Hilary Andales e la vittoria del Breakthrough Junior Challenge
Si chiama Hilary Andales la ragazza filippina di appena 18 anni che è riuscita a spiegare- in soli tre minuti di video- un aspetto chiave della relatività di Einstein.
La naturalezza e semplicità della giovane- nello spiegare il concetto scientifico- le hanno permesso di aggiudicarsi il Breakthrough Junior Challenge: un premio di 250.000 dollari ( riservato a studenti di tutto il mondo tra i 13 e i 18 anni) messo in palio dalla Breakthrough Prize Foundation.
Uno dei fondatori del premio non è altro che Mark Zuckerberg che, insieme alla moglie Priscilla Chan, Sergey Brin e Anne Wojcicki, Jury e Julia Milner, ha pensato di indirizzarlo a chi avesse inviato un video originale di massimo tre minuti per spiegare i concetti complessi di scienza, fisica e matematica.
La brevità e semplicità del video sono gli elementi che hanno permesso a Hilary di ottenere 644.392 visualizzazioni: un record che conferma quanto già si era intuito l’anno precedente (Hilary aveva partecipato anche all’edizione 2016 del concorso con un video su una formula di Richard Feynman.): la diciottenne ha coinvolto nuovamente gli spettatori con l’estrema chiarezza con cui ha esposto un argomento complesso come la teoria della relatività di Einstein.
Un esempio semplice per dimostrare una teoria complessa
Quante volte, durante una tombolata o un semplice gioco da tavola, ci siamo chiesti- di fronte al 6 e il 9- quale fosse il numero in questione?
Hilary è partita proprio da questo semplice esempio:
mostro un 6 a due persone e chiedo: che numero è? Una dice 6, l’altra 9. Chi ha ragione? Entrambe. Ma guardano il numero ricorrendo a un diverso sistema di riferimento.
E il sistema di riferimento non è altro che “un sistema di assi per individuare qualcosa nello spazio, unito a un orologio per misurare il tempo”.
La giovane, infatti, ha voluto dimostrare che prima di mettersi a discutere di osservazioni scientifiche con altri, sarebbe meglio provare a immaginare “noi stessi calati nel loro sistema di riferimento“.
A stupire e è proprio l’idea che osservatori che si trovano in sistemi di riferimento diversi possano percepire versioni diverse della stessa realtà; questo il perno centrale attorno al quale ruota la dimostrazione della diciottenne che fa apparire semplice e immediata la teoria di Einstein.
Il suono, la luce e il tempo che percepiamo non sono una realtà oggettiva ma dipendono solamente dal nostro sistema di riferimento.
A chi le chiede cosa ne farà del premio vinto, Hilary non esita a rispondere “Con il premio vinto verrà costruito un laboratorio di fisica. I laboratori verranno usati non solo dalla mia scuola ma da chiunque voglia fare ricerca nella regione. E poi, con questi soldi, realizzerò il mio sogno: mi pagherò il college negli Stati Uniti”.
E brava Hilary, il nostro in bocca al lupo è tutto per te!
Francesca Conti