Halloween, la notte delle streghe, sta per tornare.
Si tratta di ricorrenza di origine celtica, nata in Irlanda.
Coincide con la fine dell’estate e il capodanno celtico.
Da allora si dice che durante la notte del 31 novembre gli spiriti possano passare attraverso un varco e raggiungere il mondo dei vivi.
Per guidare le anime dei propri cari e allo stesso tempo scacciare gli spiriti malvagi , venivano poste delle lanterne speciali fuori dalle case.
Queste lanterne erano ricavate utilizzando delle zucche, le quali venivano svuotate dalla polpa.
Espressioni spaventose venivano intagliate sulla superficie e al loro interno veniva posto un lume.
In questo modo sia la luce, che l’espressione maligna potevano essere viste a grande distanza.
Un altro metodo per non venire riconosciuti e presi di mira dagli spiriti era quello di travestirsi per camuffare il proprio aspetto.
Oggi Halloween, sembra essere diventata soprattutto una festa commerciale.
I negozi si riempiono dei costumi tipici per questa ricorrenza.
L’atto di travestirsi è probabilmente la parte più attesa da molte persone.
Perché?
Perché, per una volta all’anno, (due per chi festeggia anche il Carnevale), ci è concesso essere qualcuno che di solito non siamo.
Possiamo scegliere di essere un pericoloso vampiro, o una dolce coniglietta zombie, un’infermiera sexy o un diavoletto.
Abbiamo l’imbarazzo della scelta, possiamo sbizzarrirci prendendo spunto da racconti dell’orrore, serie tv, o dai social media.
E, per una volta, possiamo essere quello che vogliamo, senza sentirci giudicati.
Perché è questo il bello.
Il non giudizio.
Poter imbruttire, indossare vestiti strappati, esibire un trucco più marcato e un abbigliamento diverso dal solito.
Per sentirci liberi, una volta all’anno, di evadere dai canoni che la società ci impone.
Durante i festeggiamenti per Halloween, nessuno si sente in obbligo di criticare nessuno.
Sulla rubrica di Parità in Pillole, viene trattato l’argomento riguardante Halloween e i costumi sexy.
Dopotutto, anche Seneca e Sant’Agostino sostenevano l’idea secondo cui una volta all’anno è lecito impazzire.
Semel in anno licet insanire
Spaventoso Halloween a tutti!
Jessica Tomatis