La notizia era già trapelata attraverso Bloomerg e Apple lo ha presentato ufficialmente al Worldwide Developers Conference (WWDC), ovvero la conferenza annuale per gli sviluppatori iniziata il 5 giugno a San Jose (CA): HomePod è tra noi.
Uno sguardo d’insieme a HomePod
Alto 172 mm, largo 142 mm, con un peso di 2,5 kg, HomePod si presenta come un cilindro bianco o grigio siderale. Il comparto audio sembra essere di tutto rispetto: woofer di 4 pollici, 7 tweeter e 6 microfoni per ascoltare la voce dell’utente sia che si trovi in prossimità del dispositivo, sia che si trovi a distanza e con la musica ad alto volume, annullando automaticamente l’eco. Sulla superficie è presente un display che si illuminerà facendovi sapere che HomePod vi sta ascoltando. HomePod è compatibile con iPhone 5s e con i suoi successori su cui è installato iOS 11.
“Ehi, Siri”
HomePod è un sistema audio che utilizza la standard wireless AC e gestibile tramite Siri grazie al system-on-chip A8, già visto nel 2014 su iPhone 6/iPhone 6 Plus. Tramite comandi vocali saremo dunque in grado di inviare messaggi, fare ricerche online, conoscere le condizioni meteo, leggere le news (magari quelle pubblicate su Ultima Voce), nonché di controllare altri dispositivi smart eventualmente presenti nella nostra abitazione (come la Apple TV), inaugurando l’ingresso di Apple nella domotica. Lo smart speaker di Apple è dotato, inoltre, di una tecnologia di rilevamento automatico della propria posizione all’interno della stanza che permette a HomePod di regolare conseguentemente l’output audio.
Cosa ascoltare?
Il dispositivo sarà sicuramente utilizzabile con Apple Music, e il fatto che non si sia parlato di iTunes lascia immaginare che si sarà costretti a pagare un abbonamento per fruire del dispositivo. Inoltre, si sa ben poco sugli altri cataloghi disponibili, limitando ampiamente la gamma di scelta dei brani potenzialmente riproducibili.
Il mercato
Le intenzioni di Apple – stando alle parole di Philip Schiller, Senior Vice President Worldwide Marketing di Apple – sono quelle di rivoluzionare il modo in cui si ascolta la musica nelle nostre case, così come iPod ha reinventato l’approccio alla musica portatile. Nella realtà sembra volersi imporre nel mercato degli speaker a 360°: da un lato, vi sono gli avversari dichiarati (Amazon Echo e Google Home), versante sul quale compete relativamente alle specifiche smart e della domotica; dall’altro, HomePod intende fornire un’alternativa valida agli amanti del suono, sfidando speaker nati esclusivamente per questo scopo, aggiungendo però le funzionalità smart che questi device non hanno. Lo scettro è attualmente in possesso di Amazon, che secondo Il Sole 24 Ore vanta il 70% del mercato, con utenti soddisfatti del loro acquisto. Da qualche mese ha fatto capolino Google Home, mentre bisognerà aspettare dicembre per acquistare HomePod.
Il prezzo
Il prezzo di HomePod si aggirerà attorno ai 350 $, prezzo nettamente superiore rispetto a quello dei 2 competitor precedentemente citati (con prezzi a partire dai 129€) con cui condivide anche gli aspetti relativi alla domotica. Tuttavia l’alta qualità audio dello speaker di Cupertino sembra collocare HomePod in una fascia di prodotti quali Sonos Play:3 (299$), sebbene quest’ultimo non sia esattamente un dispositivo smart, poiché non supporta i comandi vocali.
In conclusione
HomePod si presenta come un sistema audio che non scende a compromessi, capace di non far rimpiangere le alternative disponibili sul mercato. L’unico dubbio non può che riguardare il prezzo, forse troppo alto perfino per coloro che sono generalmente disposti ad acquistare le novità al lancio.
Davide Camarda