Secondo il ministero dell’ambiente in Italia il trasporto stradale è responsabile del 23% dei gas serra, del 50% degli ossidi di azoto e del 13% del particolato. Tali emissioni sono per il 60% da attribuire all’uso di autovetture. Il 21 dicembre 2018 è stato approvato il “programma di incentivazione della mobilità urbana sostenibile” che ha previsto 15 milioni di euro per il cofinanziamento dei progetti presentati dai comuni riguardo la promozione del trasporto ecologico.
Tra le varie iniziative ci sono in particolare da segnalare alcuni grandi comuni italiani che ti premiano per andare in bicicletta nel tragitto casa-lavoro. Si tratta di un modello già ampiamente sperimentato in altri Paesi europei come Belgio, Francia e Norvegia.
Ad aprire le danze sulla mobilità sostenibile in città è stata Massarosa. Il comune in provincia di Lucca ha previsto un rimborso massimo di 600 euro l’anno per chi va a lavoro in bicicletta. Su questa scia a Bari l’estate scorsa è partito il progetto “Muvt” che prevede un rimborso per chi sceglie di pedalare verso il lavoro pari a 20 centesimi per ogni chilometro. L’acquisto della bicicletta è premiato dal comune con un contributo che può arrivare fino a 250 euro.
Prima ancora in realtà c’era stata l’iniziativa “Bella Mossa” a Bologna per promuovere in modo più generale l’abbandono dell’auto. Attraverso un’applicazione che lavora tramite il Gps dello smartphone si possono acquistare punti poi convertibili in sconti presso i negozi aderenti all’iniziativa. In un certo senso il progetto permette di guadagnare attraverso le scelte ecologiche, molto spesso ignorate proprio perchè poco economiche.
Iniziativa molto simile a quella bolognese è l’app WeCity a Modena, che permette di accumulare punti anche semplicemente scegliendo i mezzi pubblici. Il lavoro del comune modenese verte anche sulla sensibilizzazione delle aziende attraverso il progetto “Bike2Work“. Incoraggiare i grandi capi ad incentivare i dipendenti che scelgono la bicicletta può essere infatti conveniente sotto vari punti di vista: migliora la relazione con l’attività lavorativa, consente di essere più puntuali e stimola capacità e creatività.
L’ultimo ad entrare tra i comuni italiani che ti premiano per andare in bicicletta è stato Torino con il progetto “Bogia” – che in piemontese possiamo tradurre come “muoviti”.
Nel caso torinese il rimborso sarà pari a 25 centesimi per chilometro per chi usa una bici normale e 15 per chi sceglie quella elettrica. Il progetto nella sua fase iniziale, partita lo scorso novembre, è stato finanziato con poco più di 100mila euro.
Muoversi a emissioni zero sta diventando sempre più comune come testimonia il rapporto di Legambiente dal titolo “le città elettriche”. A Milano e a Napoli ad esempio il 50% degli spostamenti urbani risultano ecosostenibili, seguono Torino con il 40% e poi Bologna con il 39%. Meno brave sono Roma con il 20% e Firenze con il 17%. Mentre il tasso di motorizzazione cala in tutte le città, crescono ovonque le colonnine per i mezzi elettrici e le abitudini ecologiche.