Un Gonzalo Higuain molto teso si presenta alla conferenza stampa di presentazione, per la prima volta da giocatore bianconero. Inevitabili le molte domande sul Napoli e sui motivi che lo hanno portato alla Juventus.
“È stata una scelta mia e ne sono felice”, così Higuain esordisce davanti ai giornalisti. “Ho scelto di venire qui perché la Juventus è una grandissima squadra con una mentalità vincente e un progetto importante. La conoscono tutti, dai più grandi ai più piccoli.”
Higuain ha dunque preferito la Juventus per l’ambizione, prima di tutto, per la voglia di vincere, obiettivo non raggiunto con la sua precedente squadra di appartenenza, il Napoli. Già, il Napoli, l’argomento più scottante su cui tutti aspettavano le esternazioni del giocatore argentino.
Higuain risponde con evidente disagio alle domande che riguardano il suo recente passato calcistico: “A Napoli mi sono trovato benissimo. Per tre anni ho vissuto una bellissima esperienza. Sarri è stato un grandissimo allenatore e mi ha fatto crescere molto. Capisco che i tifosi siano arrabbiati, ma per me era arrivato il momento di cambiare. Ringrazierò sempre tifosi e compagni, ma non il presidente, lui no.”
Parole dure, quelle dell’attaccante, che sembrano una risposta all’attacco altrettanto duro ricevuto ieri dal patron azzurro Aurelio De Laurentiis che lo ha definito “traditore e ingrato”. Higuain ci tiene a precisare che il rapporto con la dirigenza della società partenopea è stato il principale motivo di rottura: “La mia scelta è dipesa anche dal comportamento del presidente De Laurentiis, che non ho mai condiviso. Non avevo più rapporto con lui. Non avevo voglia di restare con lui un minuto di più”.
Frasi che sentenziano un’inevitabile decisione, scaturita dal disagio di vivere in un ambiente in cui Higuain non stava più bene. “Adesso la mia testa è qui, per fare una grande stagione con la Juventus e ovviamente l’obiettivo è vincere la Champions League, senza dimenticare il resto”.
Alle tante domande sui nuovi compagni di squadra Higuain risponde sottolineando la forza dell’essere un team: “La Juventus è una squadra che gioca con tutti e per tutti. Non c’è un singolo che emerge sugli altri. Le cose si vincono in collettivo.” Dichiarazioni che sembrano fugare la preoccupazione dei molti che temono che il capocannoniere in carica della Serie A possa non reggere il passaggio dal gioco di Sarri, incentrato principalmente su di lui, ad un gioco in cui dovrà dividere lo scettro di protagonista con tanti altri campioni.
“Ora tocca a me dimostrare di valere tutti i soldi che sono stati spesi per me. La Juventus ha fatto molto per avermi”, riconosce Higuain che dimostra già dimestichezza nel voler ulteriormente catturare le simpatie di un pubblico bianconero già in evidente visibilio per lui: “Tra i giocatori del passato della Juventus quello a cui ho sempre guardato è Del Piero. L’ho visto giocare a Madrid e per me è stato un’ispirazione”.
Sorrisi, foto di rito e una grande complicità con Marotta e Paratici, dirigenti della Juventus, a sottolineare quanto sia importante il legame tra società e calciatore, legame che nel Napoli si era chiaramente deteriorato. Ai tifosi napoletani non resta dunque, secondo le parole di Higuain, che prendersela con De Laurentiis che, forse, per evitare l’ulteriore calo di un gradimento già ai minimi storici, farà meglio a concentrarsi sul mercato riparatore.