Si è spento all’età di 90 anni Fidel Castro, il padre della rivoluzione cubana , l’eroe che insieme a Che Guevara e gli altri compagni, liberò Cuba dalla terribile e sanguinaria dittatura di Batista appoggiata dai governi stelle e strisce. Fidel è morto e il mondo dei capitalisti spera di riuscire a piegare Cuba, che ricordiamo, è una piccola isola all’ombra dei giganti statunitensi, che tuttavia gli Usa non hanno mai riuscito a piegare. La Baia dei Porci è solo la punta dell’iceberg del tentativo di schiacciare l’isola “Rossa“, per quello che ha sempre rappresentato, il simbolo dell’ alternativa al capitalismo. I commenti dei potenti del mondo si sprecano in queste ore, così come quelli dei comuni mortali. Tutti a dire che Fidel era un personaggio controverso, per chi lo ha odiato era un dittatore sanguinario, Trump ad esempio, con un comunicato dichiarato :
“Oggi il mondo segna la scomparsa di un dittatore brutale che ha oppresso il suo popolo per quasi sei decenni. Mentre Cuba rimane un’isola totalitaria, è nelle mie speranze che la giornata di oggi segni il suo distacco dagli orrori sopportati troppo a lungo e verso un futuro in cui il magnifico popolo cubano viva finalmente nella libertà che merita. Mentre le tragedie, le morti e il dolore causati da Fidel Castro non possono essere cancellati, la nostra amministrazione farà tutto il possibile per garantire al popolo cubano che possa finalmente cominciare il suo cammino verso la prosperità e la libertà”. E non poteva certo perdere l’occasione per parlare all’elettorato dei cubani che, notoriamente negli Usa votano repubblicano: “Mi unisco ai molti cubano-americani che tanto mi hanno sostenuto nella mia campagna presidenziale”. Toni più pacati invece, li ha usati il presidente uscente Barack Obama : “durante la mia presidenza abbiamo lavorato duro per lasciarci il passato alle spalle, tendendo a un futuro in cui le relazioni tra i nostri due Paesi siano definite non dalle nostre differenze ma da quanto condividiamo da vicini e amici . La storia giudicherà l’enorme impatto di questa singolare figura sulla gente e sul mondo attorno a lui”. Fatta eccezione del Brasile, il resto dell’America latina piange Fidel, e come Cuba, la maggior parte dei paesi rispetterà i nove giorni di lutto nazionale proclamati da Raul Castro. A piangere per la scomparsa dell’amico Fidel, Diego Armando Maradona , il pibe de oro ha dichiarato : “per me era un un secondo padre” . Fidel era uno di quei personaggi che, o si amano o si odiano, senza mezzi termini. Se da una parte c’è chi lo accusa di essere stato un dittatore, dall’altra c’è chi asserisce che ha liberato Cuba da un vero dittatore, per quelli che lo accusano di aver portato Cuba alla povertà e all’isolamento, c’è chi risponde che l’isolamento di Cuba è stato imposto dall’embargo e che il lider Màximo è stato un grande a resistere e non piegarsi. A dispetto di ciò che si dice, c’è da dire che Cuba ha un sistema sanitario invidiato da tutti, e che i medici isolani sono tra i più bravi del mondo, Cuba destina il 14% del Pil all’istruzione, per fare un esempio ed avere un termine di paragone, l’italia destina il 4% del Pil per istruire la sua nazione. Ha ragione Obama, la storia giudicherà chi è stato quest’uomo, che forse aveva delle idee che è riuscito solo in parte a realizzare, e non per colpa sua, per colpa di quelli che, nel corso di questi anni, hanno attentato più di 600 volte alla sua vita.