Il modo in cui I delfini apprendono come le grandi scimmie è stato descritto su Current Biology.
Trappole degli oceani
I delfini apprendono come le grandi scimmie e imparano l’uno dall’altro a utilizzare tecniche e strumenti utili a sopravvivere. Ad esempio, i delfini della Shark Bay, in Australia occidentale, hanno appreso una particolare tecnica di caccia. I ricercatori la chiamano “shelling” e i più piccoli lo apprendono dagli altri membri del gruppo. Questa tecnica consiste nell’intrappolare i pesci dentro grandi gusci vuoti di gasteropodi (molluschi dotati di conchiglia, più comunemente conosciuti come lumache di mare). Una volta scattata la trappola, questi intelligentissimi cetacei portano la conchiglia in superficie e la scuotono in modo da far fuoriuscire l’acqua. In questo modo il pesce scivola direttamente nelle loro bocche. Questo comportamento è estremamente simile al modo in cui le scimmie superiori, noi compresi, fabbricano e utilizzano utensili utili alla propria sopravvivenza.
A scuola di utensili
Normalmente, pensavamo che un giovane delfino imparasse nuovi metodi per ottenere del cibo solo grazie alla presenza della madre. Questo processo è chiamato “trasmissione sociale verticale”. Tuttavia, lo studio sullo shelling dei delfini della Shark Bay suggerisce diversamente. Il team diretto dell’Università di Zurigo diretto da Michael Krützen sottolinea che lo shelling è una pratica trasmessa tra membri del gruppo, non di generazione in generazione. Quindi, questa “trasmissione orizzontale” avviene tra pari. “I nostri risultati forniscono le prime prove che i delfini sono capaci di apprendere da adulti e tra adulti” afferma Krützen. Il team ha compiuto un’analisi genetica, comportamentale e ambientale in un periodo di oltre dieci anni prima di raggiungere il risultato.
La cultura che aiuta a sopravvivere
A detta di Krützen “questa è una pietra miliare importantissima. Ci mostra che il comportamento culturale dei delfini e di altri cetacei dentati è molto più simile a quello delle grandi scimmie, umani compresi, di quanto pensassimo”. Infatti, gorilla e scimpanzè apprendono nuove tecniche e l’utilizzo di strumenti in maniera verticale e orizzontale. Anche se i loro ambienti e la loro storia evolutiva sono molto diversi, ci sono enormi somiglianze tra cetacei e grandi scimmie, almeno per quanto riguarda l’uso del cervello. “Sono entrambi mammiferi longevi e con cervelli molto grandi, capaci di innovazione, inventiva, e di trasmissione culturale dei nuovi comportamenti” sottolinea Krützen.
Dieci anni di studio
I ricercatori hanno lavorato allo studio tra il 2007 e il 2018. Sono stati nel golfo occidentale della Shark Bay, dove hanno potuto osservare i delfini dal naso a bottiglia, o tursiopi. Stando vicino ai delfini ne hanno osservato i comportamenti e hanno documentato la pratica dello shelling. Oltre a comprenderne il funzionamento, il team è riuscito a studiare la trasmissione di questo comportamento nella popolazione di delfini. Hanno identificato oltre mille individui da circa 5300 incontri con i gruppi di tursiopi. “In totale, abbiamo documentato quarantadue utilizzi individuali dello shelling da parte di 19 delfini diversi” dichiara la coautrice Sonja Wild, dell’università Konstanz.
Adattarsi meglio, adattarsi in fretta
Se i delfini apprendono come le grandi scimmie e come loro lo fanno sia verticalmente (da genitore a figlio) sia orizzontalmente (da e tra adulti), allora la nostra visione di questi animali deve necessariamente allargarsi. Infatti, come noi e le grandi scimmie, questi cetacei sanno adattarsi alle fluttuazioni e ai cambiamenti ambientali grazie all’evoluzione culturale. “Imparare dagli altri permette una rapida diffusione dei nuovi comportamenti tra i membri di una popolazione”, sottolinea Wild. Ad esempio, nel 2011 una forte ondata di caldo ha ucciso un gran numero di pesci e di invertebrati della Shark Bay. Tra questi sono morti anche i gasteropodi, lasciando dietro i loro grandi gusci vuoti. “Possiamo solo speculare su come l’onda di calore e la diminuzione delle prede abbia spinto i delfini ad adottare nuove strategie per procacciarsi il cibo”, afferma Sonja Wild. “ma sembra estremamente probabile che l’abbondanza di gusci vuoti possa aver incrementato le opportunità di apprendimento per quanto riguarda lo shelling.
Daniele Tolu