Holly e Benji, per molti bastano questi due semplici nomi per essere catapultati in un mare di ricordi.
Ricordi fatti di pallonate supersoniche con propulsioni siderali. Campi di calcio sterminati e tortuosi dove si perdeva il contatto visivo con i propri compagni, vuoi per la distanza, vuoi perché posizionati subito dopo la collina di centrocampo.
Gli sfottò negli anni si sono sprecati, eppure nessuno, allora, si azzardava a criticarlo, né, tantomeno, se ne perdeva un episodio.
Ora il mito ritorna e non si tratta di un reboot come il fallimentare Holly & Benji Forever di qualche anno fa. Stavolta, infatti, si tratterà più che altro di restyling della serie originale. Quindi ritroveremo le situazioni e i personaggi di un tempo, ma con animazioni e disegni rimodernati e più attuali. Rivedremo, dunque, i vari Mark Lenders, Tom Becker, Julian Ross, i gemelli Derrick Ed Warner e tutti gli altri.
Il ritorno si concretizzerà ad aprile in Giappone sotto il titolo di Capitan Tsubasa (titolo originale del manga da cui è tratto). Successivamente arriverà anche sui canali europei. Per ora, però, dal paese del “sol levante” arrivano solo le prime immagini del nuovo progetto, che vi proponiamo qui di seguito:.
https://www.youtube.com/watch?v=uUK4zTkcz1U
Holly & Benji e l’impatto negli anni ’80
Negli anni, da fenomeno di culto, questo anime, si è trasformato dapprima in leggenda, poi in mito. Ma l’impatto che ebbe su più generazioni non è certo da sottovalutare. Sebbene, infatti, riuscì a prendere piede facilmente in Europa, vista l’enorme popolarità che il calcio riveste qui da noi, non si limitò a sfruttare un fenomeno preesistente. Anzi, lo amplificò notevolmente.
Milioni di ragazzini alimentavano sempre più la loro passione per il calcio e credevano nel sogno di diventare fuoriclasse. Forse era destino che i due campioni tornassero qui da noi proprio nell’anno (ahinoi!) storico in cui l’Italia è stata esclusa dai mondiali di calcio. Una nazione, la nostra, in cui tanto i ragazzi quanto i dirigenti, sembrano aver perso ogni passione (ad eccezione di quella economica) per lo sport in generale e il calcio in particolare. Neanche il tanto sperato numero 10 vale più nulla.
Chissà, dunque, forse questo ritorno potrà scuotere di nuovo le cose e riaccendere una fiamma ormai quasi spenta, altrimenti quest’anno, se non altro, potremo tutti tifare per il Giappone.
Emanuele Algieri