È in costante aumento il numero di persone che decidono di rivolgersi a un investigatore privato allo scopo di ottenere delle prove che possano essere fatte valere in giudizio. Questo si verifica in modo particolare in presenza di cause di separazione fra marito e meglio, per esempio se si deve dimostrare l’infedeltà del coniuge adultero allo scopo di arrivare all’addebito. Va detto, comunque, che un investigatore privato si può rivelare utile, per esempio, nelle cause di lavoro, magari quando un datore di lavoro ha bisogno di dimostrare che un lavoratore in malattia è andato in vacanza. Dal punto di vista della libertà di azione, chi si dedica a investigazioni private ha le stesse facoltà di un normale cittadino, il che vuol dire che è tenuto a rispettare gli stessi limiti di carattere legislativo. A differenza di quel che si potrebbe essere portati a immaginare, per esempio, chi lavora per un’agenzia investigativa non è legittimato a eseguire intercettazioni di alcun tipo, né al telefono né ambientali, dal momento che questa è un’operazione permessa unicamente alle forze di polizia, e in ogni caso solo dopo che l’autorità giudiziaria ha concesso una delega in tal senso.
Chi sono gli investigatori privati
Per diventare investigatori privati è necessario conseguire una licenza prefettizia attraverso la quale è possibile effettuare specifiche attività che sono mirate alla raccolta di elementi utili o dati a beneficio del cliente che ha commissionato il lavoro. Un investigatore privato, dunque, è un professionista e, in quanto tale, mette a disposizione i propri servizi sul mercato. Solo con la licenza del prefetto si possono eseguire attività di ricerca, di investigazione o di vigilanza per conto di privati. Non è possibile ottenere la licenza in questione se non si è cittadino comunitari o se in passato è stata riportata una condanna penale a causa di un delitto doloso.
Quando non viene garantita la licenza prefettizia
Inoltre, non si può concedere la licenza prefettizia per investigatore privato per l’esecuzione di operazioni che determinano una riduzione della libertà soggettiva o un servizio di pubbliche funzioni. Questo vuol dire che un detective privato non è legittimato a chiedere i documenti di una persona, dal momento che si tratta di un atto che può essere compiuto unicamente da un pubblico ufficiale. Svolgere il lavoro di investigatore privato in mancanza di una licenza prefettizia o comunque scavalcando i limiti che la stessa prevede commette un reato, per il quale la pena prevista è di 2 anni di carcere con 3mila euro di ammenda.
Che cosa può fare un detective privato
Un detective privato ha la facoltà di svolgere tutte le attività che occorrono per far sì che egli possa concludere l’incarico che gli è stato affidato: per esempio può servirsi di collaboratori e pedinare, ma anche utilizzare strumenti di localizzazione gps satellitare allo scopo di seguire gli spostamenti di un veicolo. Ancora, un investigatore è libero di effettuare riprese video e scattare foto, ma solo in luoghi pubblici o che comunque sono aperti al pubblico. I sopralluoghi possono essere eseguiti unicamente a patto che il titolare del posto abbia prestato il proprio consenso. Ancora, gli investigatori possono registrare conversazioni che si svolgono in loro presenza e raccogliere informazioni che provengono da pubblici registri o comunque documenti di libero accesso.
Che cosa non può fare un detective privato
Riassumendo, si può dire che un investigatore privato – al pari di ogni altro cittadino – non può violare la legge, il che vuol dire per esempio eseguire delle riprese video o audio in private dimore in mancanza del consenso del padrone di casa. Non è consentito neppure intercettare conversazioni che si svolgono fra persone non presenti o telefonate che coinvolgono altre persone. Ancora, è vietato accedere a dati che sono coperti dalla privacy e a conti correnti personali altrui, come pure introdursi in luoghi privati se non si ha il permesso dei proprietari. Tutti i comportamenti in questione configurano un reato e in quanto tali sono puniti dalla legge. Per il resto, i vari elementi che vengono raccolti nel corso di una investigazione privata possono venire impiegati come mezzi di prova nel contesto di un processo, al di là del fatto che sia penale o civile, sempre a condizione che l’acquisizione sia stata effettuata secondo le prescrizioni normative.
La Nuova Investigativa
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