il film cult Fight Club, del 1999, di David Fincher e il thriller psicologico Shutter Island, del 2010, e il suo magnifico sodalizio Scorsese-Di Caprio. In entrambe le storie, non conosciamo il vero nome del protagonista. L’uno, depresso e insonne, vuole sfuggire da una vita mediocre. L’altro, schiacciato dai sensi di colpa e il dolore di un evento tragico, vuole dimenticare il suo passato. Entrambi inventano un’altra identità per se stessi, un alter ego migliore e meno patetico. Lo spettatore comprende solo alla fine la verità ed è chiamato a riavvolgere il nastro e riconsiderare tutto ciò che ha visto. Una storia creata per evitare di affrontare la realtà: Tyler Durden non è altro che la versione anticonformista e cinica del protagonista di Fight Club e non esiste. Così anche Shutter Island si rivela essere stato tutto un gioco di ruolo psichiatrico per assecondare i deliri di Ted/Andrew.
Schizofrenia e disturbi della personalità
La schizofrenia è una psicosi dissociativa caratterizzata dalla disgregazione della personalità psichica. Si manifesta con gravi disturbi dell’attività affettiva e del comportamento.
Adolescente introverso e schizofrenico, con episodi di sonnambulismo è Donnie Darko, un film del 2001, diventato cult. Nelle sue realistiche allucinazioni, parla con un uomo di nome Frank, che indossa un inquietante costume da coniglio.
Anche Russell Crowe interpreta uno schizofrenico paranoide: il matematico, nonché premio Nobel, John Nash. A beautiful mind ha vinto l’Oscar per miglior film, miglior regia di Ron Howard e miglior sceneggiatura non originale nel 2002.
In Split, del 2016, invece, il regista Shyamalan ha sviluppato la sua sceneggiatura su un soggetto liberamente ispirato alla figura di Billy Milligan, un criminale statunitense affetto da disturbo dissociativo dell’identità. James McAvoy interpreta il pericoloso psicopatico che ha sviluppato nella sua mente ben 23 personalità distinte, ognuna con caratteristiche diverse, persino fisiche.
Autismo e ritardo mentale
Tra i migliori film sulla psiche rientra sicuramente Rain Man del 1988. È la storia di un venditore d’auto che, solo alla morte del padre, scopre di avere un fratello autistico. Raymond vive in una clinica psichiatrica perché soffre di una forma di autismo per cui non ha consapevolezza delle emozioni ma un’incredibile memoria e grande capacità di calcolo. L’interpretazione di Raymond è valsa a Dustin Hoffman il premio Oscar per il miglior attore protagonista.
Per non parlare di Forrest Gump che nel 1995 ha vinto 6 premi Oscar, tra cui miglior attore per Tom Hanks. Il film di Robert Zemeckis, infatti, racconta la vita di uomo dotato di uno sviluppo cognitivo inferiore alla norma che, grazie ad una ironica serie di coincidenze, sarà noto per essere stato testimone di molti grandi eventi della storia statunitense.
Per il film drammatico Mi chiamo Sam, del 2001, Sean Penn è stato candidato agli Oscar come miglior attore. Ha interpretato un uomo con ritardo mentale che lotta per ottenere la custodia della figlia.
Violenza incontrollata
Nel 1971 il genio di Kubrick partorisce Arancia Meccanica. Tra critiche e censure, il film mostra l’esasperata violenza di Alex e i suoi amici, i Drughi che passano il tempo tra risse, furti e sesso. Arrestato per omicidio, l’antisociale Alex sarà sottoposto ad una “cura” speciale di rieducazione.
Ritenuto capolavoro del cinema contemporaneo, in Taxi Driver, di Scorsese, il protagonista è un disadattato e alienato. Seppur indirettamente, è il primo film che evoca le sofferenze dei veterani del Vietnam e del disturbo post-traumatico da stress.
Il Joker di Todd Philips è depresso e, per ironia della sorte, soffre di un raro disturbo che gli causa attacchi di risate incontrollati. Sentendosi respinto dalla società e ricorrendo alla fantasia di storie mai vissute, degenera in comportamenti violenti che saranno emulati da molti, causando il collasso dell’ordine sociale. Joaquin Phoenix ha meritatamente vinto il premio Oscar come miglior attore 2020.
E ancora…
Il viaggio del cinema nei meandri della mente vanta una lista di titoli anche più lunga. Tra i migliori film sulla psiche vanno sicuramente citati Psyco, non a caso, ma anche The aviator e il suo disturbo ossessivo compulsivo. Qualcuno volò sul nido del cuculo, che ha denunciato le condizioni degli ospedali psichiatrici, è uno dei pochi film della storia ad aver vinto tutti i 5 principali premi Oscar. Per Il lato positivo, dove il protagonista è affetto da disturbo bipolare, Jennifer Lawrence ha vinto l’Oscar come miglior attrice protagonista.
Martina Bonanni