Mark Elliot Zuckerberg, è il nome per intero di quel giovane che ha fatto dell’informatica un’ossessione, tanto da cambiare il modo di comunicare di intere generazioni.
Correva il 1984 nella contea di Westchester a New York, il piccolo Mark cresce sulle rive del fiume Hudson nutrendo un interesse particolare rivolto all’informatica, già dalle scuole medie. Dopo aver frequentato la High School lascia la piccola cittadina della grande mela per trasferirsi nel New Hampshire; qui continua i suoi studi frequentando la Phillips Exeter Academy dove oltre al pc approfondisce lo studio del latino estendendo il suo interesse anche all’umanistica. Zuckerberg nel 2002 è matricola nella rinomata Harvard. Si dimostra timido ed esitante, soprattutto nelle relazioni con il sesso opposto, del resto spesso e volentieri restava chiuso nel suo dormitorio del campus limitando la propria vita sociale.
Nei primi giorni di febbraio del 2004 comincia lo sviluppo di quel prodotto che avrà il nome di Facebook. Per creare la sua idea Mark prende spunto dall’abitudine delle scuole americane di pubblicare le foto degli studenti e dei docenti presenti nell’istituto. Inizialmente il programma era destinato per l’utilizzo all’interno del campus, ma successivamente grazie alla collaborazione del suo compagno di stanza Dustin Moskovitz, il portale si diffonde e diventa popolare fra gli studenti di altri noti college quali Stanford, Cornell, Columbia e Yale. Nell’estate dello stesso anno il team di amici formato da Mark si trasferisce a Palo Alto in California dove fanno la conoscenza di Peter Thiel che affittando una casa la adibisce a centro operativo per i ragazzi e investe sulla loro idea; da li a poco Zuckerberg registra il dominio Facebook.com.
Nel 2005 la maggioranza delle università usufruiscono del network, tanto da solcare i confini americani fino a raggiungere il vecchio continente. Nell’anno successivo, più precisamente l’11 settembre, il programma assume sembianze “social” perché ora è accessibile a chiunque la registrazione, precisando che l’iscrizione è consentita ai soggetti che hanno compiuto almeno il quattordicesimo anno di età. La svolta avviene nel luglio 2007 quando il sito entra nella classifica dei 10 più visitati al mondo, catturando l’interesse della Microsoft di Bill Gates che ne acquista quote per cifre milionarie, facendo respingere a Mark un’offerta da capogiro intavolata da Google.
Da quell’anno in poi è solo successo e il conto in banca continua ad alzarsi vertiginosamente per Zuckerberg. Nel 2008 Forbes lo nomina il più giovane miliardario al mondo; 2 anni dopo, 26enne il suo patrimonio personale è stimato intorno ai 4 miliardi di dollari.
Dopo 9 anni di fidanzamento il 19 maggio 2012 spossa Priscilla Chan, nello stesso giorno in cui l’azienda sbarca a Wall Street con una valuta di 103 miliardi di dollari. Nel 2014 accresce il suo impero economico comprando per 19 miliardi di verdoni la spopolante app di messaggistica WhatsApp, ma non soddisfatto e per avere pochi problemi di concorrenza, acquisisce anche Instagram per solo 2 miliardi, un vero colpaccio in prospettiva per lui, contando che al momento dell’acquisizione l’app contava circa 200 milioni di utenti, mentre ora raddoppia registrandone più di 400 milioni.
Adesso papà di Maxima, nata l’1 dicembre 2015, continua il suo lavoro reggendo saldamente il timone dell’azienda, incrementando i guadagni con inserzioni pubblicitarie di aziende di rilievo. Avendo acquisito la parte più sostanziale della comunicazione virtuale Zuckerberg si è imposto un’obbiettivo : “Migliorare l’istruzione, curare malattie e connettere persone”. Questa missione umanitaria è stata espressa in un post per annunciare la nascita della figlia, ciò connota la volontà di rendersi utile alla popolazione mondiale attraverso la sua creazione.
Questa sua idea ha sviluppato il concetto di comunicazione globale. Non per niente scontato, si pensi che prima della piattaforma Facebook le comunicazioni via pc erano sostanzialmente lavorative, con l’uso dell’e-mail, mentre ora è possibile condividere contenuti visivi in ogni dove del mondo, con la possibilità di interagire con persone che spesso non abbiamo mai visto dal vivo.
La condivisione genera informazione, da questa si generano circoli di opinioni che a loro volta possono scatenare idee fruibili a tutti. La rivoluzione comunicativa la dobbiamo a questo “matto”.
Buon compleanno Mark!
happy birthday mark…you are always the best…