Helin Bolek si è spenta ieri a Istanbul dopo 288 giorni di sciopero della fame che l’aveva resa fragilissima nel fisico, ma non ne aveva minimamente cambiato la determinazione.
Helin aveva 28 anni, era la cantante del gruppo musicale “Grup Yorum” nati musicalmente nel 1985 e fino a quando hanno potuto suonare hanno rappresentato un riferimento culturale nella sinistra turca.
Perseguitati in questi ultimi anni dal regime di Erdogan, causa la loro militanza socialista internazionalista.
Helin aveva iniziato 288 giorni fa la sua protesta contro il regime di Erdogan, insieme a lei Ibrahim Gokcek, un altro membro del gruppo ancora in vita.
Insieme Helin e Ibrahim chiedevano la scarcerazione dei loro compagni detenuti con inesistenti accuse di terrorismo, le loro uniche colpe sono sempre state le loro idee e la loro musica.
Nel 2012 all’interno di uno strepitoso e partecipatissimo concerto pubblico cantarono “Bella ciao”, nel 2016 il loro gruppo è stato messo al bando impedendo i loro concerti e tutte le loro attività culturali.
Alcuni giorni fa le autorità turche l’avevano portata in ospedale con la forza, ma lei aveva rifiutato il nutrimento perché le sue richieste venivano costantemente ignorate.
Alla notizia della sua morte, nonostante il regime e la repressione del governo turco, molte persone si sono riversate nelle strade d’Istanbul, per piangere la sua morte e salutarla.
La sua protesta va avanti con Ibrahim, si chiede ancora che cadano le accuse di terrorismo per i suoi compagni, che venga posto fine alle continue incursioni nella loro sede, alla persecuzione, e che possano tornare ad esibirsi.
Luca Cellini